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Atti persecutori e violenza privata nei confronti dell'ex moglie. Scatta il divieto di avvicinamento

stalking 2' di lettura Ancona 02/02/2018 - Ripetute aggressioni verbali al telefono, ma anche a scuola davanti ai figli e alle insegnanti. Nè mancavano gli appostamenti sotto casa e non solo. Ma l'ex moglie non ci sta e la polizia indaga.

Sono stati i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona a dare esecuzione, nella tarda serata di ieri, ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare del Divieto di avvicinamento a carico di M.P. italiano del ’64, responsabile di atti persecutori aggravati, violenza privata commessi ai danni dell'ex moglie.

I continui litigi dovuti ad incomprensioni li avevano portati a separarsi e, in ossequio alla sentenza di separazione, la moglie si era trasferita da Roma ad Ancona con i figli. A nulla sono serviti i continui richiami all’uomo. L'ex marito, per ripicca, aveva preso a vessare la donna ingiuriandola in modo minaccioso. Questo le faceva pensare di temere per la sua incolumità tanto da costringerla a mutare le sue abitudini.

L'uomo le inviava continuamente messaggi e la chiamava al telefono. E' proprio al telefono che scattavano offese, minacce e aspre critiche nell'assolvere i suoi doveri genitoriali. In tali circostanze l’uomo, acceso dalla rabbia, perpetrava ai danni della sua ex ripetute aggressioni verbali, in particolari insulti irripetibili, anche a scuola dei figli, proprio davanti a questi ultimi e alle insegnanti.

Con il pretesto di esercitare le proprie facoltà genitoriali, effettuava ripetuti appostamenti presso l’abitazione della sua ex, nonché nei luoghi da questa frequentati. Lo stato di disperazione portava la donna a rivolgersi alla Polizia di Stato. E' così che, a seguito di una capillare attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona da parte dei poliziotti della Mobile, il GIP di Ancona emetteva l’Ordinanza di applicazione della Custodia cautelare del divieto di avvicinamento di M.P. All’uomo, rintracciato, veniva informato della sua posizione di indagato e delle prescrizioni di legge a lui imposte dalla legge.






Questo è un articolo pubblicato il 02-02-2018 alle 18:44 sul giornale del 03 febbraio 2018 - 1083 letture

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