In teleconferenza dall'Antartide il prof Pierpaolo Falco per la Politecnica delle Marche

Una conferenza in diretta dalla nave r rompighiaccio che sta navigando il Mare di Ross al Polo sud per illustrare la ricerca sulle correnti marine che influenzano tutti gli oceani del mondo
In questi imprevedibili mesi di smart working ci siamo ormai abituati al formato della teleconferenza per studiare e informarci,ma quella proposta dall'Università Politecnica delle Marche tenuta nella mattina di giovedì ha saputo far ritrovare lo stupore di poterci connettere anche a distanza. Infatti in video conferenza con oltre 200 tra studenti universitari, studenti delle superiori e semplici curiosi il prof Pierpaolo Falco, docente associato in oceanografia e fisica dell’atmosfera del Dipartimento di Scienze delle Vita e dell’Ambiente dell’Univpm, ha illustrato la sua ricerca direttamente dal Polo Sud per studiare la salute del Mare di Ross.
Una opportunità imperdibile quella di poter osservare in monitor l'interno della nave Laura Bassi, unica rompighiccio al mondo con bandiera italiana e sbirciare tra ponti di comando e laboratori, in compagnia del Capitano Franco Sedmark, e del Rettore dell’Univpm, Prof. Gian Luca Gregori, del Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Prof. Francesco Regoli e infine dall’intervento del capo missione Riccardo Scipinotti.
Quella in atto è la 36esima Spedizione Italiana del PNRA è finanziata dal MUR, con l'ENEA che si occupa degli aspetti logistici e il CNR di quelli scientifici. Quest'anno però la spedizione ha dovuto fare i conti con l'inedita difficoltà del coronavirus. “Siamo partiti da una Milano surreale e vuota” spiega il prof Falco “arrivati in Nuova Zelanda siamo stati accolti dall'esercito che ci ha trasportato nella struttura dove abbiamo trascorso le due setimane di quarantena prima di poter imbarcarci”. Al momento della conferenza la ropigliaccio stava attraversando il Mare di Ross nel circolo polare Antartico, la luce diurna fuori dalla nave era sorprendentemente quella delle 11 di sera, a quelle latitudini infatti il sole non tramonta quasi mai.
La spedizione dei ricercatori italiani ha fini scientifici con risvolti in diverse materie, dalla biologia alla oceanigrafia, quest'ultima in particolare è il campo di studi del prof Pierpaolo Falco, impegnato a studiare le correnti che si sviluppano in tutto il mondo a partire. La Antartic bottom water, la corrente di profondità che circonda il polo sud nella Corrente Circumpolare Antartica e che in diversi modi ha un impatto su tutte le correnti che poi si diramano negli oceani globali. I ghiacci che si sciolgono rilasciando sale e le temperature estreme creano una corrente formata da un acqua particolarmente densa, che dal circolo antartico trova la strada verso il nord per poi raffreddarsi e tornare indietro. Ogni cambiamento di questa corrente su cui ancora abbiamo tanto da scoprire ha conseguenze in tutto il mondo.
Conoscenze indispensabili in un contesto di cambiamento climatico come quello che stiamo e dovremo affrontare, che ci aiutano a capire meglio l'incredibile funzionamento del nostri oceani e del clima e le sue inaspettate interconnessioni.
Ora la Laura Bassi alla volta della stazione Mario Zucchelli, sarà impiegata principalmente in operazioni di manutenzione della strumentazione dell’Osservatorio Marino del PNRA, oltre che per trasportare materiale da e per le stazioni italiane antartiche e per consentire al personale impegnato in campo di poter tornare a casa. Il rientro al porto di Lyttelton, che concluderà la 36a campagna antartica, è previsto per il 1° febbraio 2021.
È possibile seguire in tempo reale la missione tramite il portale LINK: https://www.italiantartide.it/on-line-lapp-per-seguire-la-campagna-oceanografica-della-n-r-laura-bassi/
Questo è un articolo pubblicato il 14-01-2021 alle 17:00 sul giornale del 15 gennaio 2021 - 184 letture
SHORT LINK:
https://vivere.me/bJqd