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Il bilancio dell’attività dei Carabinieri nella provincia da giugno 2019 a oggi

Dall’analisi dei dati relativi alla situazione della criminalità nella provincia di Ancona, si rileva che nel corso del periodo in esame sono stati denunciati complessivamente 10.849 reati (in netto calo quindi rispetto all’omologo periodo di riferimento, quando i delitti denunciati furono 14.392, pari a -3.543 reati ovvero -24,7%).
Anche il rapporto reati consumati/scoperti ha subito un miglioramento, passando dal 35,7% del periodo di riscontro (5.148 reati scoperti) all’attuale 43,8% (4.759 reati scoperti).
Non sono stati consumati omicidi volontari.
Per quanto attiene i furti, reato statisticamente più incidente, si registra un notevole calo, essendo passati da 5.516 agli attuali 3.604 (-1.912 reati, pari a -34,7%). Il rapporto delitti consumati/scoperti è migliorato: da 9,9% (551 furti scoperti nel periodo di riferimento) a 12,5% (453 furti scoperti nel periodo in esame).
Le tipologie più diffuse sono i furti in abitazione: 993 (in forte diminuzione, nel periodo di riferimento furono 1.488, pari a -33,3%); con destrezza: 348 (in diminuzione, nel periodo di riferimento furono 413, pari a -15,8%); sulle auto in sosta: 326 (in netta diminuzione, nel periodo di riferimento furono 593, pari a -37,7%); in danno di esercizi commerciali: 310 (in netta diminuzione, nel periodo di riferimento furono 445, pari a -30,4%); di autovetture: 101 (in forte diminuzione, nel periodo di riferimento furono 195, pari a -48,3%).
Anche le rapine hanno subito una netta flessione, passando dalle 87 del periodo di riferimento alle 59 di quello in esame (-28 delitti, pari a -32,2%).
Il rapporto delitti consumati/scoperti è rimasto pressoché invariato, passano dal 71,2% del periodo di riscontro (62 reati scoperti), all’attuale 71,1% (42 delitti scoperti). Le tipologie che hanno maggiormente interessato il territorio provinciale sono le rapine commesse nelle pubbliche vie: 21 (in netta diminuzione, nel periodo di riferimento furono 46, pari a -54,4%); in danno di esercizi commerciali: 13 (dato invariato rispetto al periodo di riscontro; in abitazione: 7 (dato sostanzialmente invariato rispetto al periodo di riferimento, essendone state denunciate 8). Non sono state commesse rapine in danno di istituto di credito (come nel periodo di riferimento) e di uffici postali (nell’omologo periodo di riferimento ne fu tentata una).
Un importante calo emerge anche per le estorsioni che nel corso del periodo in esame sono state 45 (di cui 37 scoperte) contro le 96 del periodo di riscontro (di cui 45 scoperte).
Il rapporto delitti denunciati/scoperti ha subito un netto miglioramento, passando dal 46,8% del periodo di riferimento all’attuale 82,2%.
Un netto decremento si rileva anche per le truffe e le frodi informatiche, passate dalle 1.639 del periodo di riferimento alle attuali 1.282 (-357 delitti, pari a -21,8%).
Anche il rapporto delitti denunciati/scoperti ha subito un netto miglioramento, passando dal 29,8% (489 reati scoperti) all’odierno 45,7% (586 reati scoperti).
Molto positivi sono stati anche i risultati raggiunti nell’azione di contrasto del Comando Provinciale di Ancona. Sono stati eseguiti 742 arresti e denunciate in stato di libertà 4.324 persone.
L’Arma ha proceduto in ordine a 9.264 reati su un totale di 10.849 (pari all’85,3%), individuato i responsabili di 3.197 eventi criminosi (con una percentuale di delitti scoperti pari al 34,5%).
Le principali tipologie di reato perseguite nel corso del periodo in esame sono state: i furti (3.196, di cui 354 scoperti, pari all’11%); le rapine (36, di cui 25 scoperte, pari al 69,4%); le estorsioni (35, di cui 27 scoperte, pari al 77,1%); le truffe e frodi informatiche (1.239 di cui 407 scoperte, pari al 32,8%).
