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“Credito finanza e crescita delle imprese”: Tre aziende virtuose in un panorama preoccupante

4' di lettura Ancona 06/02/2019 - Al convegno organizzato da Confidustria Marche Nord si affronta il tema del credito alle imprese. Nell'analisi della situazione attuale tre esempi di aziende virtuose che hanno saputo crescere durante la crisi

Montelpare, Filippetti e Renco le tre aziende portate all'incontro come esempio positivo di crescita in quelli che sono anni di recessione economica nazionale e territoriale. Ad essere sottolineata proprio la capacità delle aziende di generare crescita, cash flow e di attrarre investimenti e credito da banche e privati. “Un paese ingessato” quello descritto dal Presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni, e mentre il tasso di crescita nazionale è del 1,6% le Marche registrano solo uno 0,2% “peggio di noi solo il Molise”. I motivi del ritardo secondo Schiavoni sono legati anche ad una difficoltà del sistema creditizio locale “Oggi due soli gruppi coprono il 64% delle banche. Occorre fare sistema, lo strumento Bancopass sarà importantissimo per le nostre imprese nel facilitare l'accesso al credito”.

Andrea Montelpare, dell'omonima azienda, esporta da anni in tutto il mondo la qualità dell'artigianato marchigiano, con le sue scarpe di lusso per bambini. Mentre il mondo delle calzature assisteva ad una catastrofica contrazione del mercato Montelpare viaggiava controcorrente, continuando a crescere. “La qualità dei nostri artigiani ci permette di fare la differenza” spiega l'imprenditore “Ma è importante avere un piano chiaro da sottoporre alle banche se si vogliono ottenere finanziamenti. Spesso sono proprio gli imprenditori ha non avere un chiaro progetto di sviluppo”. Importante per Montelpare anche essere presente su più mercati a livello globale “Parliamo di più crisi per il mondo delle calzature: il mercato russo, la svalutazione del dollaro e del prezzo del petrolio. Occorre essere presenti a livello globale nel settore della moda per evitare brutte sorprese”.

Il connubio tra tecnologia e persone invece al centro dell'attività del Gruppo Filippetti, presentata dal CEO Micol Filippetti. L'applicazione di nuove tecnologie applicate all'impresa, come ad esempio l'edilizia hanno portato ad un rapido sviluppo il Gruppo. Difficile però l'accesso al credito, soprattutto nello spiegare alle banche una tecnologia e un business sempre in via di sviluppo. Alla fine i capitali sono stati intercettati grazie ad una partnership con il fondo inglese specializzato in tecnologia RiverRock. “Utile doversi confrontare e trattare con un fondo speculativo. Ci simo dovuti prima di tutto guardare allo specchio. È stato un vero percorso formativo che ci ha visto crescere”.

Terza azienda a meritare il plauso della Confindustria la Renco SPA. Società specializzata in soluzioni nel settore dell'energia e attiva soprattutto all'estero. Difficile convincere le banche ad elargire credito per investimenti in paesi come il Mozambico o il Congo. “All'inizio le banche sono diffidenti, poi quando iniziamo ad approfondire chi ha la pazienza di capire vede che ciò che facciamo non è così rischioso” spiega il Direttore Finanziario Francesco Giustozzi. Una figura professionale quella del CFO che ancora stenta a prendere piede nelle aziende italiane, ma che si sta rivelando sempre più strategica “Facciamo da tramite tra il linguaggio dell'imprenditore e quello delle banche. Crescita e valore sono una componete, ma l'attenzione e la pianificazione sono altrettanto importanti”.

Al termine delle testimonianze l'apertura del dialogo tra i 4 ospiti del convegno: Carlo Bonomi Presidente Assolombarda, Diego Mingarelli Presidente Piccola Industria Confindustria Marche, Franco Di Colli Vice Presidente ABI Marche e Carlo Robiglio Presidente Piccola Industria Confindustria.

Dal dialogo dei 4 esperti emerge un ritratto dell'impresa Marchigiana ancora sofferente per la passata crisi economica e in netto ritardo rispetto alla media nazionale. A pesare sull'impresa non solo la stretta al credito, apparentemente inevitabile in un sistema in perdita, quanto una difficoltà di comunicazione con le banche e di lentezza nell'erogazione. A sostegno delle imprese, oltre il sistema Confidi, la nuova formula del Bancopass, strumento che mette a disposizione delle associazioni bancarie tutte le informazioni necessarie sull'azienda, diminuendo i tempi di attesa. Anche al comparto bancario si chiede uno sforzo in più: andare oltre i complicati algoritmi che regolano l'accesso al credito, per toccare con mano le realtà delle aziende marchigiane. Alla fine la ricetta più promettente per il futuro sembra essere però quella già intrapresa da Confindustria e i suoi partner, ovvero fare sistema, come augurato nei saluti iniziali dal Presidente Claudio Schiavoni.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it







Questo è un articolo pubblicato il 06-02-2019 alle 02:57 sul giornale del 07 febbraio 2019 - 1453 letture

In questo articolo si parla di economia, ancona, articolo, Filippo Alfieri

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