Autorità di Sistema Portuale e Politecnica insieme verso un porto sempre più sostenibile. Al via il processo di elettrificazione delle banchine

Autorità portuale e Univpm si incontrano sul tema della ecosostenibilità del porto. Sempre più numerosi i progetti che vedono i due enti innovare la più significativa infratruttura dorica. Il Commissario Pettorino annuncia: “Per l'elettrificazione delle banchine già stanziati 7 milioni di euro per il porto di Ancona”
Un porto sempre più sostenibile per l'ambiente e per i cittadini di Ancona, questo l'obbiettivo al centro degli sforzi congiunti dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale e dell’Università Politecnica delle Marche. Numerosi i progetti in cui i due enti collaborano e che sono stati illustrati nella conferenza stampa di giovedì mattina presso l'Autorità portuale di Ancona.
ELETRIFICAZIONE DELLE BANCHINE
Una attenzione all'ambiente che incontra le richiesta dei cittadini, ma anche il supporto dei finanziamenti del Pnrr in arrivo dal Governo centrale. In particolare ad interessare la città di Ancona saranno 7 milioni destinati alla elettrificazione delle banchine del porto dorico (su 11 milioni destinati all'intera Autorità portuale). Il processo, anche detto cold ironing, consente alla navi di rifornirsi di energia elettrica direttamente da una rete terrestre, potendo così spegnere completamente i motori a combustibile durante tutta la permanenza in porto, diminuendo drasticamente le emissioni sulla città.
«Siamo nella fase progettuale in cui sono stati stanziati i fondi- ha spiegato il l’Ammiraglio Ispettore Giovanni Pettorino, Commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale - Occorrerà ora progettare ,mettere in campo i progetti esecutivi e adeguare le navi a questi sistemi di allaccio a terra. Non sono cose che si fanno in pochi mesi ma in pochi anni sì» . Meno tempo richiederà invece l'elettrificazione, destinata a piccole navi passeggeri, della banchina 17, antistante Porta Pia. La banchina verrà elettrificata con 900 mila euro stanziati da Autorità portuale. Il progetto è già esecutivo e si sta procedendo ad avviare la gara nei primi messi del 2022.
IL WAYFANDING
Contestualmente sono diversi i progetti che vengono portati avanti per diminuire già da subito le emissioni, come illustrato dal Commissario pettorino: «Il porto di Ancona, come molti porti italiani, si sviluppa all'interno del tessuto urbano, tutto il traffico ha un impatto sulla città. Stiamo lavorando per diminuire chilometraggio all'interno delle aree portuali. Abbiamo già spostato i controlli doganali allo scalo Marotti. Si risparmiano così 60 mila chilometri percorsi dai camion. Un percorso virtuoso su cui l'autorità continua a lavorare con Università e con tutti i suoi partner». Per diminuire l'utilizzo dei mezzi privati dei viaggiatori sono stati installati anche dei totem utili per orientarsi nel porto e nel raccordo tra i diversi mezzi. I particolare un totem posto esternamente al terminal indica i traghetti del porto ai viaggiatori in partenza e l'orario dei treni a chi è appena sbarcato, nel progetto di wayfindig sviluppato con Univpm.
LA COLLABORAZIONE CON LA POLITECNICA
«Il supporto dell'Università di Ancona è importante perchè le attività del porto, per essere sostenibili, hanno bisogno di una azione continuativa con l'università. Collaboriamo sotto diversi fronti». Un approccio condiviso dal Rettore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, che ricorda come sia indispensabile alle tematiche affrontate un approccio multidisciplinare, incoraggiato dall'Università dorica: «La sostenibilità deve si declina in tre punti: Sostenibilità economica, fondamentale ma non sufficiente, sostenibilità sociale a determinare la qualità della vita e sostenibilità economica. Questa collaborazione unisce tutte e tre le aree richiedendo un approccio multidisciplinare. Temi di questo tipo si affrontano con più competenze. La Politecnica offre ai suoi studenti tra gli altri anche il nuovo corso di laurea in Management della sostenibilità e della economia circolare. Incontriamo qui anche il tema della internazionalizzazione sia in entrata che in uscita. Il nostro obbiettivo è far venire sempre più studenti e professori dall'estero e in particolare nell'area Adriatico Ionica»
I PROGETTI DI COLLABORAZIONE
- La cooperazione in ambito ambientale con il progetto Adrigreen (Adsp e Univpm-Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura e Scienze e Ingegneria della materia, dell’ambiente e urbanistica). Attraverso il contributo del programma Italia-Croazia, sono state sviluppate la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra porti e aeroporti situati lungo la costa adriatica, con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni ambientali e promuoverne l’integrazione con le altre modalità di trasporto passeggeri, facilitando il flusso del traffico. Nel porto di Ancona è stato appena installato un totem multimediale, nell’area di imbarco e di sbarco dei passeggeri, con le indicazioni degli orari dei traghetti, treni e bus così da favorire lo spostamento sostenibile delle persone. È inoltre in corso di realizzazione, un percorso di wayfinding per migliorare il collegamento tra la stazione ferroviaria, il terminal dei bus di lunga percorrenza, la biglietteria marittima e le banchine dei traghetti attraverso l’installazione di una segnaletica dedicata;
- Le analisi necessarie alla gestione dei sedimenti di dragaggio nei porti del sistema portuale (Dipartimento di Scienze ed Ingegneria della Materia, dell’Ambiente e Urbanistica);
- Gli studi di idrodinamica e strutturisti per le principali infrastrutture del porto di Ancona e per il progetto di lungomare nord (Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura Sezione Idraulica e Infrastrutture Viarie, e società spin-off della Politecnica delle Marche);
- La valorizzazione del patrimonio storico monumentale del porto di Ancona e assistenza alla digitalizzazione del patrimonio storico dei porti italiani con il progetto Remember, che nasce per valorizzare il patrimonio culturale di otto porti italiani e croati della fascia adriatica. L’Univpm è partner di progetto, coordinato dall’Adsp, con il Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura, gruppo di ricerca sul patrimonio storico e monumentale;
- Attualmente si sta perfezionando una convenzione specifica con il Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche per formalizzare la collaborazione istituzionale per il supporto tecnico-scientifico nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza;
- La cooperazione con diversi Dipartimenti su progetti europei di ricerca di Univpm (Facoltà di Ingegneria, Facoltà di Scienze).
Questo è un articolo pubblicato il 09-12-2021 alle 18:53 sul giornale del 10 dicembre 2021 - 164 letture
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