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Sarà il Dna della madre di Cameyi a fare luce sull'inchiesta, dopo i resti umani rinvenuti all'Hotel House

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Sarà il Dna prelevato della madre di Cameyi a fare luce sull'inchiesta, dopo i resti ossei rinvenuti all'hotel House di Porto Recanati. Nessun altro ritrovamento dopo il terzo giorno di scavi.

Sarà con molta probabilità il Dna della madre della giovane residente ad Ancona Cameyi Mossamet, prelevato nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa della 15enne per eventuali comparazioni future, a fare luce sul caso e sui resti umani ritrovati. I resti infatti sono al vaglio della polizia scientifica del luogo per le comparazioni genetiche. La madre avvisata dalla scuola che Cameyi frequentava all'epoca, le Marconi, ben otto anni fa ora non si da pace.

E già il terzo giorno di scavi è passato senza risultati a Santa Maria in Potenza, Porto Recanati, proprio nei pressi dell'Hotel House. L'edificio, noto alla cronaca per vicende legate allo spaccio, è oggi tornato alla ribalta dopo il ritrovamento di resti ossei umani il 28 marzo scorso. Una ventina circa in totale i frammenti e le ossa ritrovati appartenenti ad almeno due persone. Tra questi anche alcuni indumenti: un foulard e una scarpa che si ipotizzerebbe essere appartenuti a Cameyi Mossamet, la 15enne bengalese scomparsa ad Ancona nel 2010.

Di certo è che la Procura indaga per omicidio e occultamento di cadavere sulla base del ritrovamento. Le ricerche da parte della polizia, infatti, proseguite venerdì per il terzo giorno non hanno dato esito nonostante gli scavi siano arrivati ad una profondità di 3,5 metri.



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