articolo
La marijuana fiorisce in casa, l'odore dell'erba tradisce il coltivatore

Gli Agenti della Squadra Mobile avvertivano subito il forte odore della pianta stupefacente appena entrati nell'androne del palazzo nella giornata di venerdì. Letteralmente a naso si avvicinavano alla porta dell'appartamento del ragazzo, dove più forte era l'aroma. L'operazione era però notaa da O.T. che intuendo che le divise erano lì proprio per le sue piantine si affrettava a cercare di eliminare le prove della coltivazione illegale.
Gettava quindi dalla finestra un sacco dell'immondizia contente alcune delle piante, gesto notato dagli Agenti rimasti a presidiare l'esterno del palazzo durante la perquisizione, e maldestramente tentava di disfarsi del resto della marijuana dando fuoco alle piante in fioritura ancora all'interno della serra. Gli Agenti oramai alla porta dell'appartamento, intuito cosa stava accadendo all'interno e la pericolosità della situazione decidevano di irrompe nell'appartamento, per spegnere il principio di incendio che ormai si stava sviluppando.
Messi in sicurezza gli ambienti dell'appartamento e immobilizzato il ragazzo gli Agenti della Mobile ritrovavano ben 700 grammi di Marijuana, coltivata grazie ad un kit di “grow box”, che aveva consentito al giovane con una lampada HPS e fertilizzanti di far crescere nella propria abitazione le piantine di cui aveva cercato di disfarsi, ma delle quali rimanevano i vasi da cui erano appena state sradicate. Alle domande della Polizia il 27enne si giustificava asserendo di aver capito che la coltivazione della pianta di marijuana fosse consentita dalla legge Italiana a fini di uso personale.
Ovviamente la legge recita tutt'altro e l'anconetano lo scopriva subito vedendosi collocato agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima, che avrebbe visto il giorno seguente confermare la condanna.

SHORT LINK:
https://vivere.me/aUZu