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Via libera ai lavori per i padiglioni del poliambulatorio e dell'RSA dell'Umberto I

16' di lettura

Oggi pomeriggio alla presenza del Sindaco Valeria Mancinelli, del direttore generale Asur Marche, Alessandro Marini e dell'ingegnere Maurizio Bevilacqua, direttore Area Vasta 2, viene ufficialmente dato il via al processo di ristrutturazione dei padiglioni 1 e 2 dell'ex complesso ospedaliero Umberto I che porterà alla realizzazione di due importanti strutture sanitarie territoriali: un poliambulatorio all'interno del padiglione 1 ed una RSA di 40 posti letto oltre ad una residenza protetta di 30 posti letto all'interno del padiglione 2.

Al rilascio dell'autorizzazione sanitaria, e del corrispondente permesso di costruire il 9 dicembre 2015 si è pervenuti dopo una complessa vicenda urbanistica che ha comportato l'adozione di due successive varianti al Piano di Recupero originario in variante alle previsioni del Prg, con l'obiettivo finale di rendere l'intervento di ristrutturazione in capo all'ASUR – proprietaria dei due fabbricati interessati- completamente autonomo rispetto al programma edificatorio del soggetto attuatore Santarelli Costruzioni spa. “Una giornata storica- commenta il sindaco Valeria Mancinelli- dopo quindici anni di stop finalmente possiamo concretizzare l'avvio della ristrutturazione dei padiglioni del vecchio ospedale che – in circa una anno e mezzo- saranno pronti per ospitare il nuovo Poliambulatorio e la RSA. Questa realizzazione provocherà una serie di trasferimenti e trasformazioni a catena che arricchiranno l'offerta sociosanitaria e assistenziale della città, dando risposte alle crescenti esigenze della popolazione, specialmente quella anziana.

Arrivare a questa tappa – che era tra gli obiettivi dichiarati per l'anno 2016, assieme alla riapertura del Metropolitan - non è stato facile, ha richiesto un lavoro certosino, articolato attraverso una serie di incontri e trattative che hanno impegnato a fondo l'Amministrazione e perciò oggi siamo molto orgogliosi di potere suggellare questa partenza. Avviare il cantiere della nuova cittadella sanitaria ci rincuora tutti, anche in relazione ad una messa in sicurezza dell'area (per troppo tempo abbandonata) sul piano strutturale ma anche sociale. Tra gli effetti dei lavori c'è anche il trasferimento del Sert e la vigilanza sul complesso chiuso da anni e meta di sbandati e senza fissa dimora. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato per arrivare a questa giornata e che continueranno a farlo perché i lavori giungano celermente a compimento”. Nel dettaglio, il progetto di ristrutturazione proposto dall'ASUR interviene sul complesso immobiliare in modo radicale nel rispetto, tuttavia, dei caratteri tipologici delle facciate e mantenendo inalterato lo scalone monumentale del padiglione 2: si provvede così a rinnovare completamente i due padiglioni adeguandoli ai requisiti richiesti dalla normativa regionale per le strutture socio sanitarie anche attraverso un recupero strutturale ed impiantistico. Il padiglione 1 ospiterà un centro poliambulatoriale specialistico in sostituzione dell’ attuale struttura di Viale della Vittoria 7. Il padiglione 2, come già detto, sarà sede di una RSA con 40 posti letto (2 nuclei da 20 posti) ed una residenza protetta (RP) con 30 posti letto: complessivamente sono previsti 70 posti letto. L'intera struttura sviluppa una superficie utile di circa 6800 mq.

