Convenzione Univpm e Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale. Il territorio diventa digitale

Arriva alla firma la Convenzione tra l’Istituto Centrale per Il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura e la Politecnica delle Marche per la digitalizzazione del patrimonio Marchigiano. Il Rettore Gregori: “Così conserviamo e rendiamo fruibile patrimonio del territorio. Ottima occasione di ricerca per studenti”. Ventura Direttore ad interim dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale “Con le Marche tanti progetti. Presto mappatura regionale”
Secondo quanto stabilito dall'Unesco il patrimonio culturale non è dato esclusivamente da monumenti e oggetti d’arte, ovvero il patrimonio materiale, ma a costituire l'indentità di una territorio e di un popolo intervengo le tradizioni trasmesse dai nostri antenati, come il linguaggio, le arti dello spettacolo, ma anche i riti e le feste sono anch’essi patrimonio culturale. Un patrimonio ricchissimo nella Regione Marche, che contano circa 56 musei demoetnoantropologici distribuiti in maniera omogenea tra le province di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Un patrimonio che per la sua stessa natura rappresenta anche una sfida ai ricercatori per essere studiato, ma soprattutto registrato e archiviato. In questo senso le tecnologie che la Politecnica delle Marche studia e sviluppa, offrono nuove entusiasmanti applicazioni per l'archiviazione e soprattutto la fruizione della cultura del territorio.
“Di fatto il nostro compito è quello di dematerializzare il patrimonio culturale, anche quando è fisico, rendendo digitale” scherza il Professor Paolo Clini delegato del Rettore ai Beni Culturali e responsabile scientifico della convenzione “l'esperienza decennale di Univpm sulla valorizzazione digitale dei beni culturali sarà a disposizione dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. Come ci ricorda l’Unesco il patrimonio immateriale conserva la memoria dei territori e per non perderla ci sono modalità nuove sul fronte tecnologico per progetti da avviare insieme ai territori”.
A firmare il documento per l'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale il Direttore ad interim Prof. Leandro Ventura : “Con le Marche abbiamo un rapporto quasi quotidiano. Abbiamo avviato una serie di progetti per la valorizzazione della cultura marinara e di eventi rurali e festivi ed altre occasioni di rapporti come il Carnevale di Fano. La documentazione visiva e la valorizzazione attraverso l'uso del digitale e delle nuove tecnologie apre a collaborazione che abbiamo già in atto da tempo con la Politecnica delle Marche. Pratiche come la proiezione immersiva hanno valenza anche di carattere estetico che intende superare la documentazione etnografica per avvicinare la documentazione a forme di video arte. Recuperare in questa maniera la memoria del patrimonio immateriale assieme all'integrità del patrimonio materiale sarà un incentivo, ad esempio, per ritornare nei borghi del sisma e valorizzarli. Presto firmeremo con la Regione Marche un accordo per la mappatura del patrimonio immateriale della regione"
“Con questo accordo, oltre al dialogo costruttivo tra enti – afferma il Prof. Gian Luca Gregori Rettore Università Politecnica delle Marche - si danno nuove opportunità a studentesse, studenti, ricercatrici e ricercatori; saranno avviate attività di acquisizione, ricerca e divulgazione del patrimonio immateriale, per una strategia complessiva che ha come obiettivo la valorizzazione dei territori, per renderli ancora più competitivi. La ricerca diventa ancora una volta patrimonio collettivo; su questo aspetto l’Università Politecnica delle Marche ha ottenuto ottimi risultati: secondo il QS Ranking, che valuta le migliori università nel mondo, siamo al 290° posto per impatto della ricerca e tra i mille migliori atenei al mondo nella classifica generale”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-06-2021 alle 16:45 sul giornale del 11 giugno 2021 - 177 letture
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