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Spaccio e traffico internazionale: si costituisce ad Ancona esponente di spicco

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Polizia generico

Spaccio e traffico internazionale: si costituisce ad Ancona esponente di spicco. La squadra Mobile era da giorni sulle sue tracce, poi l'epilogo. Ora dovrà scontare più di 10 anni.

Nella tarda serata di ieri, i Poliziotti della Sezione Criminalità Organizzata e Catturandi della Squadra Mobile di Ancona, hanno arrestato il 44enne F. D. R, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Perugia – Ufficio esecuzioni penali - dovendo espiare la pena di 13 anni, 9 mesi e 11 giorni di reclusione. L'uomo, originario di Pescara, abitava ormai da anni ad Ancona con la famiglia e i figli.

La considerevole pena detentiva di cui è stato destinatario, è scaturita da una serie di reati compiuti tra il 2001 e il 2003 per associazione a delinquere finalizzata alla detenzione, allo spaccio e al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E’ stata proprio la Squadra Mobile di Ancona, Sezione Criminalità Organizzata (SCO) a dare corso ad una articolata e complessa attività di indagine denominata “Domus” che si era conclusa con il deferimento alla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Ancona di circa quaranta indagati, tra cui il 44enne.

Già all’epoca dei fatti, l'uomo si era dimostrato un elemento di spicco nel fungere da anello di collegamento nel traffico di droga che aveva interessato non solo la città dorica, ma anche altri canali di approvvigionamento nazionali ed internazionali. Dopo una lunga attività delinquenziale ricostruita minuziosamente dagli investigatori della SCO, l’Autorità Giudiziaria ha tirato le somme della pena da espiare, condannandolo a scontare più di un decennio in carcere.

Erano diversi giorni che i poliziotti della Sezione Catturandi di Ancona lo cercavano invano nei luoghi che frequentava abitualmente. Probabilmente, avendo saputo del provvedimento che pendeva a suo carico, aveva evitato di farsi trovare in giro. Domenica sera, verso l'ora di cena, l'epilogo: l'uomo si costituiva negli uffici della Squadra Mobile permettendo ai poliziotti di dare corso alla procedura di arresto, fotosegnalamento e contestuale traduzione presso il carcere di Montacuto dove attualmente si trova per espiare la lunga pena. Fuori della Questura sono sopraggiunti per salutarlo anche la moglie e i parenti.



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Questo è un articolo pubblicato il 13-07-2015 alle 16:06 sul giornale del 14 luglio 2015 - 808 letture