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Arrestati pericolosi pregiudicati foggiani al casello di Ancona Nord, dopo furto al Porto di Ancona

5' di lettura Ancona 15/01/2018 - Arrestati in flagranza pericolosi pregiudicati foggiani al casello dell'Autostrada ad Ancona Nord, erano a bordo di una motrice stradale dopo aver consumato un grosso furto nell’area portuale di Ancona. L'indagine era partita dai Carabinieri di Osimo da un fallito furto all'Expert nel dicembre scorso

Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Osimo ad individuare e bloccare due criminali pugliesi in trasferta nelle Marche. I due infatti avevano preso di mira la provincia anconetana, decisi a commettere una serie di grossi furti per racimolare merce di valore e trasferirla illegalmente in Puglia per la vendita ed il riciclaggio. C’è ancora il massimo riserbo da parte della Procura della Repubblica di Ancona e della Compagnia di Osimo, per una importante e fulminea attività investigativa che sta facendo piena luce sul “modus operandi” dei due banditi pugliesi, soprattutto per eventuali altri furti ricollegabili. Le indagini di P.G. avviate dal Nucleo Operativo Radiomobile di Osimo, dopo il fallito furto dello scorso dicembre all’“Expert” all'Aspio tra Camerano ed Osimo e per ultimo, nei primi giorni dell’anno, ha consentito, in sinergia con la Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona ed il PM Ruggiero Dicuonzo, di scoprire e bloccare due pericolosi malviventi.,

I due venivano arrestati nella notte di domenica, in flagranza di reato, presso il casello autostradale dell'A14 ad “Ancona Nord”, a bordo di una motrice stradale dopo aver consumato un grosso furto nell’area portuale di Ancona. I due poco prima avevano agganciato un semirimorchio carico di vasi di espansione per pompe idrauliche del valore di 50.000,00 euro, interamente recuperato e restituito al legittimo proprietario.

L’operazione denominata “Fovea” è un'attività coordinata dal Comandante della Compagnia Raffaele Conforti e diretta dal Comandante del Norm Luciano Almiento veniva avviata tra il 13 e 14 gennaio e coinvolgimento di tutte le Stazioni dipendenti della Compagnia osimana, posti di blocco “a vista” nei pressi dei caselli autostradali di: “Loreto-Porto Recanati”, “Ancona Sud-Osimo”, “Ancona Nord”, controllando attivamente tutti i veicoli sia in uscita che in entrata. E' è grazie a questa capillarità nelle operazioni che alle 22 circa del 13 gennaio all’uscita del casello di “Ancona Nord” che l'automotrice bianca marcata “Scania” non aveva scampo, a bordo infatti due individui sconosciuti e sospetti non trainavano alcun rimorchio.

Dagliaccertamenti sulla targa della motrice emergeva che il mezzo risultava denunciato più volte rubato e poi rinvenuto nonché intestato ad un 46enne pluripregiudicato foggiano, con gravi precedenti penali, ritenendo, altresì, che i due individui sospetti a bordo della motrice, potessero essere dei malviventi in trasferta. Pertanto, insospettiti da tale circostanza i militari del Nucleo Operativo osimano iniziavano l’attività di pedinamento fino ad arrivare al porto di Ancona, dove la motrice si parcheggiava in un’area riservata alla sosta di trattori stradali e vicina ai rimorchi in attesa di imbarcarsi o appena sbarcati.

Poco dopo i due sospetti scendevano dal mezzo e dopo aver controllato a piedi la zona, fugacemente agganciavano e trainavano un rimorchio con targa intestata ad una ditta con sede in Piacenza, consumando il furto sotto gli occhi dei carabinieri e allontanandosi dalla zona portuale. L’automotrice con il rimorchio, veniva seguita dai militari operanti ed una volta giunta, alle successive ore 23:50 circa, nuovamente al casello autostradale di “Ancona Nord”, in condizione di sicurezza sia per i carabinieri che per la circolazione stradale, veniva bloccato all’interno del casello, mentre il mezzo era fermo per ritirare il biglietto autostradale, grazie all’intervento coordinato della radiomobile osimana e di altri veicoli istituzionali delle Stazioni della Compagnia, che circondavano il mezzo impedendo qualsiasi via di fuga.

Ai due individui sospetti veniva intimato l'alt con le mani bene in vista e di avvicinarsi lentamente verso la radiomobile dove venivano arrestati. L'accusa per loro è furto aggravato in concorso. I due arrestati venivano identificati per D.L., nato e residente a Foggia, Classe 1957, coniugato, autista, pluripregiudicato per reati specifici. Costui già in data 05.06.2015 era stato arrestato per analogo reato dal Commissariato P.S. di Cerignola, sottoposto agli arresti domiciliari fino al 19.10.2015. Mentre D.M., nato a Cerignola (FG), Classe 1973, residente ad Orta Nova (FG), coniugato, nullafacente, pluripregiudicato per reati specifici. Costui fino al giorno 08.09.2017 era sottoposto all’obbligo di firma presso la Stazione CC di Orta Nova.

Il rimorchio rubato risultava di proprietà della ditta “Karassulis Italia”, con sede a Piacenza, carico di vasi di espansione per pompe idrauliche del valore di circa 50.000,00 euro. La refurtiva veniva affidata in custodia giudiziale a ditta convenzionata, mentre il titolare della ditta piacentina rintracciato prontamente veniva invitato a sporgere denuncia del patito furto presso i carabinieri di Piacenza e di presentarsi presso la Compagnia di Osimo per la restituzione del rimorchio.

Il Pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, Dicuonzo, confermava l’arresto dei due pericolosi foggiani e disponeva la loro detenzione presso le camere di sicurezza dei Carabinieri di Osimo. Nella tarda mattina di lunedì, il Tribunale di Ancona convalidava l’arresto dei due con udenza rinviata al 1° marzo 2018 su richiesta della difesa e disposto nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.

Sul conto degli arrestati, ritenuti gravemente recidivi e socialmente pericolosi, veniva infatti proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio per tre anni dalla provincia di Ancona. Come già detto, le serrate e riservate indagini dei Carabinieri di Osimo, in sinergia con la Procura della Repubblica di Ancona, sono ancora tutt’ora in corso e volte ad individuare eventuali complici e fiancheggiatori locali nonché ad attribuire ai due delinquenti pugliesi la paternità di altri furti commessi tra Ancona e Osimo.








Questo è un articolo pubblicato il 15-01-2018 alle 18:41 sul giornale del 16 gennaio 2018 - 4190 letture

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