DATI GENERALI – SCOPO DELL’INTERVENTO/PROGETTO L’intervento programmato alle ASUR MARCHE Area Vasta 2 Ancona riguarda la ristrutturazione dei padiglioni 1 e 2 dell’ex Ospedale Umberto I di Ancona, al fine di operare un adeguamento normativo per la realizzazione di strutture sanitarie territoriali, realizzati: - poliambulatorio -R.S.A. per 40 posti letto e R.P. per 30 posti letto Gli interventi soddisferanno i seguenti requisiti normativi: - D.M. 18/09/2002: adeguamento di prevenzione incendi; - L.R. 20/2000: conformità sanitaria per i poliambulatori e le RSA: - L.R. 20/2002: conformità sanitaria per le strutture socio-sanitarie; - D.M. 14/01/2008: miglioramento sismico. La stazione appaltante è la ASUR Marche: Direttore Generale dott. Alessandro Marini, Area Vasta 2 Direttore Ing. Maurizio Bevilacqua. Il responsabile unico del procedimento è l’Ing. Claudio Tittarelli (ASUR MARCHE) Per la progettazione è stato incaricata la ATI comprendente: - Studio TI – Rimini - Ing. Gaetano Rocco Ancona Il Direttore dei lavori nonché coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione è: L’Ing. Gaetano Rocco di Ancona. L’importo dei lavori del progetto esecutivo è € 8.752.612,09 comprensivi di oneri della sicurezza. L’importo globale del quadro economico stesso alla ASUR per l’intervento è di € 12.000.000,00 Il tempo previsto da progetto per l’esecuzione dei lavori era di 730 giorni naturali e consecutivi. Aggiudicazione dell’appalto L’appalto è stato aggiudicato con determina n. 807/ASURDG del 19/11/2015 alla ATI Pangea consorzio Stabile S.C.A.R.L. – Artigiana Elettrika S.r.l.. Il ribasso d’asta è stato del 28,75% sui lavori per cui l’importo di contratto è pari a € 6.511.908,28.- Il tempo contrattuale per il compimento dei lavori a seguito di riduzione del 20% dei tempi di esecuzione è di 584 giorni. I lavori sono iniziati il giorno 19/04/2016 e la conclusione è prevista per il 24/11/2017. Superfici oggetto di intervento Attualmente il complesso ha una superficie interna totale di mq 6.329 Nuove superfici ad uso sanitario a seguito dell’intervento Padiglione 1 n. 5 piani P.T. mq 475 P. 1° mq 500 P. 2° mq 500 P. 3° mq 500 P. 4° mq 500 Totale mq 2.475 per attività sanitaria oltre al piano copertura per centrali tecnologiche. Padiglione 2 n. 4 piani P.S. nuove centrali tecnologiche mq 200 P.T. mq 720 Piano ammezzato mq 80 P. 1° mq 720 P. 2° mq 720 P. 3° mq 720 Totale mq 3.160 per attività socio sanitaria oltre al piano copertura per centrali tecnologiche. Totale superfici padiglioni 1 e 2 mq 5.635 Si tiene conto che verrà demolita porzione di edificio per una superficie di mq 694, come previsto dal piano di recupero.

UBICAZIONE Gran parte dei fabbricati costituenti lo storico nosocomio cittadino, come noto, sono stati alienati dalla proprietà, Azienda Ospedali Riuniti Torrette “Umberto I – Lancisi e Salesi”, e venduti al gruppo edile “Santarelli costruzioni S.p.A.”. I 2 fabbricati che si affacciano frontalmente sulla città, lato Sud (largo Cappelli), ovvero i padiglioni 1 e 2, oggetto di questo intervento, sono stati trasferiti all’ ASUR per la loro ristrutturazione e riutilizzo in ambito sanitario. Tutto il complesso dell’ex Ospedale Civile di Ancona quindi, sia la nuova proprietà Santarelli, sia i padiglioni 1 e 2, sono oggetto del piano di recupero del Comune di Ancona, sopra citato.

VINCOLO SOPRINTENDENZA Con nota in data 18/08/2006 prot. 4845, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio delle Marche, vincolò tutti gli edifici facenti parte del complesso Azienda Ospedaliera Umberto I, dettando sostanzialmente le seguenti condizioni: - “non dovranno subire modifiche sostanziali i fronti degli edifici, né i relativi impianti architettonici - strutturali e distributivi, salvaguardando la conservazione delle precipue caratteristiche architettoniche-costruttive e decorative dei vari immobili tutelati “; - “dovrà essere assicurato il mantenimento degli attuali rapporti volumetrici

