CNA: cartelli sulle gradazioni alcoliche nei locali con musica dal vivo

Per contrastare le stragi del sabato sera, il ministero ha approvato un decreto che obbliga tutti i pubblici esercizi ad esporre specifiche tabelle che indicano i gradi alcolici delle bevande ed i limiti per guida in stato di ebbrezza. Entro il prossimo 23 settembre, pena la chiusura dell’attività per diversi giorni, i gestori dei locali (tutti i locali «dove si svolgono con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento» e dove ovviamente siano venduti alcolici: in sostanza, pub, discoteche, bar con musica o spettacoli dal vivo, concerti ed eventi assimilabili) dovranno garantire la piena visibilità e leggibilità delle tavole etiliche e sensibilizzare i propri dipendenti per una somministrazione responsabile degli alcolici. La Cna provinciale di Ancona si sta mobilitando per predisporre i cartelli ed inviarli entro il termine previsto dalla legge, in modo da consentire ai propri soci di adempiere alla normativa e non incorrere in eventuali sanzioni amministrative.
“A livello locale e nazionale – spiega il responsabile provinciale Cna Commercio Massimiliano Santini – si deve lavorare per capire quale sia la migliore strada da intraprendere in modo da limitare gli incidenti stradali, anche se probabilmente esporre tabelle come quelle indicate dal ministero non è sufficiente. Inoltre, il decreto è stato approvato il 30 luglio e pubblicato nella GU la prima settimana di settembre; come si può notare i tempi sono stretti, sia per sensibilizzare la categoria che per incontrarla ed avere un confronto diretto e la possibilità di stilare proposte da esporre attraverso la nostra sede romana”.
Le tabelle sono a prima vista di difficile lettura: vengono divise fra uomini e donne sulla base del diverso peso corporeo ed i livelli teorici di alcolemia sono calcolati in rapporto alla gradazione alcolica delle singole bevande.
“I dati calcolati dalla commissione ministeriale – conclude il presidente Cna Commercio e Turismo Maurizio Gentili – sono a nostro avviso teorici. È infatti impossibile prevedere le reazioni individuali dovute al consumo di determinate quantità di alcol, proprio per il fatto che possono variare sulla base di una moltitudine di fattori, come ad esempio l’assunzione di eventuali medicinali. Sarà nostra cura comunicare il nostro pensiero nelle opportune sedi di confronto istituzionale e fare sentire il peso che la Cna ha assunto nella rappresentanza del commercio e dei pubblici esercizi”.

Questo è un articolo pubblicato il 13-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 13 settembre 2008 - 2661 letture