comunicato stampa
Conto alla rovescia per The Emperor Jones alle Muse

Per la prima volta in Italia il protagonista Brutus Jones che si autoproclama nell’opera imperatore, nella storia uomo di colore, viene interpretato ora da un baritono americano di colore, Nmon Ford; finora nei pochi allestimenti fatti il protagonista è sempre stato interpretato da cantanti bianchi pitturati da neri (ricordiamo la prima esecuzione assoluta di Lawrence Tibbett nel 1933 alla Metropolitan Opera House New York e nel 1951 all’Opera di Roma dove il protagonista era Nicola Rossi - Lemeni, The Emperor Jones è un’opera che unisce e mette a confronto, tra le altre cose, espressionismo e realismo, jazz e romanticismo, così che il dramma di uno dei più importanti e celebrati scrittori di teatro americani diventa punto di partenza e di riferimento per la definizione di un genere tutto europeo che, in un paese ancora giovane e proiettato verso il futuro, voleva e doveva trovare una nuova dimensione.
La fuga attraverso una foresta piena di simboli di Brutus Jones – il nero che autoproclamatosi imperatore potrà essere ucciso solo da una pallottola d’argento – diventa emblema di eventi controversi e mette a nudo le contraddizioni della società americana: motivo questo della sostanziale difficoltà per la messa in scena successiva al grande successo delle prime rappresentazioni. Grande fermento per gli ultimi giorni di allestimento al Teatro delle Muse di Ancona, dove l’opera apre la Stagione; conto alla rovescia mentre uno dei più importanti musicologi del mondo Philiph Gossett plaude al Teatro di Ancona rispetto alla scelta di allestire questa opera così raramente eseguita e aspettando Radio Rai che registrerà l’opera per intero.
Il protagonista (Brutus Jones, l’Imperatore) è interpretato dal baritono panamense-americano Nmon Ford, affiancato dal tenore Mark Milhofer (Henry Smithers, un mercante londinese), dal soprano La Verne Williams (una vecchia nativa) e dal ballerino Jean N’Ddiaye (Lo stregone congolese), in scena anche Ismaila Kante che interpreta Jeff. Regia, scene e luci sono affidate ad Henning Brockhaus e la direzione d’orchestra a Bruno Bartoletti che conduce l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”. E’ stato quest’anno anche stretto un accordo formativo su un piano artistico con L’Accademia di Belle Arti di Macerata per lo studio dei costumi, realizzati in questi giorni dalla sartoria della Fondazione Teatro delle Muse e lo studio delle immagini elettroniche

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