Sgarbi show davanti alle Muse: “Ancona come Atlantide”

2' di lettura Ancona 07/06/2018 - Il Deputato e critico d'arte Vittorio Sgarbi, invitato da Fratelli d'Italia e dal coordinatore regionale Ciccioli, ha tenuto un comizio a sostegno della candidatura di Tombolini mercoledì sera davanti alle Muse, senza perdere lo stile satirico e provocatorio che lo contraddistingue

Introdotto dal coordinatore regionale FdI Carlo Ciccioli, Sgarbi ha innanzi tutto analizzato la situazione politica nazionale “Ho deciso che voterò la Fiducia al Governo Conte, avete di fronte un membro della maggioranza”, ma la dichiarazione (seguita poi dai fatti al momento del voto alla Camera di giovedì 7) è ironica “Voterò la fiducia perché io prospero dove c'è ignoranza e disordine. Una fiducia piena per vedere il vostro declino”.

Non sono mancate le bordate neanche all'amministrazione Comunale “Siete persone normali in mano a una banda di deficienti. Sono anni che lo dico e sono stato preso come un detrattore della città. Mi pare una città umiliata. Il capoluogo delle marche che è come Atlantide. Nessuno sa dove sia” “Come è ossibile che in ogni luogo delle marche ci sia vitalità e movimento e ad Ancona non capiti mai nulla. Non è colpa della città dei muri del mare. Appena esci fuori è un paradiso, torni ad Ancona è un inferno”.

Una città a cui Sgarbi dichiara di essere affezionato “Ho attaccato la città e me ne scuso perché Ancona mi appare come una città stordita. Ho proposto anche un Referendum per spostare a Urbino la Capitale delle Marche, ma era provocatorio”, quanto distante, dichiarandosi ignaro degli amministratori della città: “Mi hanno detto che c'è una donna (come sindaco n.d.r.), una specie di Merkel italiana, mi dispiace anche insultarla perché non so chi sia. Mi pare che sia sufficiente la sua inesistenza. Perché votare uno che non esiste quando puoi votare uno che esiste (indicando Ciccioli).

Il critico d'arte e politico conclude il comizio con l'invito al voto “Ogni giorno perduto nel governo di Ancona è un giorno perduto per la grandezza di Ancona, che deve essere la capitale delle marche. Dovete rinascere dovete svegliarvi”