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Lodolini, il bilancio dei tre anni da parlamentare

Emanuele Lodolini 7' di lettura Ancona 29/12/2015 - L'on. Emanuele Lodolini, componente della Direzione nazionale PD, traccia il bilancio dell'attività parlamentare 2015. Un anno, quello giunto oramai a conclusione, “che ha segnato l'inversione di marcia per il Paese, - afferma il deputato Pd - con il Pil che è tornato ad avere segno più dopo tre anni consecutivi in negativo, la riduzione delle tasse e l'approvazione di riforme attese da anni" Lodolini fornisce dati e numeri della sua attività di parlamentare, animata dalla sua grande passione per la politica e per il territorio e dall'impegno a farsi carico dei problemi del Paese e dei cittadini.

In due anni e 288 giorni da deputato, Lodolini ha partecipato al 96,65% delle votazioni in Aula, registrando un tasso di presenza tra i più elevati, ha firmato 183 disegni di legge (6 come primo firmatario), 47 mozioni, 404 emendamenti (104 come primo firmatario), 32 risoluzioni e 238 tra interpellanze ed interrogazioni (95 come primo firmatario). E’ il bilancio dell’attività parlamentare dell’on. anconetano Emanuele Lodolini, componente della Commissione Finanze e della Bicamerale per gli Affari regionali.

"Chiudiamo, complessivamente, questo 2015 con un record di provvedimenti approvati definitivamente: sono più di 50, uno a settimana. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e già vediamo alcuni risultati delle riforme. Se il Paese continuerà stabilmente a crescere per il 2017 ci sarà la possibilità di investire ancora più. Ma al di là dei numeri - che per Lodolini non sono un parametro esclusivo per misurare l'impegno di un Parlamentare - conta il contatto diretto con il territorio che per il deputato anconetano è il cuore della sua attività parlamentare, ciò in cui crede con maggior convinzione" – afferma Lodolini - "perché penso che sia la via maestra per riavvicinare le persone alle istituzioni, risvegliare un interesse per cose da cui i cittadini si sono allontanati; anche per il 2016 continuerò il metodo utilizzato fin qui perché aiuta prima di tutto me stesso a far meglio il mio lavoro, ricevendo sollecitazioni, critiche e stimoli. Un conto è essere un Parlamentare al servizio del territorio, un conto è essere un grigio burocrate di Palazzo".

Numerose le tematiche che riguardano da vicino le Marche trattate attraverso i vari atti presentati, interessandosi di lavoro con le varie vicende Whirlpool - Indesit (è stato il primo a portare la vertenza in Parlamento), JP Industries (che recentemente ha visto la Cassazione sancire la regolarità della vendita di un ramo d'azienda anche sulla scia dell'emendamento al decreto Destinazione Italia presentato proprio dall'on. Lodolini), ex Sadam, e altre importanti vertenze aziendali territoriali tutte attenzionate con specifici atti di sindacato ispettivo, infrastrutture (Porto e Aeroporto, by pass Falconara, raddoppio SS16) e trasporto (rete ferroviaria, sicurezza sui treni e qualità del servizio) scuola ma anche altre tematiche come la sicurezza (50 milioni di euro per migliorare la strumentazione degli agenti; 80 euro di bonus esteso a tutte le forze di Polizia, Forze Armate e ai Vigili del Fuoco), contrasto alle infiltrazioni criminali, beni culturali e turismo, agricoltura e pesca, concorrenza per migliorare l’efficienza del sistema economico, ridurre il costo dei servizi, aumentare la possibilità di scelta.

