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Influenza, tre casi gravi a Torrette. Allarme varicella e scarlattina

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Quasi 2500 anconetani sono a letto con l’influenza, ma il picco non è ancora arrivato. Lo dice l’osservatorio dell’Istituto superiore della Sanità che, nella quarta settimana di gennaio, colloca le Marche al secondo posto tra le regioni con il maggior tasso d’incidenza (23,42 casi ogni mille abitanti), doppio rispetto alla media nazionale (che si attesta a circa 12).

Il problema riguarda soprattutto l’età pediatrica, con 58 bimbi su 1000, al di sotto dei 5 anni, alle prese con i classici sintomi influenzali: febbre alta, tosse, mal di gola - con possibile interessamento di bronchi e polmoni -, ma anche vomito e diarrea.

E’ boom di accessi al pronto soccorso di Torrette (dai 170 a 200 al giorno), dove in media una persona su due che arriva con l’influenza viene ricoverato (il 42% dei casi, per la precisione) e al Salesi, dove un bambino su due presenta problemi connessi all’influenza e l’aumento degli accessi si aggira sul 30% anche per un incremento dei casi di varicella (sono sempre più numerosi i bambini non vaccinati) e di scarlattina. All’Inrca, invece, non è ancora emergenza perché il vaccino polivalente sta funzionando, ma il picco epidemiologico stagionale deve ancora arrivare.

Non mancano casi gravi. A Torrette 3 persone sono ricoverate in Rianimazione per complicazioni dovute al virus H1N1 (quello della cosiddetta febbre suina) che si trasmette per via orale. Tra loro c’è un giovane di Cingoli. Superlavoro anche per le pubbliche assistenze, con Croce Rossa e Croce Gialla chiamate a svolgere numerose visite domiciliari.