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Assalto al Grotte Center, sgominata la banda. Danni per 120 mila euro

4' di lettura Ancona 09/09/2018 - E’ stata sgominata in tempi record la banda di romeni specializzata in furti nei centri commerciali che nella notte tra giovedì e venerdì ha tentato il colpo grosso nella gioielleria Bluespirit del Grotte Center, a Camerano, causando danni per 120mila euro.

ANCONA - Un colpo fallito grazie al blitz dei carabinieri di Osimo, intervenuti non appena è scattato l’allarme, attorno alle 2,20. Per quasi 14 ore i militari, coordinati dal comandante Raffaele Conforti (che da lunedì si trasferirà a Forlì), in collaborazione con i colleghi di Ancona, Senigallia, Castelfidardo e Alba Adriatica, hanno dato la caccia alla gang che alla fine è stata stroncata, mentre quasi tutta la refurtiva - oltre 25mila euro di gioielli - è stata restituita ai proprietari. L’inseguimento rocambolesco, avvenuto in parte a piedi nelle campagne attorno al Grotte Center e lungo i binari della ferrovia e in parte sull’A14, ha permesso di acciuffare 6 degli 8 componenti della banda, tutti rom, incluso il presunto capo, Marian Doru Cretu, 28 anni, trovato in possesso di anelli e braccialetti d’oro per circa 800 euro a Marina di Montemarciano, ieri attorno alle 14, mentre insieme a Marius Constantin Casian (27) stava per salire a bordo di una Fiat Croma guidata da Bogdan Stefan Dascalu (25) all’altezza del casello dell’A14. Gli altri tre complici - Costel Albert Fandarac (22), Claudiu Ionut Danila (21) e Dragos Gabriel Coman (19) - sono stati invece scovati ad Osimo Stazione, mentre aspettavano di prendere il primo treno per Lecco, dove dimorano. Per completare il cerchio, mancano gli ultimi due componenti della banda: uno è stato identificato e denunciato a piede libero, un altro risulta irreperibile. All’operazione hanno partecipato 40 carabinieri, uno dei quali si è rotto un braccio (30 giorni di prognosi) nell’inseguimento a piedi. In meno di 3 minuti i malviventi sono riusciti a sfondare due saracinesche e fare irruzione nella gioielleria del Grotte Center, dove a colpi di mazze e con un palo metallico hanno mandato in frantumi decine di vetrine, portando via quattro zaini pieni di gioielli. Il blitz è però fallito per l’arrivo dei carabinieri che ha costretto i banditi a scappare dal retro del centro commerciale, disperdendosi tra i campi, dove hanno abbandonato la refurtiva, poi recuperata. La caccia all’uomo è andata avanti per molte ore con rastrellamenti e un inseguimento in autostrada avvenuto quando la Fiat Croma, che era stata vista scappare a tutto gas dal Grotte Center subito dopo la rapina, è stata di nuovo avvistata in A14 attorno alle due del pomeriggio, dopo che in mattinata i carabinieri di Alba Adriatica l’avevano fermata: il conducente, Dascalu, era stato subito rilasciato per mancanza di prove. Probabilmente aveva appena accompagnato due dei fuggitivi (gli unici a non essere finiti in carcere) e, sentendosi ormai al sicuro, aveva deciso di andare a recuperare i complici a Marina di Montemarciano, dove poi è stato arrestato con gli altri.

«Abbiamo dovuto mettere in atto un’operazione di tipo militare con rastrellamenti in una vasta area da Senigallia a Porto Recanati perché i malviventi si erano nascosti tra i campi - spiega il maggiore Conforti -. L’operazione è durata una giornata intera e purtroppo abbiamo registrato l’infortunio di un nostro carabiniere della Stazione di Castelfidardo: è la dimostrazione del coraggio, della determinazione e della passione con cui siamo ogni giorno al servizio dei cittadini».

I 6 arrestati si trovano rinchiusi a Montacuto, su disposizione del pm Andrea Laurino, in attesa dell’interrogatorio del gip, in programma lunedì. Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso e uno di loro di lesioni aggravate per l’infortunio del carabiniere che si è fratturato un braccio, cadendo rovinosamente per dargli la caccia.

Nelle perquisizioni i militari hanno trovato anche alcuni scontrini di centri commerciali che la banda aveva visitato in precedenza, fra Civitanova, Ancona e Jesi. Probabilmente avevano studiato attentamente il Grotte Center, preferendolo agli altri per la sua particolare posizione, vicina all’A14. I sei romeni sono sospettati anche dell’assalto al distributore Q8 di Castelfidardo, avvenuto nella notte del 3 settembre scorso.








Questo è un articolo pubblicato il 09-09-2018 alle 00:15 sul giornale del 10 settembre 2018 - 1717 letture

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