Falconara: processo a carico della raffineria Api, il PM chiede l’assoluzione. Manifestazione il 5 ottobre

A nome delle parti civili rappresentate dagli Avv. M. Mancini e F. Petruzzo, proc. 4360/2016 RGNR, pubblichiamo un riassunto redatto dai presenti all’udienza di giovedì 26 settembre 2024, dedicata alla discussione conclusiva del PM e delle difese delle parti civili del primo processo a carico della raffineria per reato di inquinamento ambientale colposo per deterioramento matrice aria (periodo esalazioni 2013-2018): In aula eravamo presenti in diversi (parti civili) e la notizia più importante e negativa è che il PM ha chiesto l’assoluzione per inquinamento ambientale e il non doversi procedere per le altre accuse perché ormai prescritte.
Un’eventuale condanna deve presupporre la certezza della colpevolezza in base alla significatività delle prove, mentre l’assoluzione non attesta la certezza dell’innocenza.
Dopo la richiesta di assoluzione avanzata dalla pubblica accusa hanno parlato i nostri avvocati, concludendo con la richiesta, invece, di condanna e sono stati bravissimi.
L’avv. Monia Mancini ha ripercorso quanto fatto e tecnicamente accertato dai consulenti nominati dal PM Paolo Gubinelli nel corso delle indagini preliminari e dunque quanto dagli stessi concluso nella relazione consulenziale e poi ribadito durante il processo: esalazioni di idrocarburi prodotte dall’esercizio della raffineria, che, “nonostante le condizioni meteorologiche sfavorevoli alla loro diffusione”, hanno creato “spesso episodi acuti di inquinamento atmosferico”, tanto poi da ritenersi, da parte dei predetti consulenti “ indispensabile e non è più differibile l’adozione delle migliori tecniche disponibili previste dalle LGMTD/BAT presso le sezioni: stoccaggio idrocarburi, trattamento acque e movimentazione idrocarburi via mare, che attualmente producono circa il 90% delle emissioni di VOC della raffineria A.P.I”. Anzi i già menzionati consulenti, sono arrivati ad affermare che con l’adozione dei presidi di cui innanzi “sulle 232,41 tonnellate di VOC, dichiarate dal Gestore per l’anno 2015 sarebbe stato possibile ottenere una riduzione dell’82,73% (-192,27 tonnellate) con l’emissione di VOC pari a 40,137 tonnellate”.
Giovedì è accaduto questo e ne dobbiamo prendere atto, per forza, in attesa della sentenza del Giudice.
SI tenga conto, per come è stato affermato durante il processo, che alcuni interventi, gli stessi indicati dai consulenti del PM, sono poi stati realizzati dalla fine del 2018 in avanti: tipo copertura vasche reflui, sistema filtri fotocatalitici isola pontile per abbattere le emissioni di COV (composti organici volatili): almeno questo lo abbiamo ottenuto e non è poco, dato il quadro di un sistema istituzionale e di enti controllo che di fatto già ci appariva e ci continua, purtroppo, ad apparire lontano dalla tutela di diritti fondamentali come quello ad un ambiente sano, alla salute, alla dignità e libertà.
Ma a questo punto alcune domande sorgono spontanee:
- Erano i consulenti di un pubblico ministero a dover indicare, meglio suggerire, il da farsi?
- Non c’erano già da prima Enti di autorizzazione/controllo a ciò deputati?
- Come mai detti Enti hanno atteso anni e anni prima di indicare loro le misure di cui innanzi?
- Hanno atteso anni perché anche per detti Enti non c’era alcun inquinamento della matrice aria su Falconara o perché non erano fondate le decine anzi centinaia di segnalazioni a loro inoltrate sin dal 2013 dai cittadini in occasione di eventi di esalazioni dall’odore idrocarburico?
All'ultima udienza abbiamo inoltre assistito ad una lezione magistrale di diritto costituzionale da parte dei nostri Avv. Monia Mancini e Francesca Petruzzo, che nelle loro conclusioni hanno elencato una serie di sentenze della Corte costituzionale sul concetto di ambiente, quale bene della vita e valore costituzionalmente protetto, in linea non solo con il riformato, nel 2022, art. 41 della Costituzione “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente” ma anche con la risoluzione dell’Assemblea generale ONU del 2022 che ha affermato che “l’accesso a un ambiente pulito e sano è un diritto umano universale”.
Con questo messaggio teniamo anche però a far capire che a Falconara M. come parti civili, associazioni e comitato Mal’aria non si retrocede di un millimetro. Non ci sono alternative al portare avanti tutto ciò che riusciamo, in tutte le sedi, anche extra giudiziarie perché i principi fissati dalla Costituzione non siano solo una bella lettura di parole bellissime ma si traducano in fatti di tutela di diritti fondamentali. Per questo chiediamo a più persone possibili di capire l'importanza di aiutarci nel dare appuntamento per sabato 5 ottobre ore 15:30 davanti alla raffineria.
I movimenti di persone che provano a cambiare le cose non perdono mai e non perdiamo neanche in caso di assoluzione della raffineria in questo processo: ascoltare i nostri avvocati ci ha dato ulteriore motivazione, i contenuti che hanno espresso hanno consolidato ulteriormente la bontà di quello che nell'insieme abbiamo fatto e facciamo. La sfiducia che molti potrebbero sentire la comprendiamo, ma lo Stato siamo anche noi, noi cittadini, quel presidio di legalità di cui andiamo parlando da tempo. Di questo nostro stare insieme e agire dobbiamo essere orgogliosi.
Ora, come detto, attendiamo la decisione del Giudice.
Ma nel mentre ci vediamo sabato 5 ottobre ore 15:30 davanti alla raffineria. Ci saremo con la nostra dignità e libertà di cittadini. È necessario.
Ci scusiamo per la lunghezza, ma è per noi necessario spiegare che, chi in questi anni si è speso enormemente, in questo momento ha bisogno di te.
Grazie.
Le parti civili rappresentate dagli Avv. M. Mancini e F. Petruzzo, proc. 4360/2016 RGNR
Comitato Mal'aria e l'Ondaverde ODV Falconara.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-10-2024 alle 07:40 sul giornale del 02 ottobre 2024 - 649 letture
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