Ancona scende in piazza per dire "No alla guerra"

In centinaia alla manifestazione indetta dall'Università della Pace e dai Sindacati contro l'invasione della Russia in Ucraina. Appello ad istituzioni regionali e nazionali per porre fine alle ostilità
Si è tenuta, dopo il rinvio di 24 ore causa maltempo, la manifestazione organizzata dall'Università per la Pace delle Marche, alla quale hanno aderito associazioni sindacali, umanitarie e partiti. Sono stati centinaia gli anconetani accorsi in piazza Cavour alle 17 di domenica per far sentire la propria vicinanza al popolo ucraino e dichiarare il proprio forte e inequivocabile no a tutte le violenze.
Numerosi anche i rappresentanti della comunità ucraina presente ad Ancona, che hanno fatto sentire la propria sentita voce, testimoniando le sofferenze dei propri amici e parenti e la nostalgia per la patria, minacciata dalla guerra. Ad alternarsi al microfono i rappresentanti di associazioni, sindacati e partiti del territorio. Presente l'Anpi Ancona con la Presidente Tamara Ferretti, l'associazione studentesca universitaria UDU Gulliver, i sindacati: Bastianelli per la Cgil, Mancinelli per Cils e Mazzuchelli per la Uil.
A predere il microfono anche il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, che ha voluto ribadire la necessità di rispondere con “armi” economiche all'offensiva Russa per riportare la pace ed il sostegno al popolo ucraino.
Ha invece sollevato proteste l'intervento di Potere al Popolo nazionale, letto da Arianna Buda, in cui venivano citate le vicende che da anni sconvolgono i territorio del Donbass. In particolare un passaggio «Otto anni di attacchi continui dei militari ucraini e di battaglioni nazisti contro le popolazioni del Donbass, le migliaia di morti, il mancato rispetto degli accordi di Minsk e Minsk II, soprattutto da parte di Kiev, l’operazione di “ucrainizzazione”» ha innescato la reazione, soprattutto degli ucraini presenti, che ha portato ad interrompere l'intervento della rappresentate di PAP.
A riportare la serenità in una manifestazione organizzata innanzi tutto per suscitare unità e fratellanza il segretario di Dipende da Noi Roberto Mancini: «Siamo qui per essere insieme oltre le differenze, al di là delle ricostruzioni». Serenità portata avanti fino al fine, anche nella diversità delle vedute politiche dei diversi esponenti locali. Forte la condanna del sistema capitalistico rappresentato da USA, NATO, Russi e Cina, propugnatori di conflitti e guerre secondo Francesco Rubini di Altra Idea di Città. «Una vicinanza fortissima al popolo ucraino. Vogliamo lavorare affinché le armi si fermino e tori a riannodarsi filo dialogo. Lavoriamo per la pace e solidarietà concreta» Sono state le parole del Segretario provinciale del PD Jacopo Falà.
Un impegno che si è tradotto nelle diverse iniziative concrete presenti in piazza, tra queste la raccolta di di sottoscrizioni dell'appello degli organizzatori della manifestazione, L'Università per la Pace, con il quale veniva richiesto al Presidente del Consiglio Mario Draghi, la presidente del Consigli Regionale Dino Latini e della Regione Marche Francesco Acquaroli che “Ognuno si adoperi, a seconda delle proprie responsabilità, a far cessare immediatamente il fuoco ed operare fattivamente ed in ogni direzione per far abbassare l'altissima tensione, creare canali di dialogo, assumere iniziative efficaci che consentano una soluzione negoziata, equilibrata e giusta della crisi”.
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Questo è un articolo pubblicato il 27-02-2022 alle 20:36 sul giornale del 28 febbraio 2022 - 236 letture
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