Torrette: tempi di attesa ridotti grazie alla nuova tac che fotografa tutto il corpo in un secondo. Unica tac rivoluzionaria ad essere installata in un pronto soccorso in Europa

Inaugurata la nuova TAC Revolution che potrà contribuire a ridurre- entro il 2018- del 20 - 30% i tempi di attesa e di processo al pronto · Il dispositivo di ultima generazione consente di cogliere immagini intere di un organo nel tempo di una sola rotazione da 0,28 secondi e ridurre le radiazioni erogate dell’82%
Inaugurata la nuova TAC Revolution che potrà contribuire a ridurre- entro il 2018- del 20 - 30% i tempi di attesa e di processo al pronto soccorso.
Governare i processi di riorganizzazione è sinonimo di qualità delle prestazioni e dei servizi ai cittadini, in termini di tempo risparmiato ed economie realizzate: è quanto accade agli Ospedali Riuniti di Ancona che hanno avviato i nuovi percorsi di ottimizzazione manageriale n collaborazione con Roche Italia. I risultati ottenuti sino ad ora sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa durante la quale sono stati resi noti numeri e cifre indicative delle attività svolte nella clinica oncologica e nel Pronto Soccorso - Medicina d’Urgenza e al termine della quale è stata inaugurata la TAC Revolution.
“La sfida lanciata è tecnologica ma prima di tutto culturale. Migliorare l’accessibilità alle strutture sanitarie ed i servizi alle persone è oggi una priorità assoluta per dare un futuro al sistema sanitario nazionale che quest’anno compie 40 anni. Questa esperienza ha già gli occhi puntati di tutta Italia e siamo certi che sarà utile e potrà rappresentare un esempio anche per tante altre strutture sanitarie, come la nostra”, ha spiegato Michele Caporossi, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti delle Marche, introducendo l’incontro al quale hanno preso parte il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, Il Rettore Univpm Sauro Longhi, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il capogruppo della IV commissione consiliare regionale Fabrizio Volpini, il Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Ancona, Fulvio Borromei, Andrea Giovagnoni, Direttore Sod Radiologia Pediatrica e Specialistica AOU UNIVPM, Giulio Argalia, Dirigente Sod Clinica di Radiologia, d'Urgenza e dell'area Oncologica, Rossana Berardi, Direttore Sod Clinica Oncologica AOU UNIVPM, Aldo Salvi, Direttore Sod Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza. La clinica oncologica, diretta da Rossana Berardi, ha fatto registrare risultati davvero significativi: nelle attività di reparto e Day Hospital il volume delle prestazioni tra il 2015 ed il 2017 è cresciuto rispettivamente del 22% e del 21%, le visite Dh/Rep e quelle ambulatoriali hanno conosciuto un incremento del 15% e del 77%, mentre le prestazioni di genetica oncologica hanno raggiunto, sempre nello stesso periodo, un +181%. Il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona, resta sempre un riferimento nella regione: nel complesso si è arrivati da 84.731 dell’anno 2016 a 86.829 del 2017 con un incremento del 2,5% , mentre le proiezioni al 2018 prevedono una crescita sul 2017 di 1,91%. In particolare, per il Pronto Soccorso di Torrette l’aumento avviene sui codici critici, rosso e giallo: le proiezioni sul 2018, rispetto al 2017, evidenziano un + 17,93% (1.434 accessi) per i rossi e + 2,80% per quelli gialli (12.919 accessi). Sostanzialmente stabili i codici verdi (+0,59%) e, sempre in proiezione 2018, calo dei codici bianchi (-7,11%, con 7812 accessi stimati per il 2018). Gli Ospedali Riuniti confermano intanto che, con i processi riorganizzativi in atto, ora in fase di implementazione, per Emergenza-Urgenza entro la fine del 2018 si prevede una riduzione dei tempi di attesa, con particolare riferimento ai pazienti critici, del 20 - 30%. Poter gestire la riorganizzazione dei processi, attraverso l’applicazione del sistema sistema Lean, proposto da Roche Italia, per gli Ospedali Riuniti significa anche riuscire ad investire in macchine di assoluta eccellenza, come il dispositivo di ultima generazione realizzato da GE Healthcare, l’innovativo tomografo computerizzato che consente, come spiegano Andrea Giovagnoni Direttore Sod Radiologia Pediatrica e Specialistica AOU UNIVPM e Giulio Argalia, Giulio Argalia, Dirigente Sod Clinica di Radiologia, d'Urgenza e dell'area Oncologica di poter realizzare una Tac al cuore nel tempo di un battito, un esame total Body in un solo secondo. Un macchinario di altissime prestazioni che consentirà ai medici di poter ottenere diagnosi più accurate e in più breve tempo con enormi vantaggi soprattutto per i pazienti in condizioni critiche o con patologie insidiose.
Un’istallazione unica in Europa. L’installazione del nuovo tomografo computerizzato è l’unica in Europa all’interno di un Pronto Soccorso; questo agevolerà il lavoro dei medici consentendo loro di eseguire esami più accurati e veloci in un ambito in cui precisione e rapidità sono fondamentali, come la medicina di emergenza. I pazienti ne trarranno vantaggio in particolare per le indagini mirate a individuare eventuali ictus, infarti, traumi o fratture. Tra i principali punti di forza della nuova tecnologia c’è l’ampia copertura anatomica (16 cm), che insieme alla rapidità di scansione della macchina consente ai medici di cogliere immagini intere e in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato o pancreas nel tempo di una singola rotazione da 0,28 secondi, con risultati clinici di qualità equiparabile a quella di visualizzazioni al microscopio. Nella pratica, il dispositivo permette ad esempio di effettuare un esame total body in un secondo o una Tac al cuore nel tempo di un battito cardiaco, aiutando i medici a formulare diagnosi corrette anche nei casi dei pazienti clinicamente più complessi. La velocità del sistema fa inoltre sì che sia possa raccogliere informazioni relative alla funzionalità degli organi e non soltanto alla loro anatomia elevando il livello di conoscenza e know how del personale clinico dell’Ospedale. Una possibilità in grado di garantire ad esempio una completa valutazione del cervello in caso di ictus attraverso lo studio della perfusione cerebrale. La velocità di scansione del tomografo rende inoltre più raro il ricorso a medicinali in grado di rallentare il battito cardiaco dei pazienti sottoposti all’esame. Non si tratta dell’unica caratteristica del sistema in grado di rendere l’esame meno invasivo: il nuovo modello di Tac permette infatti di utilizzare una minor quantità di liquido di contrasto, laddove questo sia necessario. Il nuovo tomografo è inoltre equipaggiato con un’innovativa tecnologia sviluppata da GE capace di ridurre la dose di radiazioni erogate durante gli esami fino all’82%, preservando un’identica qualità dell’immagine. Nel corso di un anno, una persona riceve mediamente 5 millisievert (msv) di radiazioni da fonti esterne. Con la Tac di GE la dose radiogena erogata è in media inferiore a 1 mSv: è infatti fondamentale riuscire a ridurre la quantità di radiazioni erogate, soprattutto nel caso di pazienti pediatrici.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-06-2018 alle 15:11 sul giornale del 30 giugno 2018 - 5400 letture
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