Per quanto attiene i reati inerenti gli stupefacenti le attività condotte hanno permesso di eseguire 69 arresti e 215 denunce in stato di libertà.
Nel periodo in esame, le articolazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, hanno svolto 1.867 servizi di ordine pubblico e 21.737 servizi preventivi, nel corso dei quali sono state identificate 140.608 persone e sono stati controllati 111.001 veicoli. Al numero di Pronto Impiego “112”, che garantisce la copertura dell’intero territorio provinciale, sono pervenute 26.088 richieste di intervento da parte della locale popolazione. Nell’ambito dell’attività effettuata in tema di sicurezza stradale, sono stati rilevati complessivamente 763 incidenti stradali, di cui 10 con esiti mortali, 354 con persone ferite e 399 senza feriti.
Di seguito le operazioni di maggiore interesse portate a compimento da giugno 2019 a maggio 2020.
Di certo l'operazione che ha interessato l'opinione pubblica nazionale è stata la “LANTERNA AZZURRA”
Il 2 agosto 2019, nelle province di Modena e Genova ed in Ravenna, il Reparto Operativo dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ancona nei confronti di 7 persone, domiciliate nella provincia di Modena, ritenute responsabili di “Associazione per delinquere finalizzata alle rapine ed ai furti con strappo” e sei di loro anche di “Omicidio preterintenzionale”, “Lesioni personali” e singoli episodi di “Rapine” e “Furti con strappo”.
Il provvedimento restrittivo scaturiva dall’attività investigativa, avviata a seguito dei gravissimi fatti verificatisi all’interno della discoteca “Lanterna Azzurra Clubbing” di Corinaldo, nella notte tra il 7 e 8 dicembre 2018, in cui persero la vita cinque adolescenti e una giovane madre e rimasero ferite altre 200 persone a causa della diffusione di una sostanza urticante che determinava l’uscita incontrollata degli avventori dal locale. Le indagini permettevano di stabilire che gli indagati, la notte della tragedia, si erano resi responsabili di cinque rapine e un furto di collanine in oro utilizzando, per agevolare le loro azioni predatorie, lo spray al peperoncino.
Il prosieguo delle attività permetteva di accertare che gli stessi, unitamente ad altri venti giovani, di cui due donne, si erano resi responsabili di oltre cento furti consumati all’interno di numerose discoteche del centro e nord Italia.
Un altro importante filone dell’indagine invece ha riguardato le carenze strutturali dello stabile adibito a discoteca e l’inadeguatezza dei presidi di sicurezza predisposti per la serata danzante. Tali attività determinavano il sequestro preventivo della discoteca e la notifica dell’informazione di garanzia nei confronti di 17 persone tra cui i componenti di commissione unificata di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, i proprietari della struttura, liberi professionisti di parte e i gestori dell’esercizio, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “Omicidio colposo”, “Disastro colposo”, “Falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici”, “Falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità” ed “Apertura abusiva luogo di pubblico spettacolo”;
OPERAZIONE “CHILOMETRI ZERO”
Il 20 giugno 2019, in Ancona e Nove (VI) la Stazione Carabinieri di Ancona Brecce Bianche eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due romeni, responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, frode nell’esercizio commerciale, falsità ideologica e materiale commessa da P.U., in quanto immettevano in commercio autovetture usate cui veniva fraudolentemente scalato il chilometraggio. Altri 3 correi, irreperibili il giorno dell’operazione, venivano arrestati il 25 settembre successivo. L’attività d’indagine proseguiva ed il successivo 7 novembre, in Ancona e Pineto (TE), la Stazione di Ancona Brecce Bianche, eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di altri cinque pregiudicati romeni responsabili anche loro di aver immesso in commercio autovetture usate cui veniva fraudolentemente scalato il chilometraggio. In data 5 dicembre 2019 il medesimo Comando Arma, nell’ambito dello stesso procedimento penale, dava esecuzione all’ordinanza di misura cautelare reale emessa dal locale Tribunale, sequestrando un immobile ubicato ad Ancona, del valore commerciale di circa 500.000,00 euro;
CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
Il 14 febbraio 2020, in provincia di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno, il N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Jesi eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa nei confronti di quattro pregiudicati pakistani (di cui uno resosi irreperibile) e sottoponeva all’obbligo di dimora una pregiudicata italiana, in quanto responsabili di numerosi episodi di spaccio di eroina, commessi, tra l’ottobre 2018 ed il marzo 2019, nelle province di Ancona e Macerata ed in particolare nell’”Hotel House” di Porto Recanati.