DESCRIZIONE DEGLI EDIFICI E RICOSTRUZIONE STORICA I padiglioni 1 e 2 fanno parte dell’impianto originario dell’ ex Ospedale Umberto I, il cui complesso ospedaliero era costituito da 12 fabbricati distinti, disposti in file parallele alle differenti quote del pendio, su un dislivello d’imposta di circa 25 m. Le funzioni dei fabbricati erano così suddivise: 8 padiglioni destinati alle cure mediche, uno per l’Amministrazione, una chiesa, una lavanderia ed una camera mortuaria. In particolare il padiglione 2 è quello di più antica costruzione (1910 circa), con strutture in muratura ed elevazione su 3 piani (piano terra, primo e secondo). Il progetto originario del complesso era dell’ing. Nestore Cinelli, capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, approvato con Regio Decreto nel maggio 1904 da Re Vittorio Emanuele III; la direzione dei lavori era stata affidata all’ing. Marcovici di Bologna. L’inaugurazione del complesso ospedaliero (tranne gli odierni padiglioni 1 e 3) avvenne il 20 dicembre 1911 ed entrò immediatamente in funzione. Successivamente verso il 1930, “sia per l’aumento della popolazione che per ulteriori progressi nel campo dell’igiene e della tecnica nosocomiale (…) si ad dimora la necessità di ampliare le varie infermerie e crearne delle nuove (…)”, è stato edificato il nucleo centrale del padiglione 1, la cosiddetta Astanteria, elevandola su 3 piani con strutture in muratura e fisicamente separata ad una distanza di circa 20 m dall’esistente padiglione 2. Contemporaneamente venne edificato anche il padiglione 3. Pertanto i 2 padiglioni affacciati su Largo Cappelli possiedono l’impianto architettonico e strutturale originario e con miglior “pulizia” architettonica, presentando esternamente il rivestimento a mattoncini faccia a vista. Dagli anni 50 in poi è iniziato l’ampliamento dell’intero complesso ospedaliero, con il susseguirsi, di vari interventi su entrambi i padiglioni. - ampliamento del padiglione 1 con un annesso in c.a. sul lato terminale ovest, in aderenza alla struttura preesistente. - corpo di collegamento ad unire fisicamente i 2 padiglioni originari con fabbricati in elevazione per 2 piani, che costituirà l’ingresso principale dell’ ex Ospedale Umberto I per oltre 30 anni. - ampliamento del padiglione 2 con la realizzazione in aderenza di struttura in muratura sul lato nord per una superficie di circa 50 mq ad ogni piano. - sopraelevazione del 3° piano dell’intero padiglione 1 con struttura in c.a. - sopraelevazione parziale del 4° piano del padiglione 1 (con struttura leggera in metallo) - sopraelevazione con struttura in c.a. del piano 3° del padiglione 2. Gli accorpamenti ed innalzamenti sugli edifici esistenti furono dettati dalle accresciute necessità di spazio della struttura sanitaria, senza che però venisse menomato l’originario ed unitario impianto del complesso ospedaliero, dismesso solo nel 1990. Le inevitabili e consistenti trasformazioni testimoniano comunque l’attenzione posta nella costruzione delle nuove parti, quasi sempre eseguite nel rispetto e nella riproposizione dei fondamentali caratteri costruttivi degli edifici originali. (articolazione planimetrica, estetica dei fronti, ecc.). I caratteri estetici predominanti, mantenutisi sostanzialmente invarianti negli anni anche se sottoposti a numerosi rimaneggiamenti, caratterizzano ad oggi il complesso: uso del laterizio a vista per i paramenti murari, basamento ad intonaco bugnato, finestrature, cornici ed elementi decorativi caratterizzati da sobrietà e linearità formale. Gli edifici facenti parte del complesso rivestono un indubbio interesse culturale, sia per il rilievo sociale che ha rivestito il complesso nel secolo scorso, sia perché testimonianza storica, architettonica ed urbanistica della città di Ancona.

