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comunicato stampa

Comitato Porto-Città di Ancona: "Non ci resta che piangere"

2' di lettura

Se pensavamo che il Nuovo Piano Regolatore del Porto ci avrebbe fatto sognare nel prospettarci il Porto che sarà, ci siamo proprio sbagliati.

Il PRP ci riporta con i piedi per terra e sancisce il porto che c’è per i prossimi quaranta anni. Mentre il PRP ancora vigente indica che:

  • l’arco portuale Storico deve essere alleggerito dal traffico pesante mediante lo spostamento dei traghetti nella banchina cosiddetta Rettilinea o Marche (che in quarant’anni doveva già essere realizzata in tutti i suoi 900 m. di lunghezza)
  • il porto Antico deve essere sgombrato da tutti i refusi, le gru e liberato da tutte le attività portuali pesanti per restituirlo alla pedonalizzazione e a usi urbani,

il Nuovo PRP nega tutto quanto c’è di profetico nel PRP ancora vigente e mai attuato in toto.

Il Nuovo PRP fotografa e “organizza” (?) il presente, poi ci aggiunge la cosiddetta Penisola a mare e subito precisa che ci vorranno decine di anni per la sua realizzazione, mentre per la realizzazione del molo Clementino per le grandi navi da crociera di MSC ha le idee chiare, come chiare erano le idee della giunta di sinistra che ha avviato questo scempio. Potremmo snocciolare tante altre amenità incongrue di questo Nuovo PRP, ma un articolo non è sufficiente e speriamo che gli architetti e gli ingegneri di questa città si sveglino dalla loro lunga apatia. Il 15 maggio si conclude la fase di scoping, data a partire dalla quale, entro 15 giorni dalla consultazione pubblica, il Ministero dell’Ambiente emetterà il decreto di scoping, dopodichè inizia la fase di elaborazione durante la quale il Comune, per noi oramai in fase di appello, può ancora dimostrare ai cittadini la volontà di difendere i confini della nostra città e non quelli dell’Autorità Portuale. Il limite dell’ambito portuale tracciato dal DPSS così come approvato nell’aprile 2024 è stato ILLEGITTIMAMENTE ampliato dal Nuovo PRP, tanto da aver inglobato parte del Guasco e degli affacci sul lungomare Vanvitelli: l’Istituto Nautico e la sua palestra, porta Capoleoni, l’edificio della Compagnia Portuali, la Casa del Capitano, le abitazioni comprese tra lungomare Vanvitelli e via papa Giovanni XXIII, piazza Dante Alighieri, l’edificio della Finanza, tutto l’edificato di via della loggia lato mare, il palazzo della RAI, la Banca d’Italia, Porta Pia, il lato mare di via Marconi, la scuola Leonardo da Vinci, il parcheggio degli Archi. Ma i partiti, l’associazionismo e i cittadini di Ancona non hanno niente da dire?



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-05-2025 alle 16:39 sul giornale del 14 maggio 2025 - 342 letture






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