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comunicato stampa

Rapina al bancomat, incastrati dalle telecamere due pericolosi malviventi

3' di lettura

Avevano visto un signore attempato ritirare una ingente somma dal bancomat, poi lo avevano seguito fino in un vicolo appartata. Lì presolo per il collo si erano fatti consegnare la somma. Avveniva nella mattinata del 28 novembre tra il Piano e Vallemiano, subito scattavano le indagini che grazie alle telecamere riuscivano a risalire all'identità del duo criminale.

Aveva sbagliato a comporre la cifra da ritirare dal bancomat, un signore di 85 anni, che aveva quindi prelevato dal proprio conto ben 700 €. Dietro di lui ad osservare l'operazione due paia di occhi indiscreti. Due pregiudicati, per reati gravi tra cui rapina, detenzione d'arma e di esplosivi, perfino omicidio, un napoletano di 40 anni e un siracusano di 48, entrambi già stati in carcere per motivi violenti. Un muto segno di intesa tra i due, che dalla banca dell'Unicredit in piazza Ugo Bassi, avevano iniziato a seguire l'anziano signore, in attesa di un buon punto dove procedere con l'aggressione.

Pazientemente pedinavano l'anziano signore nelle via affollate del martedì mattina, procedendo ad andatura lenta, finché imboccata via Vallemmiano e la meno trafficata via Bentivoglio, i due si scagliavano sulla loro vittima. Pochi istanti di violenta intimidazione, una mano serrata intorno alla gola e la richiesta precisa e categorica di consegnare la somma appena prelevata. Scosso e tramortito l'anziano signore si faceva soccorrere appena rimasto solo, il pronto soccorso dava una prognosi di 7 giorni, mentre su denuncia della vittima le indagini iniziavano istantaneamente.

Numerose le telecamere ad aver immortalato il pedinamento dei due malfattori. A partire da quelle della banca, con molte altre lungo il percorso di 20 minuti, che attestavano chiaramente l'interesse dei due per l'anziano signore. Poi un buco, proprio in concomitanza dell'agguato, e poi ancora immagini dei due che scappavano correndo dall'avvenuta rapina. Pochi dubbi per gli inquirenti, che fornivano all'ufficio della Polizia scientifica diretto dal dott. Oliviero le riprese acquisite per l'identificazione dei rapinatori, dei quali era già stata individuata una possibile corrispondenza tra i nominativi dei soggetti attenzionati dalla Polizia. I fotogrammi dei filmati venivano analizzati ed elaborati dai sofisticati software della scientifica, con un certosino lavoro di ricostruzione anche sul campo, che portava ad un riscontro fisiognomico con i due rapinatori di quasi assoluta certezza.

Tuttavia i malfattori erano irrintracciabili dalle forze di Polizia. Criminali di vecchia data avevano fornito alle forze dell'ordine domicili fasulli, vivendo in clandestinità. Era la loro recidività a costargli caro. Mercoledì mattina infatti gli uomini di una volante della Polizia, durante un presidio del territorio, notavano la coppia ricercata, proprio davanti alla stessa banca di piazza Ugo Bassi dove avevano compiuto la prima rapina. Vista la pericolosità, attestata dal lungo curriculum criminale dei due, gli uomini della volante chiamavano i rinforzi, per assicurarsi che l'arresto avvenisse senza pericolo per i passanti e per gli Agenti stessi.

L'operazione veniva conclusa con successo, con moderato stupore dei due. Il più anziano si complimentava addirittura con la Squadra Mobile diretta dal dott. Pinto che aveva operato l'arresto: “Complimenti, in tanti anni in Ancona nessuno era mai riuscito ad arrestarmi”. Ora i due sono in stato di fermo presso il carcere di Monteacuto e quello di Villafastigi, in attesa della convalida d'arresto e a disposizione della Procura di Ancona, rappresentata dal dott Gubinelli.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-12-2017 alle 15:24 sul giornale del 22 dicembre 2017 - 2369 letture