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comunicato stampa
Berardinelli sul futuro dello Stadio Dorico: "Giunta obnubilata dalla scadenza elettorale"

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Situazione Kafkiana oggi in Commissione sport. Dopo la riunione in cui si è dibattuto sul futuro dello Stadio Dorico, in particolare sul dimensionamento dello stadio stesso, sui numeri di posti per gli spettatori e sulle strutture complementari, parcheggi e attività collaterali.

Siamo usciti con la consapevolezza che a detta dei consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, il progetto di far diventare il Dorico la casa dell’Anconitana, fosse condiviso da tutti, con piccole sfumature, ad esempio sul permettere la permanenza della pista d’atletica o meno, ferme restando le eventuali prescrizioni della Soprintendenza. Su una cosa tutti gli intervenuti erano d’accordo e cioè sulla necessità di una struttura da utilizzare anche per altri sport, pallacanestro e tennis su tutto (già esistenti), e sulla dimensione ottimale, 5-6.000 posti, che possano permettere di farci svolgere serenamente i campionati cosiddetti minori di calcio, fino alla Lega Pro per intenderci, con la speranza che si possa ritornare in Serie B o addirittura in A, senza mettere limiti alle speranze e a quel punto riutilizzare lo Stadio Del Conero.

Gli argomenti erano convincenti, dall’avere una struttura restaurata in centro città, alla possibilità di avere in futuro in caso della promozione nelle massime serie un campo d’allenamento all’altezza, sino alle difficoltà del passato nel gestire uno stadio troppo capiente in pieno centro, viabilità, rischi possibili purtroppo di problemi di ordine pubblico in caso di tifoserie “ostili”. Unanimità di interventi. Ma pochi minuti dopo la chiusura dei lavori, giunge la notizia di un intervento dell’Assessore, che era presente, che invece racconta di un’Amministrazione che prevede uno stadio di 12-15.000 posti, con relativi costi a carico per la maggior parte del Comune e una progettualità quindi diametralmente opposta a quella della Commissione. Senza che nulla avesse detto durante la riunione della sua visione.

E’ evidente il gioco delle parti di una Giunta obnubilata dalla scadenza elettorale che, come già successo in occasione del concerto negato a Vasco Rossi, cerca solo un tentativo ridicolo di approvazione in città tra i tifosi, promettendo mari e monti, ma sottovalutando la testa degli anconetani a cominciare proprio dai consiglieri, anche di maggioranza. Si promette uno stadio sovradimensionato rispetto alle esigenze attuali (e future, considerando l’altro stadio cittadino Del Conero che chiaramente sarebbe abbandonato al destino della rovina, buttando milioni di euro), solo per il tentativo di dare un’immagine propagandistica, che non colpisce se non negativamente i cittadini, confidando poi nel parere contrario della Soprintendenza che, appena passate le elezioni, “purtroppo ha bocciato il nostro progetto”. Una tristezza unica, una vergogna sulla pelle degli anconetani e sulle speranze dei tifosi che dimostra la pochezza della Giunta Mancinelli.