comunicato stampa
Baby gang, Giacomini (Cna): "Gli arresti un segnale forte da tutta Ancona"

Da alcuni anni, nel centro di Ancona, si era notato un aumento della violenza tra i ragazzi nell’ambito dello svago. Lo shopping e la movida erano stati “segnati”, da alcuni anni, da episodi di cronaca che avevano impressionato per la brutalità: alcuni imprenditori avevano visto danneggiati distributori automatici, poi sono arrivate le aggressioni violente e spregiudicate a ragazzi che volevano solo divertirsi, derubati del denaro che avevano per gli acquisti in centro. Gli arresti di questi giorni, ai presunti colpevoli di alcune di queste spregevoli azioni, sono finalmente il segnale che ci si aspettava: occorre tenere la guardia molto alta e non permettere che comportamenti come questi, di bande che si comportano come la mafia (organizzati, con il controllo del territorio) possano prendere piede in città.
Occorre che tutte le forze politiche e sociali tengano l’attenzione alta, invitino a denunciare i cittadini e gli imprenditori, comportamenti e atti che prendono di mira i più deboli e gli indifesi. Un’associazione di categoria come la nostra conosce bene il valore dell’ordine pubblico, del rispetto della legge: un’economia sana non può prescindere dal rispetto della persona, della sua libertà e della dignità. Non c’è solo il Covid che può mettere in pericolo la vita e l’economia del nostro centro storico, c’è anche la violenza di baby e non baby gang.
“Come presidentessa della CNA di Ancona voglio in primo luogo ringraziare i ragazzi e i loro genitori che hanno denunciato questi abusi – commenta Loredana Giacomini, presidentessa della CNA di Ancona – Grazie alle forze dell’ordine e alla magistratura che sono intervenute in un contesto degenerato e che inquina la vita e il sano divertimento cittadino. In questo contesto la nostra associazione ritiene utile che l’amministrazione lanci un segnale forte a tutti i bulli sprezzanti delle regole: costituirsi parte civile nei processi dove sono imputate le gang di strada – conclude Giacomini – Inoltre ci piacerebbe candidare alle civiche benemerenze i genitori e i ragazzi che hanno trovato il coraggio di denunciare. Questo coraggio deve essere ad esempio a tutti i commercianti e artigiani del centro perché denuncino ogni atto di violenza alle forze dell’ordine, per ribadire che l’omertà non appartiene alla città di Ancona.”

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