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comunicato stampa

Infortunio sul lavoro a Jesi: Cgil, Cisl e Uil Ancona chiedono un incontro ad Ast Ancona per chiarimenti

1' di lettura

Lascia sgomenti la notizia apparsa in un quotidiano locale di un lavoratore vittima di infortunio sul lavoro che, rivoltosi al pronto soccorso, al termine della visita  viene invitato ad ulteriori approfondimenti attraverso una risonanza magnetica alla gamba da prenotarsi in autonomia.

Tuttavia la vicenda non finisce qui; infatti, dopo che il lavoratore infortunato si è rivolto al CUP dell’Ospedale Carlo Urbani di Jesi per la prenotazione dell’esame, questi si è sentito rispondere che la prestazione non era prenotabile perché, come riporta il quotidiano, quella risonanza magnetica “non rientra tra le prestazioni garantite da Sistema sanitario nazionale”.

Per il sindacato, da sempre impegnato sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, quanto avvenuto al Carlo Urbani ha dell’incredibile ed è inaccettabile perché descrive una situazione sempre più precaria in cui si trova la nostra sanità.

Temi come la prevenzione, necessaria a evitare che un lavoratore si infortuni, e la cura, necessaria nel momento in cui un lavoratore purtroppo si fa male, sono sempre più ridotti a chiacchiere e sempre meno degni della giusta attenzione.

L’auspicio delle organizzazioni sindacali è che ai tanti proclami di volontà di miglioramento delle prestazioni offerte, come ad esempio la riduzione delle liste di attesa, seguano azioni concrete conseguenti per garantire diritti fondamentali a tutti i cittadini.

Per questo motivo, Cgil Cisl e Uil, oltre a denunciare le precarietà del sistema sanitario marchigiano, hanno chiesto un incontro alla Direzione sanitaria della AST di Ancona , sia per chiarire quanto accaduto che poter aprire un confronto al fine di prevenire situazioni simili.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-02-2024 alle 15:59 sul giornale del 23 febbraio 2024 - 94 letture






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