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Una 'scuola' sul digitale per le Piccole Medie Imprese, ecco come essere protagonisti sui mercati esteri

7' di lettura

"Vedere il mondo come qualcosa di più piccolo, fatto di meno barriere al di là delle barriere commerciali". Parla così Filippo Schittone, Vice Direttore di Confidustria Marche Nord davanti ad una platea di imprenditori marchigiani. La nuova sfida per le PMI, quella di "far diventare i mercati esteri", "un pò più domestici". Il tutto grazie agli strumenti digitali

"Vedere il mondo come qualcosa di più piccolo, fatto di meno barriere al di là delle barriere commerciali che qualcuno sta cercando di strutturare ed organizzare nel resto del mondo". Parla così Filippo Schittone, Vice Direttore di Confidustria Marche Nord davanti ad una platea di imprenditori marchigiani alludendo alla necessità del know how di qualità da parte delle PMI marchigiane che si affacciano, o necessitano di migliorare le competenze, nel mondo digitale in un contesto estero dove tantrissime imprese, non solo italiane, devono fare i conti anche con le barriere come i dazi trumpiani. La nuova sfida infatti per le PMI è quella - stando a Schittone -di "far diventare i mercati esteri", "un pò più domestici". Il tutto grazie agli strumenti digitali. A raccogliere questa sfida con un progetto mirato ed intensivo la Piccola Industria Confindustria in collaborazione con l'Agenzia ICE ed Intesa Sanpaolo. Un modo per sostenere la crescita e l’internazionalizzazione delle PMI grazie a sei giornate formative che si terranno ad Ancona ad ottobre e novembre con consulenze personalizzate.

Un dato di riflessione importante è che solo una impresa italiana su 5 che esportano fanno parte del manifatturiero su un totale di 200.000. Un settore, quello del manifatturiero, che ancora non ha colto appieno le potenzialità del digitale o comunque non è ancora dotato di strategie digitali di qualità per lavorare nei mercati esteri. E' a questo settore come a al mondo delle PMI che "Digital4Export" si rivolge per sostenere ed accompagnare le piccole e medie imprese nel processo di internazionalizzazione e di digitalizzazione dove obiettivo primario sia che lo sbocco sui mercati esteri diventi per queste imprese un vero e proprio fattore di crescita e di sviluppo.

Le imprese italiane che esportano - stando a Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo - sono circa 200.000, ma nel manifatturiero sono solo 1 su 5. Anche in futuro le esportazioni – malgrado l’apprezzamento del cambio dell’euro - saranno la leva della crescita italiana, considerato che la domanda internazionale viaggia a un ritmo del +5% annuo e vista la ripresa di alcuni paesi emergenti, come Russia, Turchia, Brasile.

Gli attuali esportatori e quelli potenziali necessitano quindi di rafforzare la strategia utilizzando nuovi approcci digitali. Dalla relazione sono emerse inoltre alcune tendenze strutturali del commercio estero, che caratterizzano i distretti industriali italiani negli anni compresi tra il 2008 e il 2016. In un contesto di forte crescita dell’export (+14%), le vendite si sono maggiormente concentrate sui primi quattro mercati, diversi a seconda dei settori, ma principalmente verso i grandi paesi europei; la distanza media dall’Italia dai mercati di sbocco è aumentata di 400 km ed è aumentata anche la distanza “culturale”, in quanto i paesi con la maggior crescita sono asiatici, come Cina, Hong Kong, Corea del Sud; il peso dei paesi emergenti è aumentato ulteriormente, dal 33% al 34%; alcuni paesi, tra cui Svizzera ed Emirati Arabi, si stanno aggiudicando il ruolo di hub per successive riesportazioni.

“La nostra banca crede fortemente nelle persone e nella formazione, tanto da ritenerlo un elemento qualitativo intangibile che concorre all’assegnazione del rating delle imprese – ha sottolineato Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - Siamo orgogliosi di contribuire a Digital4Export, iniziativa in grado di stimolare e rafforzare storie imprenditoriali di successo. Intesa Sanpaolo continua a sostenere il tessuto economico delle Marche, anche attivandosi per dare alle tante piccole e medie imprese regionali gli strumenti formativi per evolversi dal punto di vista digitale ed essere così più competitive nei mercati internazionali”.

