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L'addio del Questore Capocasa ad Ancona: “Porterò questa città nel cuore. Ora torno a fare il marito”

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Il Questore di Ancona Oreste Capocasa annuncia il suo ritiro dalla Polizia di Stato: “Lascio una delle Questure migliori d'Italia. Qui ho trovato un impegno e una dedizione unici”. l suo posto da aprile Claudio Cracovia

Non manca un velo di composta commozione nel tono di voce del Questore Oreste Capocasa nell'annunciare alla stampa il suo ritiro dalla Polizia di Stato e dalla carica di Questore di Ancona, testimonianza di una personalità pubblica che ha sempre saputo trovare il sottile equilibrio tra contegno istituzionale e apporto umano. “Lascio una delle Questure migliori d'Italia, la prima per impegno dei suoi uomini (La Questura di Ancona vanta in Italia il miglio rapporto tra personale e numero di Volanti in servizio). Qualità riconosciute anche dal Capo della Polizia, Magistrati e personalità civili. Un impegno che posso vedere io stesso guardando i nostri Agenti salire sulle volanti con entusiasmo, desiderosi di affrontare la realtà che li aspetta. Una bella immagine in un contesto sempre più difficile”.

Un impegno che sotto il comando dei 4 anni del Questore Capocasa ha saputo ottenere riconoscimenti e risultati di importanza nazionale. Tra i casi ricordati dal Questore la cattura del latitante Filippo de Cristofaro in Portogallo, l'arresto della banda dell'assalto al portavalori, o l'arresto dello stalker, già omicida, Jurgen Mazzoni: “Un arresto importante, che ci ha fatto capire che stavamo lavorando bene sui casi di violenza di genere, riuscendo a fermare le violenze prima che accadesse il peggio”, commenta il Questore a proposito dell'ultimo caso.

Nei ricordi del Questore anche lo storico caso della Uno Bianca, che vide Capocasa, allora Capo della Squadra Anticrimine della Questura di Rimini, in prima linea nelle indagini e nell'arresto della banda "Una arresto per cui non ci si può esaltare, perchè scoprimmo che nella banda c'erano dei Poliziotti e per la durata per la quale si perpetrarono i reati, dall'89 al '94. Troppi anni e troppe morti, ma se non ci fossimo arrivati sarebbero stati altri i risultati".

Perché oltre gli arresti eclatanti, come quello del produttore di marijuana trovato con 100 kg di piante o i 6 kg di cocaina sequetrati, ma l'impegno quotidiano di prevenzione e repressione dei crimini che colpiscono la comunità. “Nei miei 4 anni di servizio i furti in casa sono calati del 12,5%. Purtroppo basta un ondata di furti come quella recente per far salire la percezione (la cattura dei responsabili)”.

Questi sono risultati possibili grazie all'impegno, la professionalità e alla dedizione dei nostri ragazzi. Agenti che non esitano a gettarsi in acqua per salvare delle donne e che ancora bagnati di ritorno in Questura arrestano uno spacciatore”. Nella memoria del Questore capocasa anche momenti difficili, come le morti di Corinaldo: “Giungere in una discoteca e vedere sei lenzuola coprire cinque ragazzi e una mamma è stata per me una delle esperienze più difficili, per commozione e una tristezza interiore”, ma anche tanti ricordi positivi della città. “Una Questura in cui le sezioni di Prevenzione e Squadra Mobile sanno lavorare con collaborazione e reciproco rispetto dei ruoli. Una città che mi dispiace lasciare, anche per l'ottimo rapporto stretto con il Sindaco, le autorità e i cittadini. Gli anconetani sono riservati, ma attenti ed educati e sanno dimostrare riconoscenza a modo loro”. Il futuro di Oreste Capocasa sarà la famiglia “Torno in famiglia dopo 25 anni di assenza, mi auguro di tornare ad essere un bravo marito. Lascio la Questura in buone mani e una città che permette ai suoi abitanti di vivere serenamente”.



Questo è un articolo pubblicato il 27-03-2019 alle 22:37 sul giornale del 28 marzo 2019 - 1430 letture