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Sirolo: A Montacuto la banda del Parcometro. Avevano agito anche in città

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Avevano intenzione di rientrare in Romania, per sottrarsi alla giustizia italiana, ma sono stati nuovamente bloccati e ammanettati i tre pregiudicati romeni.

Sono stati i carabinieri della Compagnia di Osimo (AN) che hanno proceduto a dare esecuzione e notifica del Decreto di Fermo di Indiziato di Delitto per Associazione a Delinquere emesso in data 31 ottobre u.s. dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona a firma del Sost.Proc. Dott. Daniele PACI, con il visto del Procuratore della Repubblica Dott. Elisabetta MELOTTI, disponendone la traduzione e reclusione presso la Casa Circondariale di Ancona – Montacuto, con divieto di incontro.

Tutto ciò è stato reso possibile nell’ambito di complessa attività investigativa avviata dalla Compagnia di Osimo in sinergia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, sotto la direzione del Dott. Daniele PACI, nell’ambito dell’operazione denominata “PARCOMETRO”.

È così che militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo unitamente alla Stazione di Numana, nel corso di autonome indagini per la prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio svolte nell’ambito dell’operazione Parcometro” mediante attività tecniche, analisi di filmati di video-sorveglianza comunali, da cui scaturivano specifici servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno consentito una ricostruzione totale dei delitti consumati dal gruppo malavitoso rumeno tra le regioni Marche, Toscana ed Emilia Romagna, individuando le gravi responsabilità in capo ai quattro componenti della banda di cui tre arrestati ed un quarto complice identificato ed attualmente irreperibile, attivamente ricercato. I pregiudicati destinatari del Fermo di indiziato di delitto, sono stati arrestati in Osimo, dopo essere stati condotti negli uffici della locale Compagnia, al termine dell’udienza e della condanna patteggiata lo scorso 31 ottobre presso il Tribunale di Macerata, identificati compiutamente per: 1. N.V., nato e residente in Romania, Classe 1983, residente in Spagna, senza fissa dimora in Italia, celibe, nullafacente, pluripregiudicato (capo-banda); 2. R.M. nato in Romania, Classe 1981, residente anagraficamente a Prato, di fatto senza fissa dimora in Italia, celibe, nullafacente, pluripregiudicato, irreperibile; nonché i cugini: 3. O.A.C., nato e residente in Romania, Classe 1993, senza fissa dimora in Italia, celibe, nullafacente, pregiudicato; 4. O.P.N., nato e residente in Romania, Classe 1993, senza fissa dimora in Italia, celibe, nullafacente, pluripregiudicato. Sono tutti gravemente indiziati e perciò indagati per: “Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di furti aggravati continuati in concorso ai danni di parcometri – artt. 416, 61 n. 5, 81, 110, 110, 624, 625 nn. 2, 5 e 7 del C.P.”, con l’aggravante di aver commesso più reati e con grave pericolo per l’incolumità pubblica: a) con violenza sulle cose; b) tra persone riunite; c) su cose esposte per necessità alla pubblica fede; d) in tempo di notte, approfittando di circostanze di tempo tali da ostacolare le privata e la pubblica difesa. I delitti, venivano perpetrati mediante l’impiego di un trapano elettrico ed un piede di porco, impiegando nell’esecuzione del danneggiamento e della sottrazione del denaro almeno due persone, una delle quali con il compito di “palo”, utilizzando più autovetture, cambiando continuamente utenze cellulari, spostandosi quotidianamente tra diverse città italiane. In Sirolo (AN) ed altrove dal 29 giugno 2017 fino al 30 ottobre 2017 in Macerata. Le indagini di P.G. erano iniziate in estate, a partire dal 29 giugno 2017 in Sirolo (AN), quando i carabinieri della competente Stazione di Numana verbalizzavano una denuncia di “Furto aggravato” sporta da un dipendente comunale, che denunciava il danneggiamento di nr. 5 parcometri installati lungo le strade pubbliche del comune di Sirolo, da cui veniva asportato la somma complessiva in contanti di € 3.476,00 in essi contenuta. Tale condotta si ripeteva il successivo 16 luglio 2017, quando i militari sirolesi accertavano che con lo stesso modus operandi, i malfattori erano ritornati a Sirolo e con la tecnica sopra descritta, riuscivano a danneggiare ulteriori nr. 5 parcometri installati lungo le vie sirolesi e da cui veniva asportato la somma complessiva in contanti di € 5.600,00 in essi contenuta. L’attività investigativa veniva altresì supportata dal Nucleo Operativo osimano e, grazie anche ai filmati dell’efficiente videosorveglianza comunale e la fattiva collaborazione della Polizia Municipale di Sirolo (AN), veniva individuato il veicolo sospetto e identificati tutti i malviventi responsabili dei citati furti, raccogliendo gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza, consentendo di continuare l’indagine mediante attività tecniche e localizzazione satellitare GPS installata sul veicolo utilizzato dalla banda, per commettere i reati. Difatti, attraverso le indagini tecniche era possibile tracciare e individuare gli ulteriori delitti di cui la banda specializzata si era resa ulteriormente responsabile con analogo modus operandi e assalti ad altri parcometri: a) furto consumato il 26 ottobre 2017, ai danni dei parcometri del comune di Pietrasanta (LU), asportando la somma di €. 711,30, denunciato nello stesso giorno presso il locale Comando di Polizia Municipale; b) furto tentato il 27 ottobre 2017, ai danni dei parcometri del comune di Riccione (RN), denunciato nello stesso giorno presso la Stazione di Riccione; c) furto consumato il 29 ottobre 2017, ai danni dei parcometri del comune di Lugo (RA), asportando la somma di €. 453,90, denunciato il 30.10.2017 presso la Stazione di Granarolo Emilia (BO); d) furto consumato il 30 ottobre 2017, ai danni dei parcometri del comune di Cesenatico (FC), asportando la somma di €. 496,00, denunciato nello stesso giorno presso la Stazione di Cesenatico. Il danno complessivo causato dalla banda negli assalti, danneggiamenti e furti ai suddetti parcometri ammonta ad € 35.000,00 circa. La banda dei malviventi romeni, che si spostava continuamente soggiornando tra la Toscana e la Romagna in hotel di fortuna (l’ultimo soggiorno individuato in un hotel/pensione alla periferia di Ravenna), era poi ritornata nelle Marche con sopralluoghi ai parcometri in tutta la Valle del Musone, tra le province di Ancona e Macerata, seguiti e pedinati dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo. Costoro giungevano in Osimo ed effettuavano sopralluoghi anche ai parcometri osimani, allontanandosi poi verso Macerata dove consumavano i furti venendo poi inseguiti e arrestati dai militari operanti. Dopo il Fermo di indiziato di delitto della banda romena, eseguito lo scorso 31 ottobre con la conseguente traduzione e reclusione nella Casa Circondariale di Ancona-Montacuto; alle ore 13:00 circa di ieri negli uffici giudiziari della Procura di Ancona, è stato convalidato il fermo riconoscendo l’Associazione a Delinquere e la grave pericolosità delinquenziale e minaccia sociale dei tre arrestati nonché il potenziale pericolo di fuga, confermando la misura cautelare in carcere a disposizione della suddetta A.G. procedente.



Questo è un articolo pubblicato il 05-11-2017 alle 17:41 sul giornale del 06 novembre 2017 - 1118 letture