Antonino Laspina, Direttore Coordinamento Marketing Agenzia ICE ha voluto precisare che l'Italia, nel mercato estero si trova davanti colossi digitali come Alibaba, Yoox, Amazon e tanti altri ed è in questo contesto che "le imprese sono chiamate a confrontarsi in maniera globale e trasformare la propria strategia aziendale per restare competitive. Ciò è possibile solo individuando un modello di business adeguato per il mercato internazionale. Il tema delle competenze è lo scoglio più grande che le aziende devono superare per allinearsi al Piano Industria 4.0. Quello che si richiede oggi alle aziende è un vero e proprio cambiamento culturale, una rivoluzione culturale che deve gestire un’evoluzione tecnologica. Percorsi di formazione come Digital4Export sono strumenti a disposizione delle aziende determinanti per il successo di questo ecosistema strategico in questo nuovo processo evolutivo, graduale e incrementale”.

“Il progetto Digital4Export risponde ad un’esigenza concreta delle Pmi delle Marche, regione tra le più manifatturiere in Italia con un tessuto produttivo caratterizzato dai settori tipici del Made in Italy ed una forte propensione all’esportazione – ha spiegato Diego Mingarelli, presidente Piccola Industria Confindustria Marche e vicepresidente Piccola Industria Confindustria - Grazie al digitale, infatti, le nostre imprese anche di più piccole dimensioni, possono raggiungere mercati sempre più lontani che crescono e dove si stima che nei prossimi quindici anni circa 800 milioni di consumatori avranno una nuova capacità di spesa in prodotti di media-alta gamma su cui le imprese marchigiane potranno avere un ruolo da protagoniste. Le imprese – ha rimarcato - per cogliere le nuove possibilità sul fronte dell’internazionalizzazione e rafforzare ulteriormente la reputazione del brand Italia non possono prescindere dalla qualità del loro capitale umano, che deve essere in grado di incorporare in ogni prodotto realizzato tradizione, nel senso di cura attenta della qualità, e modernità, nel senso di padronanza dei nuovi saperi tecnologici. Siamo certi che questo progetto, forte della sinergia con Intesa Sanpaolo e ICE contribuirà in maniera determinante alla crescita digitale delle nostre Pmi e dell’intero territorio”.

L'iniziativa. Digital4Export, lanciato nel 2016, si allinea a Industria 4.0, il piano nazionale promosso dal Governo: una serie di provvedimenti, incentivi, investimenti volti a portare la digitalizzazione in tutte le fasi dei processi produttivi dell’industria italiana. Un programma perfezionato In questa seconda edizione per puntare ad una crescita che sia di qualità delle PMI grazie agli strumenti digitali. Più aperte, dunque, all’export, più vicine ai nuovi consumatori e con maggiori possibilità di interpretare in anticipo le esigenze del mercato. Si metteranno a fuoco le opportunità offerte dal digitale mondiale, si analizzeranno in concreto le fasi di un progetto di espansione internazionale attraverso i canali digitali e si entrerà nel merito dei principali strumenti di comunicazione digitale e delle metodologie per stimare il potenziale dei mercati online nei principali paesi.

I dettagli.Digital4Export, ormai giunto alla seconda edizione, consentirà alle aziende di piccole dimensioni di usufruire di un programma di formazione mirata che prevede sei giornate formative, con cadenza quindicinale e possibilità di accedere a 8 ore di consulenza aggiuntiva in risposta alle esigenze specifiche delle aziende che ne faranno richiesta. Le date, già stabilite. Nelle Marche, presso la sede di Confindustria di via Roberto Bianchi ad Ancona, si tratta del 23 e 24 ottobre 2018 e 7, 8, 20 e 21 novembre, dalle 9,15 alle 17,45.

Per maggiori informazioni informazioni: www.digitalforexport.ice.it





Questo è un articolo pubblicato il 14-09-2018 alle 18:17 sul giornale del 15 settembre 2018 - 739 letture