Elezioni 2018: La lega si mette in gioco ad Ancona, si parte con il nuovo segretario Francesco Luciani

La Lega si mette in gioco ad Ancona per le prossime elezioni, si parte con il nuovo segretario, anconetano da generazioni, Francesco Luciani. Priorità chiare: più sicurezza, stop al degrado e must assoluto "prima gli italiani". La denuncia del segretario provinciale Bevilacqua: "Ancona verso il Medioevo", Paolini su autocertificazione vaccini: "Ennesima buffonata" Il video
La lega Nord si mette in gioco in città e lo fa con un nuovo segretario preparandosi così alle prossime elezioni comunali di maggio 2018. Si tratta del 59enne Francesco Luciani indicato dal consiglio locale e nominato dal Carroccio. Luciani, cresciuto nel quartiere Archi e anconetano da generazioni, è militante nella Lega da quasi un ventennio e svolge la professione di agente di commercio, ancora prima tassista ad Ancona.
Dopo la ufficializzazione del nuovo volto del segretario Lega di Ancona, Francesco Luciani, la Lega nelle figure anche dell'On. Paolini e del segretario provinciale Bevilacqua, hanno voluto esprimere lo scontento che - a loro avviso - ci sarebbe ad Ancona nei confronti dell'attuale rappresentanza politica della Giunta Mancinelli.
Le priorità assolute della Lega sono già chiare: più sicurezza, stop al degrado e prima gli anconetani. La volontà di guardare alla sicurezza cittadina nelle varie declinazioni per "riportare gli anconetani nei centri storici" come dichiara Bevilacqua e che punta, d'accordo con Paolini e Luciani, ad un esito elettorale positivo. "Noi puntiamo il prossimo anno a vincere le elezioni", scongiurando -stando ai presenti - ad ritorno dell'Ancona al Medioevo.
La Lega ci sarà, dunque, alle prossime elezioni, ma non correrà sola. Già delineata una possibile alleanza a destra affiancata a civiche che si dice aperta al dialogo. Il tutto nella speranza di mandare a casa la sinistra. "Il dialogo è abbastanza aperto, noi non andremo da soli perché questa sinistra sta rovinando Ancona". E "se il centro destra é unito si vince" conclude Paolini ricordando alcuni esempi delle ultime elezioni.
Per quanto riguarda la figura che sfiderà il sindaco Mancinelli ancora nulla di consolitato, ma diversi candidati in lizza provenienti sia da esperienze di partito che di nuova leva. Il canale dell'alleanza allargata della Lega resta aperto e con Forza Italia e Fratelli d'Italia e civiche alleate ci sarebbe già una buona prospettiva comune. "La formula vincente" sarà quella di affiancare "partiti tradizionali" e "civiche" fatte da persone "con esperienza politica, senza improvvisazione" spiega Paolini che si sofferma anche sul tema caldo nazionale e regionale dell'obbligo dei vaccini a scuola. "Il Veneto (regno della Lega ndr) rifiuta il diktat delle vaccinazioni, ma hanno un registro informatizzato che attesta una buona copertura vaccinale. Non sei tu, Lorenzin, che devi obbligare tutti a vaccinare". Il metodo di autocertificazione rivolto ai genitori dei bambini che vanno a scuola si dimostra stando a l'On. Paolini: "l'ennesima buffonata di un governo non eletto al quale speriamo presto di mettere fine".
Insomma i buchi di questa amministrazione Pd locale e regionale per la Lega sarebbero tanti. L'aereoporto falconarese dove stando a Paolini "L'unica cosa che hanno fatto cambiare Cda". E poi le case popolari non assegnate agli italiani, Luciani: "Prima gli Archi era un quartiere anconetano, negli ultimi anni si è trasformato in un quartiere multietnico" che a suo avviso avrebbe cambiato la fisonomia, "in peggio", dal momento che alcuni agenti immobiliari affermerebbero - stando a Luciani - che il "valore delle case si è svalutato" al Piano come agli Archi "per l'incremento della società multietnica". E infine ricorda Bevilacqua la volontà di alcuni di creare una Moschea alla Palombella, una proposta assurda a suo avviso che andrà sottoposta alla riflessione dei cittadini.
Questo è un articolo pubblicato il 07-09-2017 alle 15:10 sul giornale del 08 settembre 2017 - 2202 letture
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