Critiche dopo un post su facebook, Zaffiri: 'Mi scuso con il Prefetto Gabrielli'

In relazione al post privato su Facebook, oggetto delle recenti polemiche, ribadisco che si è trattato di una esternazione scaturita dal vedere che la polizia è stata mandata a manganellare gente che semplicemente difendeva il proprio diritto a vivere sicura e serena.
Ha certo influito nell'uso dei termini la mia lunga carriera di sindacalista dei ferrovieri e dei trasporti. Quella carica mi ha ricordato tempi in cui altri Prefetti reprimevano manifestazioni di padri di famiglia che difendevano i propri diritti e i posti di lavoro.
E' palese che, al di là della frase certo infelice, non c'è in me, per la mia storia personale, e men che meno nel Movimento cui appartengo, alcuna apologia né di violenza, né di fascismo, come dimostrano le centinaia di manifestazioni leghiste in cui non vi è mai stato un minimo problema di ordine pubblico.
Detto questo, mi scuso con il Prefetto Gabrielli, pur continuando a non condividere certe scelte operative e gli ordini impartiti ai sottoposti, con i Colleghi Consiglieri e di Partito per l'involontario clamore sollevato
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-07-2015 alle 16:26 sul giornale del 21 luglio 2015 - 788 letture
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