Lo rapinano e poi gli chiedono altro denaro in cambio dei documenti. Ma ad attendere la banda dei nigeriani i poliziotti della Squadra Mobile

La scorsa notte la Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Ancona, ha tratto in arrestato tre nigeriani, uno clandestino e due rifugiati politici, responsabili di rapina aggravata ed estorsione commessa nei confronti di un italiano. Uno degli arrestati dovrà anche rispondere del reato di detenzione di materiale pedopornografico. La vittima era entrato in contatto con uno di loro qualche giorno fa, in spiaggia, quando era stato avvicinato sotto l’ombrellone dal venditore ambulante.
Nell’occasione l’italiano gli aveva chiesto alcuni capi di abbigliamento ma, lo straniero rispondeva di non averli al seguito promettendogli che se li sarebbe potuti procurare in pochi giorni. Nell’occasione i due si scambiavano i numeri di telefono con la promessa che, non appena avuti i capi richiesti, lo avrebbe chiamato al telefono per accordarsi e vedersi. Trascorso qualche giorno dall’incontro in spiaggia, lo scorso 4 luglio, l’uomo veniva chiamato dal nigeriano che gli comunicava che erano arrivati gli oggetti richiesti, quindi si accordavano per incontrarsi nel parco di Via Mamiani dove sarebbe dovuta avvenire la vendita dei prodotti promessi.
Giunto al parco la vittima, oltre al venditore ambulante con il quale aveva preso accordi, si trovava davanti anche altri quattro nigeriani che lo accerchiato, cominciandolo a spintonarlo e ad aggredirlo per poi rapinarlo del portafoglio contenente la somma di 250 euro nonché documenti e bancomat. Ieri sera la vittima, dopo la rapina subita, veniva contattato dai suoi aguzzini che gli chiedevano ulteriori 200 euro per la restituzione dei documenti.
È qui, durante lo scambio di documenti in cambio di denaro, che degli uomini in borghese della Squadra Mobile dorica affiancavano la parte offesa nell’operazione che avveniva con tre dei cinque nigeriani coinvolti. L’incontro avveniva sotto l’abitazione del denunciante dove i delinquenti si erano portati leggendo l’indirizzo dai documenti trovati nel portafoglio sottratto alla vittima il giorno prima.
Non appena i rapinatori intuivano che gli amici della vittima erano in realtà poliziotti, si davano a precipitosa fuga non riuscendo, tuttavia, nel loro intento, in quanto venivano prontamente raggiunti e bloccati dai poliziotti che procedevano immediatamente ad ammanettare i delinquenti. Si da atto che, durante le attività di rito svolte in questi uffici, emergeva che, uno dei tre arrestati, deteneva nel suo telefono un video pedopornografico, reato che gli veniva contestato insieme a quello di rapina, estorsione aggravati. Visti i gravi elementi di reità emersi durante l’operazione di polizia giudiziaria, i tre nigeriani venivano arrestati in flagranza dagli agenti della Squadra Mobile e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, collocati in carcere a Montacuto ad Ancona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Procedente.

Questo è un articolo pubblicato il 06-07-2018 alle 16:33 sul giornale del 07 luglio 2018 - 4172 letture
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