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Falconara: Al diniego dell’ennesima spesa gratuita lo pesta a sangue. Trauma cranico per un fruttivendolo

2' di lettura 08/08/2018 - Al diniego dell’ennesima spesa gratuita lo pesta a sangue. Trauma cranico per un fruttivendolo. Autore del gesto un rom. Forse si tratterebbe di una sorta di “pizzo”.

Aveva prima minacciato e poi aggredito un fruttivendolo egiziano titolare di una rivendita nel centro di Falconara lo scorso 17 luglio, il tutto per ottenere in cambio la spesa, giornaliera e gratuita, di frutta e verdura. L’egiziano, che inizialmente si era piegato alle sue minacce, dopo aver tollerato per circa una settimana il sopruso, si era poi ribellato alle angherie del rom, quando l’estortore lo aveva avvicinato nuovamente indicandogli altre tre persone che erano in sua compagnia e alle quali avrebbe dovuto permettere di fare la spesa gratuitamente. A quel punto l’egiziano aveva risposto con un secco “no”, restando vittima di aggressione da parte dello stesso rom e dei tre uomini che erano in sua compagnia. Dal pestaggio l’egiziano ne era uscito con trauma cranico e frattura ossea nasale, per una prognosi di giorni trenta. Al termine di una serie di accertamenti, grazie anche alla collaborazione della persona offesa e di alcuni testimoni, passate anche al setaccio le immagini registrate da alcune telecamere di sorveglianza installate nei luoghi limitrofi all’aggressione, i Carabinieri della Tenenza di Falconara sono giunti all’identificazione del rom raggiungendolo questa mattina presso la propria abitazione con un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dottor Carlo Cimini. L’estortore, ora presso la Casa Circondariale di Montacuto, è soggetto conosciuto e dedito alla commissione di reati predatori con numerosi precedenti giudiziari e di polizia. Circa un anno fa aveva terminato l’espiazione di una pena detentiva ma i suoi movimenti erano ormai sotto la stretta osservazione dei militari della Tenenza di Falconara, tanto che, appena tre mesi fa, su proposta dello stesso Comando, gli era stato comminato un “Avviso Orale” con il quale gli era stato intimato di cambiare immediatamente condotta, pena l’inflizione di provvedimenti più restrittivi e limitativi della libertà personale.

Proseguono tuttavia le indagini per l’individuazione dei complici del pestaggio che, seppure apparentemente estranei alla pratica estorsiva, si erano scagliati contro il povero fruttivendolo con inaudita ferocia.

Da parte degli inquirenti sono dubbiosi che si tratti di un fenomeno estorsivo di tipo organizzato, una sorta di racket del pizzo, tenuto conto del “basso profilo criminale” dei soggetti implicati nella vicenda oltre che per l’esiguo prezzo pattuito per la protezione: frutta fresca e verdure di stagione.






Questo è un articolo pubblicato il 08-08-2018 alle 14:17 sul giornale del 09 agosto 2018 - 5483 letture

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