Lodolini si è occupato anche di Aree Interne e Parchi (sua è la proposta di legge per fare del Conero un Parco nazionale). Soddisfatto per il lavoro sui comuni con il raddoppio degli incentivi per le fusioni/unioni. Per gli enti locali, viene disposto finalmente il superamento dell’obiettivo di patto di stabilità e dei suoi vincoli, mentre per le Unioni e fusioni di Comuni sono stati raddoppiati gli incentivi finanziari (da 30 a 60 milioni) ed è stata prevista l’eliminazione dei vincoli sul turnover del personale. Lodolini ha anche depositato una sua proposta di legge per rendere obbligatorie le fusioni dei Comuni sotto i 5 mila abitanti. Lodolini illustra anche le principali novità previste dalla Legge di Stabilità, alla quale si è giunti dopo un lungo e intenso lavoro prima in Commissione Bilancio poi in Aula, tra cui l'abolizione di Tasi e Imu sulla prima casa che interessano circa 80% per cento dei nuclei familiari, per uno sgravio fiscale complessivo di circa 3,5 miliardi. Eliminata anche l’Imu sui terreni agricoli (sgravio di 405 milioni) e sui macchinari d’impresa cosiddetti ‘imbullonati’ (di 530 milioni).

E ancora, cita il deputato provvedimenti che avranno ricadute positive a livello locale. Il settore della nautica beneficerà della stabilizzazione dell’Iva al 10% per i marina resort e dell’abolizione della “tassa Monti” di possesso delle imbarcazioni, che aveva causato la fuga di almeno 40mila imbarcazioni, una conseguente perdita di gettito di 630 milioni di euro e pesanti ripercussioni sulle aziende e sull’occupazione, con 10mila posti di lavoro persi. Vengono stanziate ulteriori risorse per il tax credit per la ristrutturazione e acquisto delle attrezzature delle strutture alberghiere (50 milioni all’anno) dopo il successo del primo bando, che aveva ricevuto oltre 3mila domande per più di 77milioni di credito di imposta richiesto. Gli interventi di adeguamento sismico e il consolidamento degli immobili usufruiranno del beneficio della detrazione del 65%. Per continuare a favorire il rilancio del settore delle costruzioni, vengono prorogate le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari (detrazione del 50%) e finalizzate al risparmio energetico (65%).

Sul fronte delle imprese e del lavoro, accanto al taglio dell’Irap (eliminata per agricoltura e pesca) viene detassato il salario di produttività e si prosegue in forma ridotta (al 40%) con gli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2015 hanno prodotto effetti importanti e hanno accompagnato le riforme introdotte nel mercato del lavoro con il Jobs Act. Viene introdotto inoltre il regime agevolato e semplificato per partite Iva, autonomi e professionisti con attività di minori dimensioni, e si stabiliscono incentivi alle aggregazioni aziendali per favorire la crescita della dimensione delle imprese, consentendo ai contribuenti di ridurre il periodo di ammortamento previsto per ravviamento e i marchi d’impresa da 10 a 5 quote. Le misure a sostegno delle fasce più deboli comprendono un piano straordinario per le case popolari, detrazioni le giovani coppie, la family card per chi ha figli minori, uno specifico piano di contrasto alla povertà (2 mld 700 mln nel triennio), il rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza e il dopo di noi. Se gli indicatori economici dicono che, passo dopo passo, l’Italia sta tornando a crescere, a fronte di un Governo che ha deciso di puntare su crescita e sviluppo, diminuendo le tasse, contrastando la povertà, investendo in sicurezza, abbassando le tasse, Lodolini tracciando le priorità dell’impegno dei prossimi mesi, delinea alcune priorità: “In primo luogo i temi economici e del lavoro – ha detto – che sono la priorità assoluta, anche qui a livello locale, dove è necessario sostenere con decisione le imprese e i lavoratori; ma soprattutto dobbiamo andare alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo, che possono arrivare ad esempio dalla logistica, dalle politiche sostenibili"

"Per cambiare e far ripartire il Paese – conclude Lodolini – occorre un grande patto istituzionale tra Governo, Regioni e Comuni perché si riparte tutti insieme, perché il Paese si cambia remando tutti nella stessa direzione. Il 2016 sarà un anno straordinariamente importante per il Paese e non bisogna aver paura di affrontare le sfide che ci attendono”.


da On. Emanuele Lodolini
parlamentare Pd





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-12-2015 alle 16:22 sul giornale del 30 dicembre 2015 - 1378 letture

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