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Referendum, il giorno dopo Renzi. Comi: “Grazie a Matteo per il coraggio del cambiamento”

2' di lettura Ancona 01/12/2016 - Un grande risultato, il miglior segnale di buon auspicio per la vittoria del “sì” al referendum costituzionale, a cui mancano ormai solo tre giorni. È così che il segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi, interpreta la grande partecipazione dei cittadini all'iniziativa pubblica di mercoledì 30 novembre che ha visto protagonista il Presidente del Consiglio Matteo Renzi al Palaindoor di Ancona.

“È stato un momento di grande soddisfazione – dichiara Comi –, uno di quelli in cui realizzi concretamente quanto può fare la buona politica, quante persone coinvolge e quanto conta mantenere un contatto stretto con le persone, che sono in grado di restituirti tanto quando comprendono la bontà degli intenti e la validità delle azioni”.

“Ho voluto aprire il mio intervento ieri rivolgendo il pensiero alla comunità marchigiana più colpita dal sisma – spiega Comi –. Abbiamo sofferto tutti nel vedere il dolore negli occhi dei nostri amici coinvolti nelle zone terremotate. Credevamo di essere una regione immune, invece abbiamo scoperto la nostra fragilità. Ma nella difficoltà del sisma abbiamo anche scoperto il coraggio, la solidarietà e la tenacia di una comunità laboriosa ed orgogliosa”.

“Come ho detto ieri – prosegue il segretario PD –, ci tengo a ringraziare il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il Governo nazionale per la vicinanza e per i decreti tempestivi sul terremoto, che hanno recepito le richieste dei territori. Ringrazio il Presidente della Regione, Luca Ceriscioli e gli assessori regionali Anna Casini e Angelo Sciapichetti, per il lavoro pragmatico, costante e umile che stanno portando avanti. Così come ringrazio il commissario straordinario per il terremoto, Vasco Errani, per la serietà e la presenza. E un grazie voglio rivolgerlo a tutta la Protezione Civile, dal capo del Dipartimento nazionale, Fabrizio Curcio al capo della sezione regionale, Cesare Spuri, oltre a tutti i sindaci, i Vigili del Fuoco e i tanti volontari. Il mio appello è: non lasciateci soli, non dimenticateci”.

Ma il motivo dell'incontro dorico di ieri con Renzi era il suggello finale alle ragioni del “sì” al referendum costituzionale del 4 dicembre. “Se mi volto indietro, guardando al passato – riflette al riguardo Comi – mi accorgo che in questi decenni, dalla Costituente in poi, quasi tutto è cambiato: tranne il fatto che per fare politica serve coraggio. Quel coraggio che ci è servito per superare i momenti più difficili, per costruire uno Stato democratico e delle istituzioni solide e che oggi è indispensabile per modernizzare e rendere più efficiente il nostro Paese. Siamo coscienti del nostro passato, ma dobbiamo orientare il nostro sguardo al futuro e percorrere con coraggio la strada del cambiamento. E dobbiamo dire grazie a Renzi proprio per aver dimostrato il coraggio di cambiare”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-12-2016 alle 16:30 sul giornale del 02 dicembre 2016 - 710 letture

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