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Truffa aggravata ai danni di un gioielliere anconetano. Nei guai un napoletano

2' di lettura Ancona 20/04/2015 - Truffa aggravata ai danni di un gioielliere anconetano per circa 16 mila euro. A finire nei guai, dopo le indagini della Squadra Mobile, un napoletano.

Continua serrata l’attività della Squadra Mobile a tutela dei reati contro il patrimonio, che nelle ultime ore ha permesso di sventare una corposa truffa messa a segno da un 56enne napoletano ai danni di una rinomata gioielleria anconetana. Erano circa le 10 di martedì scorso quando il titolare del prestigioso esercizio riceveva una telefonata da parte di un uomo con marcata inflessione dialettale partenopea. Il sedicente “Umberto”, interloquendo con il commerciante, si mostrava interessato all’acquisto di 4 Rolex (usato certificato), scelti sul web tra i modelli più prestigiosi. Per garantire il pagamento aveva anche provveduto subito dopo ad inviare una mail con allegata la copia dell’assegno circolare di 16.000 euro che avrebbe utilizzato per il pagamento degli orologi al momento della consegna, ripromettendosi di raggiungere personalmente il negozio.

L’uomo aveva spiegato al telefono che i preziosi sarebbero serviti per fare dei regali aziendali di pregio per conto di un noto imprenditore realmente operante nel mondo dell’edilizia campana. Nessun dubbio quindi per il commerciante, tutto sembrava filare liscio; dai primi accertamenti effettuati, infatti, anche l’assegno circolare allegato alla mail risultava regolarmente a carico dell’imprenditore ed emesso da una filiale di un noto istituto di credito napoletano.

Nel week end, l’uomo, come da accordi, arrivava ad Ancona e, dopo aver visionato attentamente gli orologi, li acquistava e li pagava con l’assegno circolare di 16.000 euro. Ad acquisto avvenuto però, i Poliziotti della Squadra Mobile lo hanno fermato identificandolo dapprima attraverso i documenti risultati falsi e che ancor prima aveva mostrato anche al gioielliere, carta di Identità e codice fiscale. Ma dopo gli accertamenti si scopriva la vera identità dell'uomo. Si tratta di M.G., 56enne napoletano, con svariati precedenti di polizia specifici. Durante i controlli incrociati svolti dagli investigatori della Squadra Mobile sezione truffe, si scopriva che l’assegno di 16.000 euro utilizzato per pagare i preziosi, era stato clonato utilizzando i codici e duplicando la banda magnetica di un altro assegno realmente emesso ma di valore inferiore, andato in pagamento diversi mesi fa.

In pratica nessuno si sarebbe potuto accorgere della clonazione dell’assegno fino a quando, dopo qualche giorno dal versamento del falso assegno da parte del gioielliere, l’istituto di credito napoletano obbligato ne avrebbe respinto il pagamento perché già avvenuto. Ma a quel punto sarebbe stato troppo tardi. Il responsabile è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per i reati di truffa aggrava, falsità di documenti e uso di atto falso. I preziosi orologi sottratti al truffatore sono stati restituiti al commerciante.






Questo è un articolo pubblicato il 20-04-2015 alle 11:40 sul giornale del 21 aprile 2015 - 1754 letture

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