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intervista

A Tu per Tu con Chef Andrea Belfiore, una storia tra musica e cucina con le Marche nel cuore

5' di lettura

Il capoluogo dorico è da sempre ricco di sorprese, come molti dei suoi abitanti, questo è il caso di Chef Andrea Belfiore, un ragazzo anconetano classe ‘87 noto maggiormente per la sua recente partecipazione al reality show “Pechino Express”.

In questi giorni è tornato nel suo “natìo borgo selvaggio” per un progetto in collaborazione con i ragazzi di Fricchiò, il progetto di ristorazione solidale del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona.

Dove e quando nasce il tuo amore per la cucina?

L’amore per la cucina nasce proprio ad Ancona, vicino al tavolo di Nonna Anna, dove tra una partita a carte e due chiacchiere con la sua amica Antonietta, si dilettava nella preparazione di magnifici “gnocchi con la papera”. Ed è proprio grazie a lei che ho mosso i primi passi nel mondo della cucina marchigiana e dei suoi sapori senza tempo.

Negli USA hai portato le tue grandi passioni, la batteria e la cucina. Come hai comunicato agli americani la cultura culinaria italiana?

Grazie al grande amore per la musica e per la batteria sono arrivato negli States, sono partito dall’Umbria Jazz con un sogno nel cassetto, ovvero quello di suonare con alcuni dei mostri sacri della musica, da Sting a Micheal Jackson. Devo ammettere però, che come tutte i vecchi amici, anche la cucina è tornata a trovarmi in un momento davvero inaspettato. Infatti, mentre ero a New York rimasi chiuso in casa, a causa di una violenta nevicata, con due scienziate italiane. È stata un’esperienza simile alla serie TV Friends, e durante quei giorni abbiamo preparato tantissimi piatti legati alla nostra amata patria. Da quel momento è nata l’idea dei miei Pasta Making Party, delle serate dove tra un cocktail ed un po’ di sana musica insegnavo agli americani come preparare la pasta. Un giorno, durante uno dei miei eventi, una ragazza della BBC mi ha chiesto se poteva fare un team building legato alla preparazione della pasta, quello è stato il momento in cui ho visto crearsi una grande opportunità per il mio futuro.

Sei tornato in Italia e nel cuore degli italiani in compagnia di Joe Bastianich grazie alla trasmissione Pechino Express. Il lungo viaggio tra India, Malesia e Cambogia avrà sicuramente ispirato il tuo palato. Quali dei loro ingredienti potrebbe abbinarsi al meglio con i sapori tipici anconetani e del Conero?

L’avventura con Joe è stata davvero unica, perché nonostante sia avvenuto tutto durante un reality show, l’amicizia con Joe è vera, onesta e sincera e quello che abbiamo vissuto è stata una incredibile fonte di conoscenze ed esperienze, partendo proprio dal punto di vista culinario. Basti pensare alla grande varietà di spezie e di saperi che queste terre celano, passando poi per un’umanità incredibile, ancora oggi mi sento su Facetime con alcune delle persone conosciute durante questo meraviglioso viaggio. L’esplosione di sapori particolari di quelle zone mi ha fatto pensare quali dei nostri ingredienti potrebbero unirsi alla perfezione, e da anconetano Doc non posso che dirti il Mosciolo Selvatico di Portonovo. Una specialità talmente versatile da essere perfetta con qualunque ingrediente. Il piatto perfetto per unire questi due mondi apparentemente distanti potrebbe essere un maccheroncino di Campofilone, finocchietto selvatico, Moscioli e Zafferano. Penso che anche i Paccasassi potrebbero avere un futuro interessante, allo stato attuale, sto portando pure negli States la cultura di questo particolare finocchietto selvatico.

Oggi però siamo qui per parlare di cucina e solidarietà. Come è nata la collaborazione con Fricchiò (il Progetto di Ristorazione Solidale del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona) e cosa preparerai in compagnia di questi fenomenali ragazzi?

Oltre l’amicizia personale con Andrea Martini, uno degli eccezionali ragazzi che lavorano all’interno di questa bellissima realtà, il volontariato è una cosa che mi appartiene, tanto che ho svolto attività di volontariato nella Croce Gialla sin dall’età di 16 anni. Negli anni ho approfondito l’insegnamento a ragazzi e ragazze con “special needs” in America grazie ad una insegnante di danza. Quindi, appena mi è arrivata la proposta ho detto “Si, facciamolo!”, e consiglio a tutti di provare un’esperienza del genere almeno una volta nella vita. Domani, in compagnia di questi ragazzi eccezionali, terrò una lezione dedicata alla realizzazione della pasta fatta a mano e, a seguire, ci sarà una gustosa cena che celebrerà l’inclusione tra saperi e sapori.

La tua esperienza di vita è davvero particolare, sei andato in America con un sogno e ti sei adattato creando nuove opportunità e collaborazioni. Cosa ti senti di consigliare ai ragazzi?

Il mio percorso di vita mi ha insegnato che se c’è una grande passione è possibile eliminare qualunque ostacolo. Quindi mi sento di consigliare ai più giovani di fare esperienze e dire di si alle opportunità che si presentano loro, solo accumulando esperienze e vivendo appieno la vita è possibile guardare il futuro a testa alta. La frase che esprime al meglio questo concetto e la mia filosofia di vita arriva da una canzone di Pierangelo Bertoli “Ed affronterò la vita a muso duro, Un guerriero senza patria e senza spada, Con un piede nel passato, E lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.

Finora abbiamo parlato di passato e presente, ma cosa ha in mente Chef Andrea Belfiore per il futuro? Tornerai nelle Marche o continuerai a promuovere i sapori del Made in Italy negli USA?

Sicuramente tornerò più spesso nelle Marche, sono troppo legato ad Ancona e alle terre del Conero, ma non so se nel breve tornerò nel capoluogo in pianta stabile. Per quanto riguarda il futuro, mi sto concentrando sull’azienda che ho a New York, sviluppandola ulteriormente, provare a portare qualcosa di quello che faccio anche in Italia, realizzare anche un programma TV legato al mondo culinario e della musica e vedere cosa il mondo ha ancora da offrirmi.

Chef Andrea Belfiore, lo Chef Roberto Valeri di Fricchiò e i ragazzi del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona vi aspettano domani, sabato 18 maggio, per una giornata straordinaria. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 371-4213754



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Questa è un'intervista pubblicata il 17-05-2024 alle 19:59 sul giornale del 18 maggio 2024 - 564 letture






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