Tombolini su caos Tari: "somme non dovute per un complessivo in quattro anni pari a 2.400.000 euro"

L’applicazione della Circolare 1/DF del Ministero delle finanze produce una grave sbilancio nei conti dell’amministrazione. Il Sindaco di Ancona ha affermato che procederà al rimborso, frettolosamente e senza valutare la complessità del sistema. Il metodo di applicazione della tariffa da parte del Comune di Ancona conduce con buona approssimazione a determinare in circa 40,00 euro la somma in più pagata in ragione di anno dai nuclei aventi u.i. con pertinenze.
Se il dato statistico fornito da ANCONENTRATE è fondato ed indica in circa 15.000 il numero degli appartamenti con spazi pertinenziali, deriva che l’amministrazione ha incassato circa 600.000 euro all’anno di somme non dovute con un complessivo in quattro anni pari a 2.400.000 euro.
Il calcolo è presto fatto infatti se si considera che la quota relativa alla abitazione principale è determinata correttamente nel Comune di Ancona , il delta deriva dalla differenza tra l’applicazione integrale della quota fissa in relazione al numero effettivo di componenti disposta dalla circolare, rispetto ad Ancona ove si considera sempre l’importo per il nucleo monocomponente di 1.18 euro/mq (per le pertinenze) cui va sommata la quota variabile che il nostro comune commisura al nucleo familiare monocomponente.
Dunque una differenza massima di euro/mq. 0.43 (differenza tra la tariffa del nucleo di 6 componenti – tariffa nucleo monocomponente) che per una pertinenza di circa 15 mq risulta pari a euro 6 circa, che dedotti dal maggiore importo corrisposto (47.94 euro/anno) da una differenza media in più di circa 41 euro ad abitazione.
L’importo medio presumibile del rimborso potrebbe aggirarsi per 4 anni sui duecento euro, e dunque molto di meno dal modello esemplificativo indicato nella circolare ministeriale. Comunque un bel po di soldi che potrebbero mettere in crisi il bilancio comunale.
Aspettiamo la posizione dell’ANCI e del nostro Comune. Intanto sarà bene pensare a costituire un accantonamento di garanzia nel prossimo bilancio di previsione. Non resta che constatare il presappochismo con cui si fanno le cose e la città pagherà un conto salato in termini di capacità di investimento.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-11-2017 alle 19:42 sul giornale del 22 novembre 2017 - 2437 letture
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