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comunicato stampa
Al Ridotto del Teatro delle Muse: concerto Alexian group e Giovanni Seneca quintetto

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In occasione della “Giornata della Memoria” l’Amministrazione Comunale con la collaborazione della Provincia di Ancona, l’Istituto di Storia Marche, l’Anpi di Ancona e la Comunità Ebraica, ha promosso un programma di iniziative rivolte ai giovani, alle scuole e alla cittadinanza.

Si segnala in particolare per martedì 27 gennaio il Recital concerto “Percorsi dell’anima, della mente, del cuore nel deserto della Shoah” eseguito congiuntamente dagli ensemble “Alexian Group” e “Giovanni Seneca quintetto”, con inizio alle ore 21,00 presso il Teatro delle Muse (Ridotto- ingresso libero) mentre dal 27 gennaio – 8 febbraio 2009 sarà possibile visionare la mostra “Shoah: Infanzia Rubata” a cura dell’associazione “Figli della Shoah”, presso la Mole Vanvitelliana (orario: martedì – venerdì 9 – 12, sabato e domenica 9 – 12, 15,30 – 19, chiuso il lunedì). Per le scuole è previsto uno spettacolo teatrale “Alles Kaput” del Teatro del Sorriso e cicli di cineforum presso la sala audiovisivi comunale.


Il recital concerto prevede la sinergia di due gruppi l”Alexian Group” e “Giovanni Seneca quintetto”. l”Alexian Group” e il gruppo di Santino “Alexian” Spinelli, musicista e intellettuale tra le voci più autorevoli del panorama internazionale per la conoscenza e la diffusione della cultura rom e sarà accompagnato da Francesco Ciancetta alla chitarra, Luciano Pannese contrabbasso, Alessio di Menno di Bucchianico percussioni. “Giovanni Seneca quintetto” è composto da Giovanni Seneca chitarra e composizioni, Isa Carloni voce recitante e cantante, Michele Scipioni clarinetti, Eolo Taffi contrabbasso, Roberto Belelli, percussioni. Il concerto, diviso in due parti ed è basato sull’intreccio di brani tradizionali ebraici e musiche tratte dal repertorio rom il tutto integrato con composizioni originali di Giovanni Seneca e Santino Spinelli.


Alcune letture recitate dall’attrice/cantante Isabella Carloni che hanno come tema la shoa e il porrajmos (il genocidio dei rom e dei sinti) faranno da contrappunto alla parte musicale.Nei percorsi che l’anima, il cuore e la mente compiono attraversando il deserto della Shoah, si intrecciano linguaggi musicali che danno voce ai sentimenti di popoli e culture annientati dall’odio razzista e xenofobo. La musica Yddish così come la musica dei Rom e dei Sinti, rimandano alle culture della diaspora, alle storie e alle sensibilità profondamente radicate nell’esperienza delle varie etnie minoritarie presenti nel continente europeo all’inizio del secolo ventesimo e ci ricordano il volto umiliato dei tanti genocidi commessi dal nazismo.



La mostra “Infanzia Rubata” è composta da pannelli, materiale multimediale e didattico ed è rivolta in particolar modo alle scuole in quanto ha carattere itinerante e didascalico. E’ stata realizzata grazie al contributo del Fondo internazionale di assistenza alle vittime del Nazismo. Focalizza l’attenzione su bambini e adolescenti che furono vittime della Shoah, ripercorre la negazione dei diritti fondamentali dell’infanzia durante la persecuzione nazi-fascista degli ebrei e sottolinea la figura e il messaggio pedagogico dell’educatore-scrittore polacco Janusz Korczak, che dedicò e sacrificò la propria vita affinché tali diritti venissero rispettati e affermati.


Sono previsti infine interventi, riflessioni e testimonianze sulla Shoah e sul significato della Memoria come fondamento e monito della nostra società per sviluppare un atteggiamento critico e nei confronti di ogni tentativo di genocidio che ancora oggi si ripresentano con il nome di Armenia, Congo, Rwanda, Srebrenica, Darfour, in Medio Oriente. Ogni volta cioè che le armi hanno il sopravvento sul dialogo e la ragione.