CONFIGURAZIONE DEGLI EDIFICI, UBICAZIONE E VIABILITA’ I due padiglioni, uniti, formano una “stecca” longitudinale di ml. 120 circa e larga 15-18 m circa. Il plesso è “incuneato” tra Largo Cappelli e la strada interna ospedaliera originaria che andava a raccordare tutti gli altri padiglioni dell’intero complesso, posti a quota superiore. La differenza di quota delle strade porta ad aree poste a dislivelli diversi sia longitudinalmente che trasversalmente. Attualmente il collegamento orizzontale tra i 2 padiglioni non esiste, salvo che al piano terra, con una rampa di scale e quindi con barriere architettoniche. Nel progetto si realizzerà il collegamento tra i 2 padiglioni attraverso una rampa di ed un ascensore, diminuendo le barriere architettoniche. Le facciate esterne di ambedue i fabbricati sono in mattoncini faccia a vista, in parte ad intonaco, con zoccolatura e marcapiano intonacati, e non saranno modificati ma solo sottoposti ad opere di pulitura ed eventuale consolidamento. La copertura del padiglione 1 è piana, con terrazzo praticabile, mentre quella del padiglione 2 è in parte a spiovente ed in parte piana a terrazzo, ma non praticabile se non per la manutenzione degli impianti posti in copertura.

TIPOLOGIA DEI MATERIALI Le facciate verranno bonificate, eliminando canaline, cavi, elementi ed apparecchiature per il condizionamento, tubi del gas, caldaie e tutti gli altri materiali ed apparecchiature che contribuiscono a deturpare la facciata stessa. Sulle porzioni di mattoni faccia a vista, verrà effettuata un’opera di idrolavaggio; sulle porzioni di muratura intonacata verrà effettuato il lavaggio e la sgrassatura e l’eventuale risanamento dell’ intonaco, seguito da nuova tinteggiatura. Tutti gli infissi esterni verranno sostituiti integralmente. I nuovi infissi saranno in legno, con vetro camera. Tali opere avverranno quindi nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza. È previsto un miglioramento sismico per la struttura esistente. Nel tratto al piano terra e primo del padiglione 1, ove è presente lo scalone monumentale, sono previste opere di risanamento e mantenimento degli esistenti paramenti sia a pavimento che a parete. In seguito vi sarà la realizzazione di colonne montanti e la distribuzione principale degli impianti, soprattutto per quanto riguarda l’ idrico-sanitario in funzione della ubicazione dei servizi igienici, nonchè le tracce a parete degli impianti e la posa a pavimento di tutta la rete impiantistica. Le pavimentazioni, saranno per tutti gli ambienti (eccetto le scale, i depositi, i servizi igienici) in PVC, classe 1 di reazione al fuoco ed ad alta resistenza, di tipo idoneo per le strutture sanitarie. Tutti i battiscopa saranno realizzati con lo sguscio in modo da garantire facilità di pulizia ed una maggiore igiene. Nei corridoi, nelle camere di degenza (RSA/RP), negli ambulatori e nella sala di attesa del padiglione 1, insieme a tutti i locali in cui vi è affluenza di persone, sarà previsto anche un rivestimento in PVC alle pareti, termosaldate allo sguscio del battiscopa. Le tramezzature interne saranno in pareti prefabbricate componibili, in modo da garantire il massimo grado di flessibilità degli ambienti, ed avranno finitura esterna in laminato (classe 1 o 0 di reazione al fuoco). Nel padiglione 2 tutte le camere della RSA e della RP saranno munite di WC attrezzato per portatori di handicap (lavabo, wc e doccia a filo). Per quanto riguarda i servizi igienici si è scelta la soluzione a “cellule” attrezzate e prefabbricate da “innestare” nella posizione prevista in pianta con allaccio alla colonna di scarico ed idrica già predisposta. È prevista l’installazione dei controsoffitti in tutti gli ambienti, data anche la notevole altezza di piano dei fabbricati garantiscono flessibilità impiantistica per il passaggio all’interno dello stesso della rete. La quota di imposta del controsoffitto sarà ad una altezza di circa 300 cm nei corridoi, mentre nelle stanze si garantirà il limite di imposta delle finestrature esistenti. Il controsoffitto diventa elemento sostanziale impiantistico poichè in esso troveranno sede i pannelli radianti per riscaldamento e raffrescamento.

