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comunicato stampa

Contenitori vuoti del centro, per Fdi-An serve piano immediato di riutilizzo

2' di lettura

FdI-AN denuncia la totale inadeguatezza, incompetenza e sciatteria del Comune di Ancona ad affrontare lo stato di abbandono e degrado di ex edifici pubblici, capannoni industriali dismessi e locali commerciali vuoti.

“Occorre – ha affermato Angelo Eliantonio, portavoce comunale FdI-AN – che il comune metta a punto un Piano dei Riusi degli edifici che rappresentano un vuoto orrendo nell’urbanistica della città. Ad Ancona parliamo di 120mila mq di immobili attualmente inutilizzati che, oltre ad alimentare degrado e criminalità, rappresentano l’assenza progettuale e gestionale delle amministrazioni comunali di centrosinistra che si sono succedute negli ultimi anni; per questo la prossima settimana organizzeremo un’iniziativa simbolica di protesta nei pressi di alcune di queste strutture”. “Ci sono quasi un centinaio di abitazioni pubbliche di Erap e patrimonio comunale vuote oppure occupate abusivamente da non aventi diritto – ha detto Fabrizio Del Gobbo, dirigente nazionale FdI-AN - che andrebbero recuperate ed assegnate; se gravate da contenziosi legali si può anche affidarle provvisoriamente ad aventi diritto in attesa, che sono centinaia e che hanno assoluta necessità di avere soluzioni subito: è un delitto lasciarle inutilizzate”. “Va fatta la mappa del degrado della città – ha continuato Stefano Benvenuti Gostoli, dirigente provinciale FdI-AN - facendo appello anche alle segnalazioni dei privati cittadini che vivendo personalmente il territorio conoscono ogni situazione, anche occulta. Va fatto un appello anche ai proprietari privati che mettano in sicurezza i propri beni ed evitino di esporli all’utilizzo di sbandati e malintenzionati. Il comune può fare ordinanze per la messa in sicurezza e sostituirsi ai proprietari se queste non vengono eseguite”. “Necessita un controllo sistematico degli edifici a rischio – ha affermato Carlo Ciccioli, portavoce regionale FdI-AN - anche più volte a settimana per evitare che vi si istallino immigrati irregolari o personaggi che si dedicano allo spaccio, ai furti in abitazioni o al saccheggio di beni esposti alla fede pubblica. Iniziative estemporanee per liberare luoghi occupati durano lo spazio di un mattino se non c’è continuità. Il caso eclatante è quello dell’edificio di proprietà della Regione, già di proprietà del Partito Comunista, in via Cialdini 3; è occupato da abusivi e c’è un via vai sospetto e continuo di persone che dovrebbe far capire che qualcosa non va”. Il consigliere provinciale di Ancona Lorenzo Rabini ha trattato l’annosa questione degli edifici di proprietà dell’ente in città che sono mostri inutilizzati: in primis l’ex palazzo della Provincia in corso Stamira, uno scheletro in acciaio, senza prospettive e ormai “decorato” solo da erbacce, e l’ex Liceo Scientifico Savoia in via Vecchini che rischia anch’esso di finire nel degrado. Se non hanno mercato occorre riportarci gli uffici delle residue funzioni provinciali, oggi in periferia, anche per rianimare la vitalità del centro storico di Ancona.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-10-2016 alle 15:53 sul giornale del 13 ottobre 2016 - 830 letture