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Altra Idea di Città per il benessere dei bambini e i ragazzi

5' di lettura Ancona 03/06/2018 - Incontro in piazza Roma con presidi, docenti, genitori e psicologi, testimonianze del comitato Scuole Sicure e di Mamme Antispreco

La preside Lidia Mangani ha coordinato l’incontro di Altra idea di città che si è svolto giovedì 31 maggio a Piazza Roma. L'iniziativa, che ha attirato numerosi cittadini e cittadine, è stata pensata per dare ascolto alle diverse componenti educative che gravitano attorno all’infanzia e all’adolescenza e che garantiscono i servizi socio educativi e scolastici.

Dopo l'introduzione di Mangani, si sono succeduti l'intervento tecnico della psicologa Sara Reginella e le proposte politiche dei candidati al Consiglio comunale: l’educatrice Sara Evangelista, il prof. Valerio Cuccaroni, l'ing. Manuela Corvi e la prof.ssa Katya Mastantuono.

Tutti gli interventi sono stati caratterizzati da un elevato livello di analisi e di proposte. La dirigente scolastica Lidia Mangani ha evidenziato le difficoltà che quotidianamente le scuole devono affrontare per via dell’aumento delle problematiche e delle complessità che caratterizzano le dinamiche sociali, familiari e personali odierne. La scuola è spesso lasciata sola ad affrontare tali situazioni con ricadute negative non solo sugli aspetti didattici/formativi, ma anche educativi.

Non sono da sottovalutare le sempre più esigue risorse a disposizione degli istituti scolastici, che non possono disporre di spazi pubblici per attività extradidattiche, seminariali e culturali, se non con l’ordinario contributo per l’affitto; il costo a prezzo di mercato di questi spazi grava sulle già scarse disponibilità economiche delle scuole.

Anche lo svuotamento e il depauperamento delle risorse economiche e professionali dei servizi multidisciplinari per l’età evolutiva (UMEE) e degli interventi atti al sostegno della genitorialità, che fanno riferimento alle funzioni fondamentali del consultorio familiare, rappresentano una gravissima contrazione, se non un reale impedimento al diritto allo studio di quei bambini e ragazzi che vivono la disabilità, costretti insieme alle loro famiglie ad affrontare in solitudine il loro disagio, che spesso vede uno scivolamento verso la “cronicizzazione” di situazioni che avrebbero potuto essere contenute, semplicemente con interventi progressivi e tempestivi. Servono segnalazioni, denunce ed esposti da parte dell’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco, per esigere dall’Asur e dalla Regione Marche servizi e interventi che garantiscano il benessere e la salute dei cittadini e delle cittadine, soprattutto quando a farne le spese sono proprio i nostri bambini e i nostri ragazzi.

Il contributo tecnico della psicologa e psicoterapeuta Sara Reginella ha messo in evidenza un quadro complessivo di profonda soliditudine in cui spesso gli adolescenti e gli adulti, preposti a essere figure significative e di referimento, sono lasciati praticamente a se stessi, senza alcun sostegno. Le normali crisi individuali e familiari vengono esacerbate da contesti sociali che emarginano e colpevolizzano la fragilità, creando ancora più solitudine e isolamento. I servizi consultoriali agiscono esclusivamente in situazioni di emergenza e su richiesta del Tribunale dei minori, spesso con interventi massivi che vengono vissuti come invasivi. Non c’è presa in carico delle situazioni che potrebbero avere risoluzione con interventi “leggeri”, che lasciati a sé stessi inevitabilmente degenerano in “acuzie”, a volte anche gravi.

Invertire il paradigma emergenziale, pensare nuovamente a servizi consultoriali che intervengano molto prima dell’emergenza, soprattutto con un lavoro di prevenzione e promozione di benessere sociale, potrebbe essere elemento determinante per mettere nuovamente al centro la qualità di vita dei ragazzi e delle loro famiglie, con un notevole risparmio economico.

La candidata consigliera Sara Evangelista, pedagogista ed educatrice, è interenuta sui servizi educativi dai zero ai tre anni. Gli asili nido come servizio educativo essenziale, nel sistema educativo zero-sei anni, devono essere garantiti a tutti i bambini e le bambine, non solo a chi può permettersi di pagare 250 euro al mese. Anche per contrastare la povertà educativa. La Pedagogia sociale predispone azioni per la collettività e i contesti: servizi, scuole, famiglie e quartieri. Tornare a lavorare con i quartieri, attraverso l’apertura di sportelli pedagogici che orientino, ascoltino le persone e le famiglie e agiscano contemporaneamente nelle relazioni comunitarie.

“Progettare” una comunità educativa ed educate significa generare una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, e che sia anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e viva.

Manuela Corvi, altra candidata consigliera, è intervenuta ricordando l’articolo 2 della nostra Costituzione e il principio settimo della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo. Il superiore interesse del fanciullo deve essere la guida di coloro che hanno la responsabilità della sua educazione. La società e i poteri pubblici devono fare ogni sforso per favorire la realizzazione di tale diritto.

Le passate amministrazioni doriche hanno peccato di scarsa lungimiranza, affrontando sempre e solo il contingente e lavorando in emergenza. I bambini e le bambine sono gli uomini e le donne di domani. Altra idea di città vuole occuparsi dei problemi dell’oggi ma pensando all’Ancona di domani, con delle politiche che guardino realmente al futuro della nostra città.

Partendo dal piccolo e da azioni concrete, organizzando un servizio Mensa self service, sostenibile economicamente, come dimostrano varie esperienze italiane tra cui Grosseto, si possono rendere i bambini autonomi e responsabili, a cominciare dall’azione quotidiana di servirsi da mangiare da soli.

A proposito di servizi di refezione Valerio Cuccaroni, docente e rappresentante Mensa, ha portato all'attenzione generale l'iniziativa Io non spreco, sperimentata 2 anni fa alla scuola dell'infanzia Montessori e non replicata quest'anno, per il rifiuto della fiduciaria. Il progetto Io non spreco, ideato e realizzato dalla rappresentante Mensa Giulia Aluigi e dalla rappresentante di classe Valentina Antonini, aveva permesso ai bambini di riporre gli avanzi crudi e non intaccati in una apposita food bag. La nuova pratica, invece di essere estesa a tutte le scuole come da anni richiede un gruppo di rappresentanti Mensa, è stata cassata dalla scuola e ignorata dall’assessore Borini. Dinieghi dell'amministrazione anche per Simona Fanesi, rappresentante comitato Scuole Sicure, che chiede di conoscere lo stato delle certificazioni antisismiche delle scuole. Altra Idea di Città fa sua l'iniziativa Io non spreco e sostiene il Comitato Scuole Sicure nella necessità di rendere trasparente la documentazione sulla sicurezza degli edifici scolastici.






Questo è uno spazio elettorale autogestito pubblicato il 03-06-2018 alle 23:28 sul giornale del 04 giugno 2018 - 1157 letture

In questo articolo si parla di politica, ancona, spazio elettorale autogestito, amministrative 2018, altra idea di città

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