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La polizia di Stato celebra i 166 anni ad Ancona. Il Questore ispirandosi al Santo Padre: “non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio”

4' di lettura Ancona 10/04/2018 - “Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio” con queste parole ispirandosi al Santo Padre il Questore di Ancona ha voluto chiudere il suo discorso di celebrazione dedicato alla polizia. Un discorso che abbraccia la polizia e i suoi uomini e donne, così come i cittadini ed in Particolare i giovani. L’encomio anche a Carlo Pinto dirigente della Squadra Mobile

“La scelta di trovarci anche quest’anno qui nel cuore di Ancona, vuole sottolineare l’impegno sentito e determinato della Polizia di Stato per questa città, per la sua provincia e per la sua gente, così viva ed attiva e così vicina oggi, più di sempre, in questa Piazza. Grazie per il sostegno e l’affetto che ci date.” Parla così Il questore di Ancona nella solenne giornata dedicata al 166 anniversario della polizia. Un saluto rivolto ai cittadini, in modo particolare ai giovani, così come al primo cittadino.

“Grazie Signora Sindaco - prosegue Capocasa -per averci dato la possibilità di vivere ancora una volta la nostra Festa in questa storica e luminosa Piazza Roma. E lo stare qui, tra voi, è uno dei modi in cui si declina il tema che sintetizza il senso della celebrazione odierna: “Esserci sempre”. 166 anni di storia durante i quali la gente ha riconosciuto ed apprezzato negli uomini e nelle donne della Polizia di Stato molte virtù: tra queste, il coraggio dato dalla fermezza, dalla costanza e dalla serenità nell’affrontare qualsiasi rischio, ma anche il coraggio di mettersi in discussione per poi rimettersi in gioco e per innovare. In questi 166 anni di vita, la Polizia di Stato ha saputo lasciare un’impronta forte ed indelebile, di giustizia e di lealtà, riuscendo a rinnovarsi, attraverso il dialogo vero e continuo con la gente, per stare sempre al passo con i tempi, senza tradire mai le tradizioni e le sue origini. Allora oggi “Esserci sempre” è soprattutto l’alta aspirazione ad essere in un contesto prossimo al cittadino per accompagnarlo tra gli scoscesi solchi della storia ed aiutare questa comunità nella sua crescita civile, affrancandola dalla paura della criminalità.” Ma “Esserci sempre” ha anche il significato del solenne impegno di tutti noi, l’intera Polizia di Stato, a misurarsi con le nuove sfide con spirito che non si sottrae al confronto con il nuovo, ma anzi è determinato ad affrontarlo con la risolutezza e la determinazione che i tempi impongono. Non possiamo nascondere la complessità dello scenario che ci è di fronte con il ritorno di un terrorismo ancora più feroce e pericoloso di quello conosciuto in passato, per la sua dimensione transnazionale e la sua capacità di fruttare le opportunità di una società aperta. Ed è sempre di attualità la domanda di sicurezza proveniente dalle aree urbane meno fortunate, dove degrado e delinquenza comune rendono difficili le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini, soprattutto quelli delle fasce più esposte: gli anziani, le donne, i giovanissimi. E’ un’istanza sentita e legittima che deve essere accolta e soddisfatta nell’effettività del correre della vita quotidiana, ben al di là delle statistiche che pure indicano una regressione dei fenomeni criminali. La sicurezza è un elemento fondante per uno Stato moderno, che fa della democrazia la ragione del suo essere.”

A conclusione del suo discorso il questore ha voluto esprimere “i migliori voti per un futuro di speranza”. “voglio ricordare che il nostro compito è garantire la vita democratica di tutti e che tutti, noi in primis, possiamo adempiere al meglio alla nostra missione nella società facendo bene il proprio mestiere, costruendo un’etica di correttezza professionale e civile che è, come si legge in Albert Camus, nel suo più famoso romanzo La Peste “profonda umanità all’altezza del compito”. Ora stretti intorno alla nostra Bandiera, la sintesi più sacra di tutti i nostri valori, ci prepariamo ad affrontare un nuovo anno della splendida storia della nostra Istituzione, ispirandoci al Magistero del Santo Padre, le cui parole cito testualmente: “non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio”. Viva la Polizia, via la Repubblica, viva l’Italia.”

Tra i tanti premiati anche il vice questore Carlo Pinto dirigente della Squadra Mobile di Ancona. Un encomio per le spiccate capacità professionali e la grande attitudine investigativa in particolare quella profusa negli 8 arresti recenti da parte della Squadra Mobile.

Ecco tutti i premiati.

PREMIATI

PREMI

1

SOVRINTENDENTE CAPO ROBERTO PERTOSA

MEDAGLIA DI BRONZO AL MERITO CIVILE

2

VICE QUESTORE AGGIUNTO DOTT. CARLO PINTO

ENCOMIO

3

ISPETTORE SUPERIORE ARCHIMEDE MAGGI

NR. 2 ENCOMI

4

SOVRINTENDENTE CAPO COORDINATOREGIOIA TABANELLI

ENCOMIO E LODE

5

COMMISSARIO CAPO DOTT. SANDRO TOMMASI

LODE

6

ISPETTORE SUPERIORE MAURIZIO NAZZARELLI

LODE

7

ISPETTORE CAPO ELISA GENTILI

LODE

8

SOVRINTENDENTE ROSANNA PICCIONE

LODE

9

SOVRINTENDENTE CAPO MAURIZIO FARIELLO

LODE

10

SOVRINTENDENTE CAPO GEREMIA LAZZARI

LODE

11

SOVRINTENDENTE CAPO DANILO STACCHIOTTI

LODE

12

SOVRINTENDENTE CAPO ENDRIO BRANDI

LODE

13

SOVRINTENDENTE LUCIANO BONTEMPO

LODE

14

ASSISTENTE CAPO COORDINATORE WALTER VINCIOTTI

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15

AASSISTENTE CAPO MIRCO REBICHINI

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Questo è un articolo pubblicato il 10-04-2018 alle 23:04 sul giornale del 11 aprile 2018 - 1176 letture

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