L’Anconetano del Giorno, a tu per tu con Barbara Balestrini
Dopo aver approfondito il mondo del sociale e della cardiopatia, l’“Anconetano del Giorno” vi porta a scoprire una concittadina che ha portato il capoluogo dorico sul tetto del mondo.
La protagonista di oggi è Barbara Balestrini, sportiva anconetana che lo scorso settembre, al Mondiale di Handgun World Shoot in Sudafrica, ha sbaragliato le altre atlete ed è salita sul gradino più alto del podio per ben due volte.
Barbara, in molti conoscono la tua attività di sportiva. Vuoi raccontare ai nostri lettori qualcosa su di te?
Vero, molti mi conoscono per il mio percorso sportivo, che è stato ed è ancora una parte importante della mia vita. Ma se penso a chi sono davvero, direi che lo sport è solo uno dei vari capitoli che compongono la mia storia. Ho 52 anni, sono nata e vissuta ad Ancona e, sin da bambina, mi porto addosso una grande energia e una voglia quasi istintiva di mettermi alla prova. Elementi che ho trovato nello sport e che, in qualche modo, mi hanno permesso di esprimermi al meglio e sfogarmi. Allo stesso tempo, però, ho sempre avuto una profonda curiosità verso le persone, le emozioni e le storie. Questo approccio mi ha portato a coltivare moltissime altre passioni, dai viaggi ai motori, senza mai dimenticare il mare, parte identitaria di ogni anconetano, e ovviamente il mio lavoro, che non ho mai visto come un mestiere ma come un’estensione dei miei valori. Ovviamente non è tutto semplice: anche nel mio percorso personale ci sono stati momenti belli e momenti bui, come per tutti. Ogni esperienza mi ha insegnato qualcosa e mi ha portato a essere la donna che sono oggi, che non ha paura di mettersi in discussione, anche quando è più faticoso farlo. Sono certa che ognuno di noi abbia una propria “gara” da correre nella vita, e non sempre vince chi arriva primo. Anzi, il vero vincitore è chi arriva con cuore e autenticità.
La tua passione per lo sport si è trasformata in realtà e sta portando risultati eccellenti. Vuoi raccontarci come è nato questo tuo amore?
Si tratta di un amore nato in modo molto naturale, direi quasi istintivo. Da bambina non riuscivo a stare ferma: saltavo e correvo ovunque. I miei genitori capirono molto presto che lo sport poteva essere la soluzione perfetta per incanalare tutta questa energia, e mi sono sempre stati vicini. Dapprima con gli sci, poi con lo snowboard e il wakeboard, infine con la mia passione per le moto e i motori. Circa quindici anni fa decisi di prendere il porto d’armi e avvicinarmi al Tiro Dinamico Sportivo. Con il passare del tempo capii che lo sport non era solo un modo per sfogare le energie, ma un mix di valori: disciplina, motivazione e resilienza. Questi valori sono diventati un linguaggio universale che mi ha insegnato a credere in me stessa, anche quando le cose sembravano impossibili e insormontabili. Oggi sono un’atleta della Nazionale Italiana della Federazione di Tiro Dinamico Sportivo, una disciplina completa che unisce concentrazione, tecnica, gestione del tempo e capacità di adattamento. Per praticare questo sport, tutti gli atleti devono coniugare tre azioni fondamentali, ognuna complementare all’altra, per ottenere il miglior risultato: Precisione, Potenza e Velocità (dal latino Diligentia, Vis, Celeritas). Recentemente ho avuto la fortuna di vedere concretizzarsi una buona parte di questo impegno: ai Campionati del Mondo IPSC Handgun 2025 in Sudafrica ho conquistato la Medaglia d’Oro nella categoria Production Senior/Lady Senior, gareggiando contro più di 1.800 atleti provenienti da 50 nazioni in 30 complessi stage. È stata una sfida intensa, lo ammetto. Tra distanze, condizioni e pressione non è stato facile, ma alla fine vedere che tutto l’allenamento, le cadute e le rinunce sono state ripagate da questo splendido traguardo.
Ancona è tante cose: sapori, storia e saperi. Ma cos’è per te Ancona?
Nonostante il mio lavoro si svolga a Senigallia per la maggior parte del tempo, Ancona per me è sia casa che fonte continua d’ispirazione. È una città che riesce a essere, al tempo stesso, riservata e generosa. Tra i luoghi che porto nel cuore, e che consiglio assolutamente di visitare, c’è Portonovo, che mi ha cullato per i miei primi 25 anni da campeggiatrice, il Passetto, la cui scalinata sembra scendere verso l’infinito, e il nostro mare, vissuto da diportista, ma che sa abbracciarti anche nei giorni più difficili. Se dovessi consigliare un piatto tipico, direi senza dubbio lo stoccafisso all’anconetana (quello di Nadia, sicuramente) e il brodetto di pesce, un concentrato di tradizioni e sapori che racconta tutto il nostro fortissimo legame con il mare.
Dopo averci detto cosa rappresenta Ancona per te, vuoi dirci cosa sei tu per la città di Ancona?
È una bella domanda, che mi emoziona molto. Non so se spetta a me dirlo, ma mi piace pensare di essere un piccolo esempio di come si possa coltivare un sogno anche partendo da una realtà “di provincia”. Vorrei che la mia storia fosse un’ispirazione e una motivazione positiva per le nuove generazioni di anconetane e anconetani. Se riesco a restituire alla mia città anche solo una parte di quello che mi ha dato, allora ho fatto qualcosa di buono. Penso infatti che, anche se si è lontani a competere ai più alti livelli, sia di fondamentale importanza mantenere il legame con le proprie radici e la propria terra.
Vuoi lasciare un messaggio per gli Anconetani e le Anconetane di domani?
Credete nei vostri sogni, anche quando sembrano troppo grandi o troppo lontani. Le passioni non sono mai frutto del caso, sono indizi su chi siamo veramente. Investite tempo, energie e cuore in ciò che amate, e circondatevi di persone che credono in voi. Non dimenticate mai che le grandi cose si costruiscono un passo alla volta, spesso lontano dalla luce dei riflettori. Ho iniziato su un campo di tiro con zero certezze e mille dubbi. Grazie alla mia perseveranza, oggi torno a casa con una Medaglia d’Oro al collo e con la consapevolezza che ogni successo è il frutto di un costante lavoro quotidiano.
Voglio concludere con un ringraziamento: grazie di cuore a chi ha camminato con me fin qui, e a chi lo farà domani.
Lettrici e lettori di Vivere Ancona, il nostro viaggio per ora termina qui. “L’Anconetano del Giorno” vi aspetta a fine mese con una nuova intervista e una nuova storia da raccontare!
Questa è un'intervista pubblicata il 15-10-2025 alle 15:40 sul giornale del 16 ottobre 2025 - 506 letture
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