Andrea Cantori nuovo segretario area vasta Cna Ancona: "restituire fiducia agli imprenditori"

Svolta epocale per Cna. Dopo la creazione di Cna Cultura e Cna Industria, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato ripensa il mondo della rappresentanza, slegandolo da quello politico e corporativo.
Si scrolla di dosso ogni forma di anacronismo per “dare la prova – come ha sostenuto mercoledì mattina nell’incontro di presentazione dei vertici del nuovo assetto organizzativo tenutosi presso la sede di via Umani il direttore provinciale Massimiliano Santini – di essere utili ad ogni imprenditore, passando dalla retorica ai fatti e dalla rappresentanza alla sostanza sindacale”. Dopo Jesi e prima di Senigallia nasce quindi anche ad Ancona un nuovo modello di Cna che si mette a disposizione delle imprese per superare insieme le difficoltà e che presto verrà diffuso con una massiccia campagna di comunicazione. Per esplicare la nuova struttura è intervenuto il responsabile sindacale Marzio Sorrentino: “La Cna mette in campo un nuovo assetto organizzativo diviso in tre aree economicamente omogenee: quella di Ancona che comprende i comuni di Falconara, Camerano, Osimo, Castelfidardo e Loreto, quella della Vallesina che da Jesi di estende fino a Fabriano e quella della valle del Misa, che riguarda l’entroterra di Senigallia fino ad Arcevia. Per essere più vicini alle imprese mettiamo in campo una task force di esperti che si faranno carico dei problemi delle imprese per permettere loro di competere su un mercato in continuo cambiamento”.
Ai capi di questa equipe, il responsabile di area vasta Ancona Andrea Cantori, 42enne laureato in Scienze Politiche proveniente dall’amministrazione osimana e alla sua prima esperienza anconetana. Nel suo compito sarà supportato dalla 46enne Elisabette Grilli, laureata in Filosofia e responsabile del settore edile, dell’artigianato artistico, della comunicazione e del comparto donna e da Fausto Bianchelli – assente per un lutto -, responsabile del settore logistica e trasporti e dei servizi. Cantori ha già avuto modo di analizzare la situazione di natimortalità delle imprese della sua nuova area di competenza arrivando ad affermare che “il capoluogo ci offre un trend che ci fa sicuramente capire la situazione attuale. Il numero di aperture del 2015 è diminuito rispetto al 2014, ma sono diminuite anche le chiusure, dandoci un bilancio positivo. Tuttavia i numeri piuttosto piccoli ci fanno pensare di essere nell’occhio del ciclone: la mutazione è ancora in atto”.
Dopo otto anni di crisi con cinquecentonovantacinque imprese aperte nel 2015 a fronte delle seicentoquarantasei del 2014 (con un saldo negativo del -7,9%) e delle cinquecentoottantaquattro cessazioni del 2015 contro le seicentoventiquattro del 2014 (-6,4%), il saldo complessivo del 2015 risulta positivo (+11%), anche se in diminuzione rispetto all’aumento del 2014. E le maggiori difficoltà restano ancora nell’edilizia, settore che “in cui la crisi è ormai strutturale. Si è dimezzato – ha spiegato Grilli – e non si è più ripreso con un -50% del residenziale e un -40% del non abitativo e un ritiro dei permessi a costruire arrivato al -61,8% dal 2009 al 2014, tra i peggiori dati in Italia Il comparto ha bisogno di un ripensamento. Qualcosa si sta riprendendo nel pubblico, ma puntiamo soprattutto a lavorare con i provati per la riqualificazione del patrimonio esistente”. Per questo il nuovo assetto di Cna cerca di offrire pacchetti di accesso al credito ai clienti che si possano andare a sommare ai finanziamenti statali. Ciò che manca ancora è però la fiducia. Lo ha ricordato nel suo discorso Andrea Cantori, che ha concluso: “Bisogna infondere fiducia agli imprenditori per sbloccare gli investimenti, senza i quali, segnali di credere nel futuro, il sistema non riparte. La fiducia è fondamentale per tutti, non solo per gli imprenditori”.
Questo è un articolo pubblicato il 13-04-2016 alle 08:31 sul giornale del 14 aprile 2016 - 2150 letture
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