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comunicato stampa

Il sisma non ferma la giustizia Bachiocco (Ordine Avvocati): “Giusto dire No all'indiscriminata sospensione dell'attività giudiziaria e processuale”

2' di lettura

Il tradizionale appuntamento con l'inaugurazione dell'anno giudiziario è stata l'occasione, anche per gli Avvocati, di fare il punto sulla situazione della Giustizia ad Ancona alla luce delle recenti novità legislative ma anche dei tragici fatti di cronaca legati al sisma ed al maltempo.

Serenella Bachiocco, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Ancona, è stata la sola rappresentante distrettuale degli Avvocati a prendere la parola alla cerimonia e, nel suo intervento, ha posto l'attenzione sugli effetti che il sisma che ha colpito le Marche ed il centro Italia, ha avuto anche sulla categoria degli avvocati, e, di conseguenza, anche sui tempi della giustizia. “L'Avvocatura – ha detto l'Avv. Bachiocco - pur colpita e piegata, trarrà la volontà di reagire con ancora maggiore forza, per continuare ad essere il baluardo della difesa dei diritti e l'anello di congiunzione, tra i cittadini e la giustizia”. “In questa ottica – ha aggiunto - gli Ordini degli Avvocati delle Marche, congiuntamente, hanno richiesto al legislatore di apportare le modifiche alla legge 229/16 di conversione dei decreti legge emanati nell'immediatezza dei fatti, perché non vi fosse un'indiscriminata sospensione dell'attività giudiziaria e processuale, ma che la stessa fosse limitata a coloro che fossero stati direttamente danneggiato o abbia subito lutti, e che sia residente, o domiciliato, o abbia sede, attività, anche al di fuori dei comuni ricompresi nel cratere”.

La Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Ancona ha posto l'attenzione dei presenti anche sugli effetti sulla categoria che l'obbligatorietà dell'assicurazione professionale e l'aumento della aliquota del contributo soggettivo di Cassa forense potrebbe portare, acuendo il fenomeno delle cancellazioni e delle sospensioni volontarie dagli albi che colpiscono e scoraggiano sia i giovani praticanti che gli avvocati più esperti. Nel 2016 sono stati 52 i praticanti 8erano stati 24 nel 2015) e 29 gli avvocati (erano stati 31 nel 2015) che hanno chiesto la cancellazione e 5 la sospensione volontaria. Il tema del patrocinio ai non abbienti ha suscitato molte polemiche per i costi e per il campo in cui attualmente viene più frequentemente richiesto, ossia la protezione internazionale, sia per le modalità relative alla liquidazione dei compensi in campo civile e penale.

“Quotidianamente – ha detto la Bachiocco - pervengono presso la segreteria dell’ordine distrettuale circa 30 nuove richieste di ammissione. Nel 2015 erano state 1663, il doppio rispetto al 2014. Nel 2016 sono state 4.036 e la stragrande maggioranza sono relative alla materia della protezione internazionale”. “Ma anche questa attività è espressione della tutela dei beni fondamentali dell'individuo – ha concluso - della salvaguardia dei diritti e lo svolgimento della funzione costituzionale e sociale dell'avvocatura al servizio della collettività, senza distinzione di razza, provenienza, religione, svolta, attraverso i mezzi che l'ordinamento mette a disposizione.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-01-2017 alle 19:14 sul giornale del 31 gennaio 2017 - 987 letture