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comunicato stampa

Unione delle Bcc, per Lodolini un rimedio a "gli interessi che le banche fanno pagare sugli interessi"

3' di lettura

Emanuele Lodolini

Si apre lunedì 21 marzo alla Camera la discussione sulla riforma del credito cooperativo e delle sofferenze bancarie, un provvedimento fra i più attesi dal mondo economico. Interverrà in Aula nell'ambito della discussione generale Emanuele Lodolini, componente della Commissione Finanze che di seguito anticipa alcuni contenuti del provvedimento.

La nuova normativa delle Bcc coinvolge 365 istituti, con 4.403 sportelli in 2.700 comuni, 37 mila dipendenti, un milione 200 mila soci e un patrimonio complessivo di 24 miliardi. Il nuovo modello delle Bcc segna un prima e un dopo. «Parliamo di una realtà fatta di storia, intelligenza creativa e protagonismo comunitario - esordisce Lodolini. La scelta di un forte coinvolgimento dei rappresentanti delle Bcc e della cooperazione ha consentito di arrivare in Aula con un testo condiviso.

Si può parlare di un processo di autoriforma che ha trovato nel governo e nel Parlamento interlocutori aperti, che hanno raccolto le istanze più significative attraverso un confronto iniziato un anno fa. Non si poteva più rinviare un intervento a sostegno della competitività e della stabilità di un sistema che singolarmente queste banche non erano più in grado di sostenere sia per la forma giuridica di cooperativa mutualistica, sia per il peso della crisi che hanno dovuto sopportare. Salvaguardia del principio di autonomia della singola banca, rafforzamento della mutualità e controllo della capogruppo da parte delle Bcc stesse sono i capisaldi di questa riforma
». C' è poi la questione delle sofferenze bancarie. «Noi abbiamo le sofferenze più alte in Europa per via della nostra struttura economica e la questione viene ora gestita in parte con questo provvedimento. Le sofferenze lorde ammontano a 210 miliardi, quelle al netto delle rettifiche a 90 miliardi. La normativa consente una garanzia dello Stato nel quadro delle operazioni di cartolarizzazione realizzate a fronte della cessione da parte delle banche dei portafogli dei crediti in sofferenza. I crediti oggetto di cessione sono trasferiti alla società concessionaria per un importo non superiore al loro valore netto di bilancio. I crediti vengono impacchettati in titoli - senior e subordinati - che saranno poi venduti ai grandi investitori e non ai normali risparmiatori». È stato risolto anche il problema degli interessi. «Poniamo rimedio a una vecchia questione, quella dell'"anatocismo", cioè gli interessi che le banche fanno pagare sugli interessi. Ora si cambia. Nei rapporti di conto corrente o di conto di pagamento sarà assicurata nei confronti della clientela la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori, comunque non inferiore a un anno.

Gli interessi sono conteggiati il 31 dicembre di ciascun anno e, in ogni caso, al termine del rapporto per cui sono dovuti. Gli interessi debitori maturati, compresi quelli relativi a finanziamenti a valere sulle carte di credito, non possono produrre interessi ulteriori, salvo quelli di mora e sono calcolati esclusivamente sulla "sorte capitale"
». Alcuni emendamenti presentati interessano poi altri aspetti del pacchetto. «Uno introduce agevolazioni per l' acquisto della prima casa alle aste giudiziarie, con l' imposta di registro a tassa fissa di duecento euro e non più in percentuale. L' altro riguarda le multe per infrazioni stradali. Fin qui chi le paga in un ufficio postale entro cinque giorni ha lo sconto del 30% ed è sicuro di avere l' accredito sul conto dell' amministrazione interessata, ma così non avviene per chi utilizza l' home banking da casa, con il rischio quindi di perdere il beneficio. Siamo arrivati giusto in tempo, perché stavano per partire più di cinquantamila cartelle esattoriali ai contribuenti e in questo modo le abbiamo stoppate».



Emanuele Lodolini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-03-2016 alle 15:45 sul giornale del 22 marzo 2016 - 1673 letture