Cna sul decreto liquidità: ''Credito, la Regione meglio del governo''

La CNA è molto prudente sul Decreto liquidità: "non è tutto oro ciò che luccica". Mentre plaude la Regione ed in particolare ringrazia l'Assessore Bora, per aver deciso di contribuire con i fatti nel favorire la ripresa economica, destinando 12 mln per nuova liquidità attraverso il Confidi Uni.co
Decreto liquidità? Così non va. Provvedimento annunciato il 6 aprile, bollato l'8 e con effetti tutt'altro che immediati, soprattutto nella parte centrale del provvedimento, ovvero la nuova finanza per le aziende nel segmento considerato interamente garantito. Con ogni probabilità dovranno passare due settimane per avere la possibilità di ricevere dalla propria banca i famosi 25.000 euro "quasi" garantiti dallo Stato, o almeno questo è quello che risulta dalle indiscrezioni emerse in questi giorni. In altre parole ci potremmo trovare a stringere la cinghia per tutto aprile, ovvero a ridosso della ripresa delle attività.
In sostanza rispetto alla richiesta della CNA di avere liquidità certa, subito, garantita e senza costi, con preammortamento di 24 mesi e restituzione in 10 anni, il Governo ci ha messo del suo e ne è venuto fuori un provvedimento molto sbiadito, le cui pieghe potrebbero nascondere ostacoli per le imprese. Il Decreto prevede che il debitore possa consentire alla banca di non aumentare l'esposizione, ovvero essendo lui la "parte debole", potrebbe cedere alla richiesta della stessa di sostituire eventuali non edificanti posizioni in essere, deteriorate o incagliate, con crediti totalmente garantiti dallo Stato.
"CNA - sottolinea il Presidente Territoriale di Ancona, Maurizio Paradisi - scongiura il manifestarsi di tali eventi eticamente inaccettabili e richiama alla correttezza e professionalità tutti gli istituti di credito, augurandosi che sia per la moratoria dei mutui, che per questa liquidità veloce si attengano pedissequamente alla normativa ed accelerino i tempi, precisando che la CNA sarà sempre e comunque affianco alle imprese per sostenere i loro legittimi interessi."
Un'ultima chiosa la CNA vuol riservarla per l'insufficienza dell'importo investito. "Questa operazione di somministrazione di liquidità agganciata al fatturato dell'anno precedente - continua il Direttore Territoriale di Ancona, Massimiliano Santini - ha un retrogusto beffardo poiché, dati questi parametri, i 1.726 milioni di euro previsti dal Governo riescono a coprire appena l'1% del fatturato dell'intero bacino delle imprese potenzialmente garantite dal Fondo statale."
Ricordando inoltre che questo Paese ed in particolare il nostro territorio è venuto fuori con fatica dopo un decennio dalla crisi del 2008, la CNA ha chiesto di confermare i 24 mesi di preammortamento, allungando però i termini per la restituzione a 10 anni, anziché i 6 previsti. Meglio, molto meglio la Regione Marche, che ieri sera ha deciso di premiare l'operatività del Confidi Uni.co., credendo nella possibilità delle imprese locali di mostrare quanto prima la loro capacità reattiva dopo questa fase di stallo forzato, con un fondo di 12 mln di euro, di cui il 70% a garanzia del credito diretto.
Tale possibilità sarà messa immediatamente a disposizione delle imprese dalla quinta Cooperativa di garanzia d'Italia, Uni.co, voluta e sostenuta fortemente dalla CNA, fin dai primi giorni della prossima settimana, con importi fino a 40.000 euro e a condizioni particolarmente agevolate, con preammortamento di 12 mesi e restituzione nei successivi 48.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-04-2020 alle 19:08 sul giornale del 11 aprile 2020 - 219 letture
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