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Nuovo regolamento per la cessione del patrimonio comunale. Centrodestra: “Troppa discrezionalità, a rischio il patrimonio cittadino”

Andrà in votazione al consiglio comunale del prossimo 14 novembre il nuovo regolamento dell’alienazione patrimonio, ovvero le regole che il comune di Ancona si dà nella vendita di proprietà immobiliari di sua proprietà. Alla base della necessità di modificare il regolamento vigente, la necessità di semplificare l’attuale trafila burocratica, ma secondo i rappresentanti in consiglio comunale della coalizione di centrodestra, composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Ancona sessantacento; le nuove linee porterebbero un concreto rischio nella gestione dei beni comunali.
«Siamo tutti favorevoli alla semplificazione, ma con queste modifiche si va oltre. Si mette a rischio il patrimonio del comune» spiega il consigliere Marco Ausili di Fratelli d’Italia. Secondo la coalizione ad essere messi in discussione sarebbe in particolare due “principi del buon governo: Trasparenza e parità del trattamento.
PUBBLICITÀ DEL BANDO
Tra i punti inaccettabili secondo il centrodestra ci sarebbero le nuove politiche di pubblicazione del bando. Scompariranno infatti le pubblicazioni cartacee, ora previste su quotidiani locali e nazionali, sull’albo pretorio e affisse presso l’ufficio. «Rimarrà solo la pubblicazione sull’Albo pretorio on-line – spiega la consigliera di Fratelli d’Italia Maria Grazia De Angelis- Inoltre si è inserito che per motivi di urgenza è possibile abbassare ad 8 giorni il periodo di pubblicazione. Significa che con il fine settimana si lasciano solo 5 giorni lavorativi per presentarsi ad un’asta e acquistare un immobile».
ASTA INFORMALE
In caso di asta deserta o per specifico interesse pubblico, il bene immobiliare potrà essere venduto tramite asta informale. In questo caso il nuovo regolamento vedrebbe aumentato da 50 mila e 200 mila il tetto per usufruire di tale modalità.
«In questo modo i progetti non passerebbero per il Consiglio Comunale, ma si risolverebbero all'interno dell'ufficio di Giunta e Dirigente, arrivando poi in Consiglio solo per una ratifica quasi inevitabilmente scontata- spiegano i consiglieri di centro destra- Fino ad ora anche la variazione del Piano Alienazione Immobili doveva passare per il Consiglio comunale. Con nuovo regolamento no. Si potrà immettere una alienazione dell'immobile senza dirlo a meno di controllare ossessivamente l’albo pretorio on-line».
Un insieme di norme che secondo i consiglieri di centrodestra darebbe troppa autonomia e libertà decisionale al Dirigente. A preoccupare anche la possibilità della scelta di enti terzi, al di fuori dell’ente comune, per la valutazione degli immobili. «Secondo noi prezzo andrebbe stabilito da un ente terzo- spiega la consigliera Antonella Andreoli della Lega – E questo dovrebbe essere l’Agenzia delle Entrate, come avviene per la Regione Marche. Lascerebbe possibilità di non fare trattativa in maniere “discrezionale”».
I candidati di opposizione, terminano la conferenza stampa, convocata presso palazzo degli anziani, scongiurando quindi l’entrata in vigore de regolamento così come previsto, aggiungendo che «tale regolamento fatto a pochi mesi dalle elezioni comunali, sembrerebbe anche fatto per incidere notevolmente sul “ritorno elettorale”. Chiediamo che la delibera sia assolutamente rivista per difendere e valorizzare il patrimonio, senza svenderlo o usarlo per scopi politici».

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