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Falconara: Cadavere rinvenuto sul Fiume Esino. Da una prima analisi dell’autopsia emerge una “sofferta asfissia” da annegamento

2' di lettura

Sarebbe dunque morto per annegamento. È questo quanto emerge da una prima analisi dell’autopsia, ma si parla di una “sofferta asfissia” per l’uomo rinvenuto cadavere sul fiume Esino a Falconara. Resta ancona il giallo sull’identità

Ancora si brancola nel nulla o poco più, dopo il rinvenimento nei giorni scorsi del corpo esamine da parte di un pescatore sul fiume Esino a Falconara. Emergono solo alcuni dati dopo le prime valutazioni dell’esame autoptico del cadavere. Il medico legale incaricato, Manuel Papi, ha confermato le prime impressioni avute nel corso del sopralluogo effettuato presso il fiume Esino. Assenti lesioni inferte da terzi anche se sono presenti alcune “ammaccature” sul capo ritenute compatibili con l’azione della corrente esercitata contro il letto del fiume. Dalle radiografie sul corpo non risultano traumi ossei. Nei polmoni invece i segni di una “sofferta asfissia da annegamento” che potrebbe portare risvolti sulle indagini. Anche se per il momento non si sono formulate ipotesi particolari.

COME si PROCEDERÀ, DOPO i primi RISULTATI. Prelevati durante l’esame autoptico anche alcuni frammenti del corpo che potranno essere utili per eventuali comparazioni genetiche con i profili degli scomparsi noti non appena sarà possibile profilare l’identità e, forse, dare un nome al cadavere.

RILEVATE alcune IMPRONTE, DOPO OPERAZIONI LUNGHE e COMPLESSE. I militari specializzati nelle investigazioni scientifiche, prima dell’esame autoptico, alla presenza del medico legale e degli uomini della Tenenza di Falconara, hanno proceduto ad una complessa operazione di esaltazione delle creste papillari della salma, riuscendo a rilevare le impronte solo di alcune dita tra mano dx e sx. L’avanzato stato di putrefazione ha reso le operazioni lunghe e complesse. Mancano inoltre segni particolari di riconoscimento: nessun tatuaggio, nessun segno particolare che possa ricondurre a qualcosa.

RILEVATA L’ETÀ. Il calco dei denti è l’unico particolare che definisce meglio la vittima che attesta l’età dell’uomo come un’età piuttosto avanzata, tra i 70 e gli 80 anni e non come era stato detto in un primo momento tra i 30 ed i 40.



Questo è un articolo pubblicato il 17-06-2019 alle 15:51 sul giornale del 18 giugno 2019 - 3385 letture