Nel corso dell’attività investigativa venivano sequestrati circa 1,6Kg di eroina.
Il 24 aprile 2020, in Ancona, Jesi e Gioia Tauro (RC), il N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Jesi eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 5 pregiudicati (4 calabresi ed uno jesino), di cui 3 già detenuti in carcere e 2 sottoposti agli arresti domiciliari, per spaccio di stupefacenti. Durante le indagini venivano tratti in arresto, in flagranza di reato, tre persone trovate in possesso di 1,3 kg. di cocaina. L’attività di spaccio veniva condotta attraverso l’approvvigionamento di stupefacente proveniente da Gioia Tauro e destinato prevalentemente al territorio della Vallesina, mediante il contemporaneo utilizzo di mezzi pubblici e “staffette” con auto private.
CONTRASTO AI FURTI IN ABITAZIONE
Il 2 ottobre 2019, in Casaluce (CE) e Santa Maria Capua Vetere, i militari del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Osimo eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di due pregiudicati albanesi residenti nel casertano ritenuti responsabili di furti aggravati in concorso. Gli stessi si rendevano responsabili di 73 furti in abitazione consumati mediante la tecnica del “foro degli infissi” nelle province di Ancona, Macerata, Fermo, Perugia, Salerno e Avellino.
Il 21 novembre 2019, in Assisi (PG) e Trevi (PG), il N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Osimo, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dei furti in abitazione, sottoponeva a fermo di p.g. due pregiudicati albanesi responsabili di furto aggravato, ricettazione, porto abusivo di arma e strumenti atti ad offendere, uso di atto falso e resistenza a P.U.
L’operazione si concludeva con l’arresto di altri due complici: il primo poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare per il reato di evasione; il secondo poiché trovato in possesso di gr. 165 di marijuana e materiale per il confezionamento e lo spaccio. Nel contesto venivano anche recuperati diversi monili in oro, preziosi e gioielli trovati nella disponibilità degli arrestati.
In data 18 aprile 2020, in Ancona e nelle province di Perugia e Fermo, il N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Osimo eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di quattro cittadini albanesi per concorso in furti aggravati in abitazione. I predetti, con base logistica in Porto Sant’Elpidio (FM), attraverso una ripartizione dei ruoli ben definita ed un modus operandi consolidato, si rendevano autori di 49 furti in abitazione, perpetrati tra ottobre e dicembre 2019 nelle province di Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino, Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna.
FURTI IN UFFICI COMUNALI
In data 5 maggio 2020, in Napoli e diverse località di quella provincia, i militari della Stazione Carabinieri di Numana eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 7 pregiudicati partenopei per concorso in furti aggravati. Le indagini che prendevano spunto da un furto perpetrato nella notte tra il 19 ed il 20 agosto 2019, all’interno degli uffici comunali di Sirolo, permettevano di accertare che gli indagati si erano resi responsabili di altri 21 furti, commessi prevalentemente in danno di uffici comunali, agenzie di servizi ed esercizi commerciali, ubicati in varie località della Campania e delle province di Ancona, Pesaro-Urbino, Arezzo, Bari e l’Aquila. I malviventi si appropriavano complessivamente di 1.200 carte di identità in formato cartaceo ed elettronico che venivano destinate al circuito dell’immigrazione clandestina;
FURTI SU AUTO IN SOSTA
L’11 maggio 2020, in Oldenico (VC), il N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Osimo eseguiva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di una coppia di pregiudicati di etnia rom, domiciliati presso il campo nomadi jesino, ritenuti responsabili di furti aggravati in concorso. Le indagini, avviate nel giugno 2019, consentivano di stabilire che i due, con modalità itinerante e cadenza quasi quotidiana, avevano perpetrato in diverse località delle province di Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino e Rimini 63 furti (di cui 5 tentati) su autovetture lasciate in sosta nei pressi di cimiteri, capanni agricoli e aree destinate ad attività sportive.
