Falconara: incidente alla Raffineria, “Il M5S chiede chiarezza e maggiore trasparenza”

Subito dopo l’ennesimo grave incidente verificatosi presso gli impianti della raffineria API di Falconara il 21 marzo, e che solo il tempestivo intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco interne alla raffineria, affiancate da quelle di Ancona, Senigallia e Jesi, ha evitato conseguenze più gravi, ho protocollato un’altra interrogazione in Consiglio regionale a cui ha risposto ieri l’Assessore Aguzzi.
Purtroppo, questo episodio rappresenta il secondo incidente in meno di sette mesi che coinvolge questo sito industriale. Già il 28 agosto 2024, intense esalazioni di idrocarburi interessarono diverse zone della città, compresi gli stabilimenti balneari, generando allarme ambientale e mobilitando Vigili del Fuoco, Polizia Locale, ARPAM e AST.
Ho chiesto all’Assessore Aguzzi di chiarire le fonti di informazione riguardo alle dichiarazioni fatte sull’origine di quelle esalazioni, cioè che “le esalazioni erano scaturite da un impianto di produzione di bitume”, in netta contraddizione con quelle dell’ISPRA che, rispondendo a una richiesta del Comitato Mal’aria e delle associazioni Ondaverde e FalKatraz di Falconara, affermava che l’incidente fu causato da due roditori folgorati nella cabina elettrica F/F1. Incredibilmente, l’Assessore conferma le dichiarazioni di allora sostenendo che non sono a conoscenza della documentazione dell’ISPRA. Mi chiedo come sia possibile che, in questi sette mesi e due interrogazioni, gli uffici non abbiano sentito l’esigenza di chiedere tale documentazione per fare chiarezza sull’accaduto e informare correttamente la popolazione.
Tornando all’evento del 21 marzo, parte della popolazione, dei comitati e delle associazioni locali hanno lamentato una totale mancanza di informazioni durante le fasi dell’incidente, poiché nessuna procedura informativa è risultata essere stata attivata. Ho chiesto quindi sulla veridicità di notizie secondo cui il carico delle autobotti sarebbe stato sospeso durante il 21 marzo e se l’impianto fosse stato sottoposto a fermata e manutenzione nei due mesi precedenti. Anche in questo caso, l’Assessore si è trincerato dietro un “non risulta”, poiché sono ancora in corso le attività volte all’individuazione delle cause dell’evento.
Come sappiamo, l’API di Falconara è classificata dai Ministeri competenti come azienda a rischio di incidente rilevante sopra soglia, e a confermarlo sono i ripetuti incidenti avvenuti in questi anni, con tanto di indagine penale e 17 imputati coinvolti nell’incidente del 2018. Ho proposto che la Regione inviti il Ministero e l’ISPRA a fare un sopralluogo e che la Procura anche in questo caso cerchi di fare chiarezza quanto prima.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-05-2025 alle 12:18 sul giornale del 08 maggio 2025 - 152 letture
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