contatore accessi free
SEI IN > VIVERE ANCONA > CRONACA
articolo

Inaugurato il reparto della psichiatria dell'età adolescenziale. Dipendenze informatiche e tossicodipendenza in crescita con la pandemia

4' di lettura

È stato inaugurato presso l'ospedale regionale di Torrette il reparto di psichiatria di transizione, dedicato agli adolescenti tra i 15 e i 25 anni. Saranno 4 i posti letto destinati ad aiutare i giovani con problemi psichiatrici nelle Marche

Arriva a compimento quello che era una progetto a lungo rincorso dal servizio sanitario delle Marche, ovvero la creazione di un reparto dedicato alla psichiatria di transizione, ovvero a quella fascia di età già fuori dall'infanzia, ma non ancora propriamente adulta. Non è un caso che il progetto si sia concretizzato dopo due anni di pandemia e lock down che hanno lasciato una significativa impronta sulla psiche di tutti i giovani e che hanno colpito più duramente quelli che già avevano patologie e difficoltà pregresse.

In tal senso il presidio del reparto dell'Azienda Ospedaliero Universitaria- Ospedali Riuniti Ancona sarà destinato ad essere un riferimento regionale per i ragazzi e le ragazza che avranno bisogno di un ricovero in una struttura sanitaria. Sono attualmente 4 i posti letto destinati 2 maschi e 2 femmine tra i 15 e i 25 anni, più un letto sempre disponibile per eventuali ricoveri di urgenza.

Ad intervenire all'inagurazione Dott. Michele Caporossi, Direttore Generale- Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Ancona; Prof. Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche; il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

A tagliare il nastro del nuovo reparto il Presidente Acquaroli: «Siamo di fronte ad un servizio molto importante per la nostra regione che si rivolge ad una fascia, quella degli adolescenti, molto vulnerabile soprattutto in questo periodo pandemico e speriamo presto, post pandemico. Si tratta di un sostegno per tutte quelle famiglie che hanno difficoltà, fragilità o criticità in relazione ai ragazzi di questa età. Una risposta concreta del sistema sanitario pubblico ad una esigenza che purtroppo viene sempre più spesso manifestata dalla comunità».

«Sono anni che la scienza ha registrato una precessione dei disturbi mentali che tendo ad emergere sempre prima- spiega Prof. Umberto Volpe Direttore SOD Clinica Psichiatrica Azienda Ospedaliero Universitaria- Ospedali Riuniti Ancona- Disturbi che prima si mostravano tra i 20 e 30 anni oggi si registrano una decade prima. Proust diceva che la l'adolescenza è fatta di mostri e di dei. L'adolescenza è il momento in cui troviamo noi stessi e il nostro posto nella società, ma come fare a trovare il nostro posto in una società sempre più liquida. I ragazzi di oggi tendono ad avere una percezione unicamente del presente delle loro vite, oscillando in un pendolo tra vuoto e noia. Una condizione che percepiamo diversa rispetto anche solo a qualche anno fa».

2 RICOVERATI SU 3 HANNO TOSSICODIPENDENZE. IN CRESCITA LE DIPENDENZE DIGITALI

Una condizione che la pandemia e i lock down hanno certamente acutizzato. La maggior parte dei giovani che finiscono ricoverati in un reparto psichiatrico ci arriva con una “doppia diagnosi”, come spiega il Consigliere regionale e psichiatra specializzato nel disagio psichico legato alla tossicodipendenza Carlo Ciccioli: «Circa per due ragazzi su tre con disagio psichiatrico possiamo parlare di comorbilità fra disturbo psichico e condotta tossicomanica o tossicodipendenza. Chi ha lavorato sul campo sa quanto una struttura del genere fosse necessaria. Bisogno anticipare la situazione e non lasciare le famiglie a gestire una situazione di disagio psichico e tossicodipendenza diventata ingestibile».

Tra le sostanze più usate quasi scompare l'eroina a favore della cocaina, ma entra tra le sostenze pericolose anche alcuni tipi di hashish, modificati nella qualità, con un potere stordente tale da aver possibili impatti dal punto di vista psichiatrico.

Dipendenza sempre più diffusa è quella digitale, spiega il Professor Volpe: «Se internet, il tempo di connessione o quello passato davanti ai videogiochi, è talmente elevato da creare una interferenza nella vita sociale, ma anche quotidiana delle persone si parla di un uso problematico di internete e può essere assimilato ad una dipendenza. Quale è il limite? Difficile quantificare. Il discrimine è se si crea un'interferenza sulla vita delle persone» «Quella da smartphone è una delle dipendenze che i giovani patiscono di più. In particolare andare a letto con il telefono e non dormire alterando i rimi e invertendo il ritmo sonno veglia, provoca alterazione del funzionamento scolastiCO e familiare. Nostro obbiettivo in questo reparto sarà anche ripristinare i corretti ritmi fisiologici alterati dai device fin troppo diffusi da età troppo precoci. Fondamentale in questo lavorare anche con le famiglie, per educare l'intero nucleo».



...
...


Questo è un articolo pubblicato il 02-12-2021 alle 18:23 sul giornale del 03 dicembre 2021 - 1040 letture