Gli avvocati all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario

Miranda, presidente dell'Ordine degli avvocati di Ancona: “Pandemia, lentezza dei processi, obiettivi comunitari, organizzazione, personale e spazi al centro della riflessione e dell’agenda
“La pandemia ha messo in evidenza tutte le contraddizioni del sistema giustizia in Italia e nel nostro distretto”. Ne è convinto Maurizio Miranda, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona che è intervenuto all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario in rappresentanza di tutti gli Ordini del distretto e, per questo, unico ammesso in presenza. L’Avv. Miranda ha rimarcato le conseguenze sulla vita quotidiana degli effetti della pandemia a partire da questa stessa occasione di riflessione e confronto sui temi della Giustizia, programmata a porte chiuse, “allontanando dalla Giustizia non solo l’Avvocatura ma anche tutta la società civile cui è impedito di partecipare”.
Nella sua relazione ha ricordato come “l’Avvocatura abbia da sempre evidenziato le conseguenze per il sistema giustizia di scelte politiche non soddisfacenti e che ugualmente non possono ritenersi risolutivi gli strumenti che sono stati approntati a seguito delle recenti iniziative adottate a livello comunitario”. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si legge che “gli ostacoli agli investimenti nel Paese risiedono anche nella complessità e nella lentezza della Giustizia” che “mina la competitività delle imprese e la propensione a investire nel Paese”.
“Per contenere la lentezza dei processi – ha aggiunto – occorrono interventi di riforma processuale e ordinamentale ma anche il potenziamento delle risorse umane e delle dotazioni strumentali e tecnologiche dell’intero sistema giudiziario”. La dotazione organica dei magistrati solo per 600 unità appare insufficiente “per portare il numero di magistrati in Italia in linea con la media dei paesi europei”. L’emergere di nuove figure deputate a rendere maggiormente efficace la Giustizia come l’Ufficio del Processo, istituto introdotto con il D.L. 90/2014, lascia ampio spazio a dubbi e perplessità.
“Dalle fila dell’Avvocatura arriva un supporto all’esercizio della funzione giurisdizionale senza peraltro specifiche indicazioni circa il contemporaneo esercizio della professione, mancanza che consideriamo una disattenzione, un altro sgarbo nei confronti di una categoria che sempre ha partecipato ai tentativi di risolvere i problemi ormai cronici del sistema Giustizia” – ha tuonato Miranda. Lavoro precario per un tempo di tre anni e mal pagato alimenta il dubbio se sia verosimile pensare che questi tre anni siano sufficienti per raggiungere gli obiettivi di smaltimento dell’arretrato e per rendere la Giustizia celere ed efficace. Anche gli interventi sul processo civile previsti dal Piano non sembrano essere gli strumenti sufficienti per una giustizia giusta, a partire dal sistema di calendarizzazione e prenotazione degli accessi agli Uffici che può rappresentare in teoria uno strumento ideale per evitare assembramenti ma che si dimostra inefficace quando poi le Udienze vengono calendarizzate tutte alla medesima ora. Gli Avvocati auspicano che le gravose problematiche che attengono alle sedi giudiziarie vengano finalmente affrontate e risolte, attrezzando una sistemazione idonea per la Corte di Appello, il Tribunale di Sorveglianza, il Giudice di Pace e l’UNEP e rimuovendo le criticità irrisolte che affliggono pressoché tutti gli Uffici del distretto.
“Ricordo la questione del Tribunale di Ascoli Piceno il cui archivio è inaccessibile da quattro anni a causa della presenza di amianto che nessuno provvede a rimuovere” – ha puntualizzato. La conclusione è uno sguardo sull’immediato futuro verso il quale trovare coesione di intenti con il solo scopo di assicurare l’effettiva tutela dei diritti di tutta la collettività. “Auspichiamo tutti una Giustizia veramente giusta ed efficace – ha concluso il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona - ma questa aspirazione sarà delusa e le risorse saranno disperse, se mancherà l’aspirazione a cessare sterili polemiche di posizione. L’Avvocatura è pronta allo scatto in avanti e conta di non essere sola”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-01-2022 alle 12:36 sul giornale del 24 gennaio 2022 - 217 letture
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