INTERVENTO IMPIANTISTICO Centrali tecnologiche: impianto di condizionamento con gruppo frigorifero aria-acqua e caldaia a gas a condensazione, installati rispettivamente sulla copertura del Padiglione 2 e nella centrale termica a livello -1 del padiglione 2. Impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. Centrale idrica localizzata nel relativo locale tecnologico al piano terra del Padiglione 2, deputata al trattamento dell’acqua di rete tramite impianto di filtrazione centralizzato ed alla produzione di acqua calda sanitaria attraverso l’impianto solare termico ad integrazione con caldaia a gas. Centrale ossigeno localizzata nel relativo locale tecnologico al piano terra del Padiglione 2 deputata allo stoccaggio dei pacchi bombola e punto di inizio della distribuzione dell’ossigeno Centrale vuoto localizzata nel relativo locale tecnologico al piano terra del Padiglione 2 deputata alla produzione del vuoto tramite elettropompe e punto di inizio della distribuzione del vuoto. Centrale antincendio interrata sul fronte principale del Padiglione 2 costituita da riserva idrica antincendio e gruppo di pressurizzazione a norma UNI 10779 e UNI 12845. Impianto solare termico: è previsto impianto solare termico con pannelli sulla copertura degli edifici per la produzione di acqua calda sanitaria. Impianto antincendio: Rete antincendio conforme alla norma UNI 10779 costituita da n°7 colonne montanti chiuse ad anello ad alimentare i naspi UNI 25 (protezione interna) e l’idrante soprasuolo UNI 70 (protezione esterna).Sono presenti un idoneo numero di estintori. Impianto gas medicinali: Rete di distribuzione dell’ossigeno e del vuoto costituita da montanti verticali e dorsali con percorso nel controsoffitto dei corridoi fino ad alimentare i terminali presenti nelle camere dell’RSA (Padiglione 2) e negli ambulatori del Padiglione 1. Impianto di riscaldamento/condizionamento interno: L’intervento prevede sostanzialmente le seguenti tipologie impiantistiche: - impianti di climatizzazione estivo ed invernale del tipo a pannelli radianti a soffitto + aria primaria per le degenze e soggiorni (Padiglione 2). - impianti di climatizzazione estivo ed invernale del tipo a fan-coil a due tubi + aria primaria per ambulatori in genere, aree comuni, attività mediche ecc. per i padiglioni 1 e 2. - centrali di produzione del caldo e del freddo, dell’acqua calda per uso sanitario. L’impianto di aria primaria in tutti gli ambienti assicura: - il controllo della corretta ventilazione - il controllo dell’umidità relativa - il mantenimento in leggera pressione degli ambienti rispetto ai locali di passaggio. I servizi igienici delle degenze sono riscaldati mediante termoarredatori in acciaio, tutti gli altri servizi e spogliatoi con radiatori a colonne tubolari in acciaio. I corpi scaldanti sono provvisti di valvole termostatiche. E’ previsto per ogni servizio igienico un sistema di estrazione dell’aria forzato in grado di assicurare 6 V/h di ricambio Impianti elettrici: Gli impianti elettrici, avranno origine dalla cabina di trasformazione ubicata al piano seminterrato. L’impianto sarà alimentato in media tensione 20kV direttamente dalla rete Enel di distribuzione; la trasformazione MT/BT avviene nel locale adiacente alla cabina Enel dove sarà collocato anche il quadro generale BT dell’intero fabbricato suddiviso in due barrature: -utenze normali (alimentate solo dalla rete Enel) -utenze privilegiate (alimentate in emergenza dal gruppo elettrogeno) A servizio del fabbricato sarà previsto anche un impianto fotovoltaico di produzione dell’energia elettrica da fonte solare realizzato con pannelli in silicio amorfo integrati nella copertura del fabbricato interfacciati all’impianto elettrico. Dal quadro generale BT partono le linee di alimentazione dei quadri generali dei due padiglioni ubicati in locali dedicati nel piano seminterrato. Dai quadri generali di padiglione vengono derivate le linee di alimentazione dei quadri di piano posizionati in corrispondenza dei corridoi a ciascun piano dell’edificio. L’impianto elettrico alimenta: - Impianto illuminazione normale ed emergenza - Impianto FM motrice prese, ecc. - Impianto rivelazione fumo - Impianto diffusione sonora - Impianto TV - Impianto telefonico - Impianto di chiamata infermieri - Impianto citofonico - Impianto trasmissione dati - Impianto TVCC - Impianto ascensori n. 5 nuovi





Questo è un articolo pubblicato il 22-04-2016 alle 16:49 sul giornale del 23 aprile 2016 - 3399 letture